L’ Associazione Progetto Città della Piana ha organizzato una manifestazione per La Giornata dell’Acqua

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In occasione della Giornata Mondiale dell’acqua di questo 22 Marzo, l’Associazione “PROGETTO CITTA’ DELLA PIANA” di Gioia Tauro ha inteso nuovamente manifestare, come fa ormai da tre anni, il proprio impegno per la salvaguardia e valorizzazione di una delle risorse naturali più importanti di questo territorio.

La manifestazione si è svolta in collaborazione con l’istituto scolastico superiore “Rechichi” di Polistena, la cui dirigente scolastica D.ssa Francesca Maria Morabito condividendo l’iniziativa ha consentito la partecipazione all’evento presso il Cinema Garibaldi dei giovani studenti e dei docenti del suo istituto.

Il convegno si è aperto con un’ampia e articolata relazione di Aldo Polisena che, partendo dalla grave crisi idrica e ambientale che il Paese attraversa, si è poi soffermato sugli aspetti più importanti che la risorsa acqua riveste per l’umanità. Ha ricordato che miliardi di persone nel mondo non hanno ancora accesso all’acqua potabile e che ciò è anche una delle cause delle forti ondate migratorie che, senza alcun controllo, stanno investendo e destabilizzando l’Italia e l’Europa.

Grave, ha affermato Polisena, è anche la condizione idrica del territorio che, pur presentando notevoli disponibilità di acqua per la presenza della Diga sul Metramo a Galatro, sia l’agricoltura che la popolazione dei centri urbani sono ancora costretti a soffrire la sete nella stagione estiva.

Enzo Mileto, intervenendo nel dibattito aperto subito dopo, ha esposto con ampia dovizia di particolari l’importanza che riveste una saggia politica da parte delle istituzioni nella gestione della risorsa idrica, il cui onere economico oggi grava in modo insostenibile sui bilanci familiari. E’ auspicabile, ha affermato, una rigorosa razionalizzazione del servizio che contenga i consumi, riduca i costi per le famiglie e garantisca la regolare erogazione in qualsiasi momento dell’anno.

Molto tecnico, esauriente e dettagliato in tutti suoi aspetti l’intervento successivo di Nicola Marazzita che, inframezzando un breve ed efficace filmato sulla Diga sul Metramo per farne comprendere la sua importanza, ha spaziato sulla risorsa acqua in tutti i suoi aspetti collegandola alle molte opportunità che con la stessa si possono

 cogliere grazie alla presenza sul nostro territorio di questa importante e mai utilizzata infrastruttura nonostante sia stata completata ben 30 anni fa.

Intanto, propone Marazzita, costruendo rapidamente le centrali per la produzione di energia idroelettrica, rinnovabile, non inquinante e a basso costo, alimentate dalla stessa acqua della Diga. E poi realizzando su tutto il territorio della Città della Piana la rete idrica per la distribuzione dell’acqua per uso irriguo, potabile e antincendio. E, non ultimo, soprattutto sensibilizzando la Regione Calabria ad attivarsi per la realizzazione nell’area industriale di Gioia Tauro di una centrale per la produzione di idrogeno, cioè l’energia del futuro, utilizzando la stessa acqua proveniente dalla Diga sul Metramo.

Vito Cardone, docente di Filosofia, Diritto e Scienze Umane del Liceo “Rechichi”, intervenendo si complimenta anzitutto con l’Associazione per l’opportunità, offerta al suo istituto, ai docenti ed agli studenti, di ascoltare e dibattere su una problematica di stringente attualità ed importanza.

Fa notare come la risorsa acqua sia decisiva per lo sviluppo del territorio e per incrementare la qualità della vita. Auspica che si rafforzi la cultura del rispetto e valorizzazione di questa risorsa e che si imprima un’accelerazione nella messa a sistema delle infrastrutture idriche esistenti e di quelle da realizzare al fine di garantire le giuste opportunità di sviluppo che il territorio merita.

Molti a tal punto gli interventi e le domande dei giovani studenti intervenuti nel dibattito e rivolte al tavolo della presidenza del convegno. Sia sull’impatto occupazionale che avrebbero tali infrastrutture idriche se venissero realizzate e messe in funzione, sia sull’esigenza di utilizzare questo bene prezioso che è l’acqua, senza inutili sprechi e quindi con maggior senso di responsabilità.

Armando Foci, presidente dell’Associazione “Progetto Città della Piana”, cui è stata affidata la conclusione del convegno, ha ringraziato i relatori, i docenti e la dirigente dell’istituto scolastico e elogiato i giovani per la loro partecipazione e soprattutto per l’attenzione con cui hanno seguito i lavori e posto al centro del dibattito le interessanti domande nei loro interventi, cui è già stata data ampia risposta in merito ai loro interrogativi.

Riprendendo molti degli spunti fornitigli dai relatori, Foci ha anch’egli ribadito quanto sia decisiva per la “Città della Piana” la risorsa acqua. E che, senza il migliore e rapido utilizzo della Diga sul Metramo e la realizzazione della rete di distribuzione del prezioso liquido si continuerà, anche a causa dei cambiamenti climatici, ad aggravare la penuria di acqua potabile che si manifesta puntualmente ogni estate nei 33 centri urbani della Piana.

Ma, ancor peggio, si rischia di distruggere le migliori e redditizie colture agricole per la cui irrigazione, dovendo attingere obbligatoriamente l’acqua nel sottosuolo, i pozzi sono ormai arrivati, per l’abbassamento delle falde acquifere, ad attingere acque salmastre assolutamente inidonee ed anzi dannose per l’irrigazione dei campi.

 

Foci reputa molto importante anche la proposta avanzata da Marazzita di realizzare sia le centrali idroelettriche che una centrale di produzione di idrogeno mediante l’utilizzo delle acque della Diga, così com’è ormai non più rinviabile realizzare un impianto antincendio sui monti per arrestare definitivamente gli sconcertanti incendi dei nostri boschi che da sempre distruggono uno dei nostri inestimabili patrimoni.

Ci sarebbe anche molto da dire sull’utilità di valorizzare il bacino della Diga dal punto di vista turistico-ambientale, conclude Foci, e sugli strumenti di cui dotarsi per la gestione di questa preziosa risorsa, principe dei beni comuni, che non va assolutamente mai privatizzata. Una gestione che deve avvenire non più sulla testa delle popolazioni e lontano da esse, continuando ad imporre l’utilizzo di costosi “carrozzoni” clientelari che purtroppo perseguono esclusivamente scopi di lucro.

Va privilegiata invece una gestione comune e a scala comprensoriale molto più razionale ed efficiente affidata, con pieni poteri decisionali e organizzativi e in un quadro di regole regionali, ad un’assemblea di Sindaci supportata da adeguate strutture tecnico-amministrative, quale potrebbe essere l’esistente Consorzio di Bonifica opportunamente riformato e rinforzato e che diventi strumento tecnico della programmazione a disposizione di tutti i Sindaci del territorio.

Arch. Armando Foci Presidente Coordinamento delle Associazioni “PROGETTO CITTA’ DELLA PIANA”

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