Varapodio: Riunione sull’annosa storia della Pedemontana

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Ieri  presso il Municipio di Varapodio si è tenuto un primo incontro tra il Sindaco Dr. Orlando Fazzolari, il Coordinamento delle Associazioni “PROGETTO CITTA’ DELLE PIANA” rappresentato dal Presidente Armando Foci, dal Vice Presidente Luigi Cordova, dal Segretario Aldo Polisena e dal socio Enzo Mileto e le Associazioni “CI SIAMO ROTTI” di Oppido Mamertina, rappresentata da Giuseppe Morizzi, e “CITTADINI PER LA PEDEMONTANA “ di Cittanova rappresentata da Girolamo Giovinazzo.

All’ordine del giorno dell’incontro principalmente la controversa problematica della costruenda strada Pedemontana che, a distanza di 34 anni dal primo progetto e finanziamento ottenuto dall’ex Comunità Montana di Cinquefrondi, non riesce ancora a vedere la luce se non per il criticato lotto funzionale nel Comune di Cittanova.

Ha introdotto i lavori Orlando Fazzolari che nella sua introduzione ha spaziato sull’ ottocentesca e insostenibile condizione della viabilità, in particolare delle zone interne, drammaticamente peggiorata negli ultimi decenni e lasciata in condizioni talmente precarie da rendere estremamente difficoltosa e addirittura pericolosa, soprattutto in inverno,  la mobilità e i collegamenti con i servizi territoriali e con le attività produttive.

La Pedemontana, ha continuato Fazzolari, che avrebbe dovuto risolvere tali problemi e consentire un inversione di tendenza del degrado socio-economico e demografico delle zone interne, è rimasta purtroppo impantanata in interminabili pastoie burocratiche della Città Metropolitana di Reggio Calabria, che fanno temere una paralisi dell’opera.

Ha aggiunto fra l’altro che alcuni madornali errori progettuali in un recente lotto aperto al traffico hanno reso pericolosa la sua transitabilità e, inoltre, che lo snaturamento dell’originario tracciato del lotto Cittanova-località Marro di Taurianova ha fatto perdere a questa importante infrastruttura viaria l’indispensabile requisito per poter essere definita “Pedemontana”, vale a dire di strada al servizio delle zone interne.

Ha continuato sostenendo che, per essere definita tale la Pedemontana deve abbandonare il tracciato progettato a suo tempo in pianura dalla Città Metropolitana per essere riprogettato più  a monte al fine di collegare realmente tutti i centri interni che, altrimenti, allo stato attuale della progettazione continuerebbero a restare isolati ed abbandonati a se stessi senza alcuna prospettiva di una loro rivitalizzazione.

Concludendo il suo intervento Fazzolari ha affermato di condividere le battaglie avviate dalle Associazioni e di rendersi disponibile a sostenerle nelle loro legittime rivendicazioni.

Ha proposto, infine, di  offrirsi quale Ente capofila per il coinvolgimento di tutti i Comuni interessati dalla proposta delle Associazioni per il nuovo tracciato della Pedemontana, di ospitare nella propria sede comunale le attività del Coordinamento delle Associazioni “PROGETTO CITTA’ DELLA PIANA” e di chiedere alla Città Metropolitana di istituire al più presto un tavolo tecnico, con la presenza attiva del Coordinamento, per supportare l’Ente Metropolitano nel costante monitoraggio dell’iter burocratico-amministrativo-operativo.

Foci, intervenendo subito dopo, ha ringraziato Fazzolari per la sensibilità dimostrata nel consentire lo svolgimento dell’incontro sulle infrastrutture viarie nel suo municipio, su una tematica cioè di vitale  interesse per il territorio e in particolare per realizzare una Pedemontana realmente al servizio delle aree interne e, soprattutto, per l’offerta di spazi del suo municipio per le attività sociali del Coordinamento.

Ha dichiarato la disponibilità del Coordinamento ad accettare il ruolo di Varapodio quale Comune Capofila dei Comuni interessati dall’opera ed ha infine esposto, mediante grafici, la proposta che il Coordinamento delle Associazioni ha elaborato per il disegno del nuovo tracciato al servizio dei centri interni.

Si sono susseguiti poi altri interventi, di Aldo Polisena che ha rafforzato ed esteso i concetti di Foci e Fazzolari proponendo inoltre di esaminare il Piano Strategico recentemente approvato dalla Città Metropolitana per verificare quali previsioni siano state inserite per la Città della Piana di Gioia Tauro; di Giovinazzo che ha ricordato l’entusiasmo che ha suscitato l’idea progettuale della Pedemontana e di tutta la viabilità del territorio proposta a suo tempo dall’Ing. Braht e le delusioni seguite alla realizzazione del lotto Cittanova-Marro che ha allontanato il tracciato dalle zone interne, nonostante le battaglie intraprese  allora anche dalla sua associazione per impedirne lo stravolgimento.

Nel suo intervento Ottavio Caruso, capogruppo della lista civica “Molochio non si arrende”, ha decisamente criticato il tracciato eseguito da Cittanova a Marro, purtroppo colpevolmente approvato all’epoca anche dal suo Comune;  tracciato che ha spezzato ogni speranza dei molochiesi di uscire dallo storico isolamento in cui versa il loro territorio, dichiarando però di voler continuare a battersi perché venga adottata la soluzione proposta dal Coordinamento delle Associazioni che ritiene soddisfacente per il Comune di Molochio e per tutto il territorio.

Negli altri interventi finali Sofo, Cordova e Mileto con varie ed approfondite argomentazioni, dopo aver espresso soddisfazione per l’impegno di Fazzolari di volersi impegnare attivamente e in prima persona per lo sviluppo delle infrastrutture viarie e della Pedemontana, hanno evidenziato lo scollamento, la scarsa coesione e incidenza dei Comuni  del territorio nel pianificare il proprio sviluppo territoriale, l’indifferenza per le sorti del Porto di Gioia Tauro, unica infrastruttura capace di innescare il volano dello sviluppo e  la sottovalutazione degli amministratori locali di creare una rete per mettere a fuoco una visione ed una strategia comune e condivisa, sottoscrivendo un Patto per lo Sviluppo da perseguire con determinazione e, infine, per parlare ad ogni livello istituzionale con un’unica voce nell’interesse del territorio.

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