I Maestri del Lavoro e la Dieta Mediterranea. Convegno Nazionale di quattro giorni a Tropea e Drapia I Maestri del Lavoro e la Dieta Mediterranea. Convegno Nazionale di quattro giorni a Tropea e Drapia

I Maestri del Lavoro e la Dieta Mediterranea. Convegno Nazionale di quattro giorni a Tropea e Drapia

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Quattro giorni in Calabria nel cuore enogastronomico del Mediterraneo per dibattere sul tema “Dieta Mediterranea, salute, sostenibilità, lavoro”. È questo l’appuntamento che segna l’arrivo di oltre 300 delegati da tutta Italia per partecipare al XXXVII Convegno Nazionale dei Maestri del Lavoro in programma dal 26 al 29 maggio al teatro del Resort La Pace di Drapia ed egregiamente organizzato dalla delegazione della Calabria, con a capo il Console regionale Francesco Saverio Capria e il Console provinciale Rosario Paolì che ha ricevuto l’incarico di curare il programma dell’evento.

I Maestri del Lavoro sono coloro che vengono decorati con la “Stella al Merito del Lavoro” che comporta appunto il titolo di “Maestro del Lavoro”, conferita con Decreto del Presidente della Repubblica su proposta del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale e per quelle riservate ai lavoratori all’estero, di concerto con il Ministro degli Affari Esteri. L’idea di dare al Convegno nazionale a Tropea, il tema della Dieta Mediterranea nasce nel territorio della Costa degli Dei dalla considerazione che la storia umana è indissolubilmente legata alla storia della cucina, della gastronomia: l’atto del mangiare non è solo una questione di sostentamento, è anche un modo per condividere, socializzare rafforzare i rapporti di vicinato creare momenti di allegria e convivialità. Un omaggio a Nicotera, tramite l’Accademia Internazionale della Dieta Mediterranea Italiana di Riferimento, che il Sindaco del Comune di Tropea, Nino Macrì, accoglie con grande spirito di cultura e partecipazione.

Gli alimenti di base autoctoni della “Dieta Mediterranea” erano prevalentemente composti da grano, olio, vino legumi, cereali, verdure, melanzane, peperoncino, pomodori, patate… e l’immancabile cipolla rossa di Tropea. Inoltre, la dieta mediterranea, non è solo un sistema nutrizionale ma è anche un suo stile di vita salutare tra natura e paesaggio e attività motoria.  Un modello riconosciuto dall’Unesco patrimonio immateriale dell’umanità per aver rappresentato l’interazione sociale, promosso il rispetto per il territorio, garantita la conservazione di antichi mestieri, le tradizioni culturali e i costumi delle nostre comunità, costituendo strumento di protezione identitaria e di coesione sociale delle comunità e delle famiglie. tra i relatori di oggi sulla dieta mediterranea, si segnalano il prof Gabriele Sganga, il prof Nino Delorenzo, la dott.ssa Patrizia Nardi, il dott. Giuseppe Crispino, il dott Antonio L. Montuoro e il dott. Giovanni Muzzupappa.

Il convegno inizia oggi, giovedì 26 maggio, a partire dalle ore 15.00 e proseguirà nei quattro giorni successivi con sessioni di lavori sia di mattina che di pomeriggio. Sabato ci sarà una Serata di Gala, incentrata sullo spirito dell’eleganza e della convivialità tipica dello stile di vita mediterraneo: un’occasione per incontrare e conoscere la Grande Famiglia dei Maestri del Lavoro. Domenica, si conclude il Congresso nazionale con la celebrazione della Santa Messa presso la Cattedrale di Tropea alle ore 11.00 officiata dal Vescovo della Diocesi, mons. Attilio Nostro.

L’evento è sotto l’Alto Patrocinio della camera dei Deputati ed è partecipato da diversi Enti regionali e provinciali, con l’adesione dei Comuni di Tropea, Pizzo, Drapia, Limbadi, Vibo Valentia e Cosenza.

Una nota polemica da parte del Presidente dell’Accademia Internazionale della Dieta Mediterranea, dott. Montuoro il quale <censura il comportamento poco istituzionale del Comune di Nicotera che è stato escluso dalla manifestazione perché rimasto silente dopo le varie e inascoltate sollecitazioni e per la mancata risposta alla comunicazione ufficiale dei Maestri del Lavoro, inviata da mesi al Sindaco Marasco, un comportamento inspiegabile, che mortifica la comunità nicoterese. Un campanilismo e un pressappochismo che la dice lunga sul livello di incultura istituzionale?>.

 

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