Il Comune di Nicotera finisce su “I Nuovi Mostri” e “Ridiculess”. Sui social si Strisciano le Notizie. Il Comune di Nicotera finisce su “I Nuovi Mostri” e “Ridiculess”. Sui social si Strisciano le Notizie.

Il Comune di Nicotera finisce su “I Nuovi Mostri” e “Ridiculess”. Sui social si Strisciano le Notizie.

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Da giorni a Nicotera si ride a crepa pelle, anche se …ci sarebbe da piangere. Sul social Facebook gira un post del “Comune di Nicotera -pagina Istituzionale FB” con un avviso che riporta tanti errori e obbrobri che a scriverli in soli due righe, non sarà bastata una laurea honoris causa in “incultura”. Roba da guinness dei primati.

Ma veniamo al dunque. In occasione della ricorrenza dei morti, il sindaco Marasco, la giunta, il delegato alla cultura, il supporter esterno, i volontari comunali, e chi ne ha più ne metta in Masserizia, non sono stati in grado, neanche dopo 5 giorni di rilettura e riflessione del post incriminato, di comprendere e correggere gli strafalcioni presenti nell’avviso alla cittadinanza. Un post da comiche di teatro, scritto da dietro le quinte del palco di Palazzo Convento che così recita: <Si comunica alla cittadinanza che il cimitero sarà aperto al pubblico, sia in orario diurno che pomeridiano, nei giorni 31 ottobre, 1 novembre e 2 novembre.>

Insomma, al comune di Nicotera, in occasione della ricorrenza dei defunti…ti fanno morire dalle risate.

Nel Canto XIX, il Sommo Dante, ove tratta de la essenza del quinto girone del purgatorio, avrebbe di sicuro citato il sindaco Re sole e la giunta lunare: ” Ne l’ora che non può ’l calor dïurno intepidar più ’l freddo de la luna, vinto da terra, e talor da Saturno”.

Anche Francesco Petrarca  nel Canzoniere, sembra faccia intravedere il senso della vergogna nella casa comunale: “O cameretta che già fosti un porto a le gravi tempeste mie diürne, fonte se’ or di lagrime nocturne, che ’l dí celate per vergogna porto.

Osiamo immaginare la riunione di gabinetto come potrà essersi svolta con il cultural delegato nel far la parte del Leone che s’esaltava Durante il lungo radunare. Tutti ubriachi di cultura, brindavano sorseggiando dopo l’Amaro calice chinando con riverenza il Capo al Maraschino, insegnando alla plebe incolta, che: <Diurno è la forma maschile di Diurna sicché, trattandosi di cimitero, la parola necessariamente va scomposta in “Dì” che sta per mattino e “Urna” che sta per contenitore funerario.>

Però, ahi loro, risolto il “dì “rimaneva da sistemare il problema del “pomeridiano” che <nulla ha a che fare con il “diurno”> avrà spiegato il colto agli stralunati incolti discettando, il precisino, che <il diurno è vero che comprende lo spazio di luce solare dal mattino fino alla sera con il pomeriggio compreso, ma essendo il cimitero normalmente interessato dall’ombra degli alti alberi che oscurano i raggi del sole, necessita precisare ai cittadini, che “l’orario “diurno” di apertura al pubblico” sarà  esteso anche a quello meno soleggiato “pomeridiano”.> E qui, immaginammo gli applausi e le ovazioni di tutti i presenti che, alzati in piedi per devozione al colto, si saranno esaltati con grida di giubilo per aver risolto l’arcano dilemma del “diurno” e del “pomeridiano”, con le urla di gioia che dal palazzo municipale si saranno riverberate lungo le vie del borgo, fino a giungere alle orecchie degli increduli cittadini.

Ma la tragicomica commedia non poteva finire così, in un solo atto!

Difatti, obiettavano con sapienza gli incolti <ma se il luogo e “Aperto al pubblico” quale deve essere il costo da far pagare per il biglietto? Ma quale biglietto – gridava loro il Re sole, questa è la ricorrenza dei defunti e nulla devono: per loro si applica il condono tombale, e nulla entra nelle casse…comunali> .

Una disputa incredibile durata una infinità di ore finché, il provvidenziale intervenuto del meno incolto, precisava la sottile sfumatura di legge che <Per “Luogo Pubblico” si intende il luogo in cui tutti possono accedere liberamente, mentre  per “Luogo aperto al pubblico” si intende quello nel quale l’accesso è possibile solo dopo l’espletamento di particolari formalità: pagamento del biglietto o esibizione dell’invito.>

Chiarito ciò, rimaneva da decidere se confermare il condono tombale senza più il biglietto ai defunti domiciliati entro le Mura Cimiteriali, oppure se imporre il balzello alla Cittadinanza dei Viventi in base al loro ingresso in orario “Diurno” o “Pomeridiano” domandandosi se, per rispetto della legge, trattandosi di un incontro in luogo “aperto al pubblico” i cittadini viventi, che volevano entrate al cimitero, dovevano, quindi, essere muniti di biglietto o di invito personale?

La risposta all’arcano dilemma veniva subito lapidata con delibera di giunta votata all’unanimità motivando che la soluzione era tutta nel loro motto lanciato prima, durante e dopo le elezioni comunali: <Chi si presenta al cimitero munito di “paninu cu satizzu” entra ed esce gratis sia nel tempo diurno che pomeridiano>.

Fine ultimo atto, si cali il sipario e si stenda un velo pietoso!!!! Povera Nicotera…Che figura di…

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