La Filcams CGIL Calabria condivide il comunicato ed i contenuti espressi dalla FP CGIL ai vari livelli sull’aggressione ai danni dei lavoratori dipendenti dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.

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“Non è concepibile vedere lavoratrici e lavoratori che si scagliano e fanno la guerra ad altri lavoratori ai quali rivolgiamo la nostra vicinanza e solidarietà.

La nostra Organizzazione Sindacale si rapporta quotidianamente con gli organismi di controllo Ispettivo, condividendo l’amarezza che innanzitutto gli stessi dipendenti dell’INL esprimono per la carenza di mezzi e di personale che impedisce loro di poter espletare al meglio il proprio lavoro. Conosciamo situazioni di lavoratori coraggiosi ed appassionati che addirittura mettono di tasca propria i soldi, sottraendoli al loro reddito, della benzina per poter effettuare le tante visite Ispettive che vengono richieste attraverso puntuali denunce.

Condividiamo, il disagio e la rabbia delle lavoratrici e dei lavoratori SIARC, siamo al loro fianco quotidianamente per tentare di affrontare le gravissime questioni, a partire dal pagamento degli stipendi arretrati, che vengono determinate dall’atteggiamento della dirigenza di un’azienda che non ha nessuna considerazione delle responsabilità sociali nei confronti dei propri dipendenti.

Basti pensare che ci troviamo di fronte a quotidiane e continue rescissioni di contratto ad opera degli enti appaltanti (tra queste emerge su tutte la vicenda nel comune di Corigliano-Rossano che solo grazie alla determinazione delle Istituzioni e del sindacato si è riuscita a contenere, dando continuità occupazionale a circa 40 lavoratrici e lavoratori) che creano disagio sociale, disperazione e rabbia nelle famiglie calabresi.

Siamo di fronte alla resa dello Stato rispetto agli interessi privati, poiché proprio perché sono rimasti inascoltati gli appelli del sindacato sulla carenza di organico degli INL, aziende irresponsabili possono continuare a violare impunite le leggi ed i contratti di lavoro, mentre nel contempo accrescono i propri profitti.

In più non vi sono elementi di garanzia per le lavoratrici ed i lavoratori del settore della ristorazione collettiva, poiché benché su insistenza delle Organizzazioni Sindacali, il Governo ha introdotto nell’ultima legge di Bilancio un fondo (inadeguato ed insufficiente) per salvaguardare con una misura di sostegno al reddito gli addetti al settore nei periodi di sospensione lavorativa (in genere giugno-agosto per le mense scolastiche), dopo quattro mesi manca ancora la circolare attuativa da parte dell’INPS.

Insomma, mentre chi scrive le storie e racconta le vicende della nostra terra attraverso i mezzi di comunicazione agisce come il Manzoni, facendo litigare i capponi di Renzo, gli Azzeccagarbugli vengono salvaguardati e tutelati.

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