Nicotera, senza acqua, ha sete di riscatto. Si prenda atto della misera fine di una maggioranza ormai fallita. Nicotera, senza acqua, ha sete di riscatto. Si prenda atto della misera fine di una maggioranza ormai fallita.

Nicotera, senza acqua, ha sete di riscatto. Si prenda atto della misera fine di una maggioranza ormai fallita.

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Il sindaco e gli emigrates “morti di fame e senza una lira”

Il sindaco Marasco, su Facebook, chiede scusa e scrive “Non dormo la notte”. Per arrivare a questo bagno di umiltà, vuol dire che vede la poltrona saltargli sotto il sedere. Lui che, in quattro anni, ha redarguito tutto e tutti bannandoli e maltrattandoli sui social, con grande indole alla cafonaggine istituzionale, divenendo un caso unico in Italia da parte di un rappresentante delle istituzioni, che ha dimostrato di essere allergico alla critica.

Del mare sporco abbiamo ampiamente scritto e documentato e, il sindaco, dopo aver fatto il bullo contro i giornalisti definendo fantasiose le inchieste sula fogna sversata in mare e sul litorale nel tentativo mal riuscito di incolpare il fiume Mesima e in torrente Vena che sfociano in altri comuni. Adesso sta ricevendo i primi ceffoni istituzionali da parte della Capitaneria di Porto per il tramite della Delegazione di spiaggia di Nicotera verbalizzandogli, nei giorni scorsi, i primi due provvedimenti d’urgenza sul grave sversamento dei liquami nel fosso San Giovanni, al mare, e nella condotta comunale fognaria lungo il litorale che, da un pozzetto, sversa quantità enormi di fogna allo stato impuro.

Passando al problema acqua potabile, anche questa estate i cittadini e i turisti sono rimasti all’asciutto in maniera più frequente e scandalosa rispetto al passato. Il Sindaco, lo scorso anno, aveva definito i nostri emigranti e turisti “morti di fame senza una lira in tasca”. Quest’anno li ha puniti lasciandoli senza acqua e senza mare pulito.

Ormai la protesta monta giorno dopo giorno. A nulla. sono valse le distrazioni di massa goffamente operate alcune settimane addietro su una inventata emergenza del reparto Covid dell’ospedale di Vibo Valentia che, il cinico sindaco, aveva tentato di diffondere sui social e mass media, prontamente smentito dal dirigente dell’Azienda Sanitaria di Vibo su un allarme risultato infondato. Poi ha provato a lanciare fumo negli occhi rievocando, già in questi giorni, la nota Via del Vischio che si prepara per il periodo natalizio, sostenuto dai suoi stretti e, cosi detti, volontari che, a fargli eco, non perdono mai tempo.

L’ultimo post di fine estate da parte del sindaco

Sui social fa il piagnisteo contro chi non lo comprende, scrivendo: <Come mai nei primi 4 anni di legislatura non abbiamo mai vissuto il problema acqua con questa frequenza? Questa è un’Amministrazione liquida che ha problemi anche con l’acqua potabile sin dai quattro anni del suo insediamento, e non è un problema sorto da poche settimane, come furbescamente si vuole fare intendere.

Prosegue buttando fango sui cittadini, per evitare di incolpare se stesso, affermando <Invece di incazzarvi con il sottoscritto, perché non lo fate contro coloro che utilizzano l’acqua in un modo improprio, vedi orti, irrigazioni intensive nelle campagne, piscine, furti di acqua e addirittura manomissioni sulla rete e anche veri e propri boicottaggi, denunciati dall’amministrazione ad inizio estate e non ultimo contro i piromani, che con la loro azione dissennata stanno creando problemi anche sulla rete idrica.>

Una cantilena da disco rotto, ripetuta più volte questa estate nel vigliacco tentativo di scaricare sui cittadini il sermone messianico di “chi è senza colpa scagli la prima pietra”, credendo così, di auto assolversi da quelle pesanti responsabilità che sono solo peccati gravi suoi e della Giunta.

Ma le domande sorgono spontanee. Se sa che sono orti, perché non li individua? Se sa che sono irrigazioni intensive nelle campagne, perché non provvede ad individuare questi fantasiosi colpevoli? Dopotutto sarebbero facilmente individuabili perché, nel territorio comunale, non vi sono aziende agricole che fanno irrigazioni intensive e, tanto meno, che innaffiano prelevando dal tubo collegato alla condotta comunale che, invece, disperde tantissima acqua per le numerose perdite mai riparate. Alzi il sedere dalla poltrona e vada dietro l’ex depuratore a controllare se è autorizzato lo scavo sulla condotta idrica comunale, lungo il fosso San Giovanni, individuato nelle nostre inchieste.

Scavo con tubo condotta principale zona ex depuratore-Fosso San Giovanni

Sulle piscine stendiamo un velo pietoso perché, è solo un segno di invidia e cazzonaggine. Esiste una sola piscina in città, tra l’altro fornita da abbondantissima acqua di sorgente proveniente dalla località “Britto”, un diritto agricolo di acqua che da secoli viene usata per irrigare i campi e gli orti in zona Madonna delle Grazie, tanto abbondante da scorrere, il sovrappiù, visibilmente ai margini della strada provinciale. Un’acqua usata per un solo giorno nel mese di maggio per riempire la piscina. Mica le piscine si riempiono e si svuotano giornalmente!!! Altresì, è da sindaco irresponsabile il voler incolpare le piscine dei Villaggi turistici, anch’esse riempite entro il mese di maggio, dimostrando che non ha cultura e visione turistica.

Sulle manomissioni e boicottaggi, siamo abbastanza grandi e vaccinati per capire la presa per i fondelli. Anche disgustoso è far vedere due foto postate su Facebook speculando sulla recente ondata di incendi, un fatto semplicemente patetico e stomachevole, un’altra presa in giro, perché il problema della mancanza dell’acqua, è da mesi e mesi, anzi, anni. Le due foto del recente incendio di sterpaglie, mostrano due tubicini che spruzzano acqua in quantità ridicola, molto meno del tubo comunale che, da prima dell’estate viene più volte segnalato inutilmente, posto accanto alla fontana di Santa Barbara che sta innaffiando un “orto e un gridino” di erba e canne rigogliosamente irrorato 24 ore su 24 con acqua abbondantissima.

Dica invece ai cittadini, con umiltà, che in Giunta sono tutti nel pallone e non sanno come manovrare la pressione degli acquedotti; dica che due pompe non funzionano e che qualche errore è stato combinato tra le vasche, non capendo nulla della fisica sul principio dei vasi comunicanti. Il consiglio? E’ quello di consultare un idraulico che conosce la condotta comunale, magari tra quelli in pensione, e vedrete che tutto si risolverà.

Perdita tubo condotta acqua a Santa Barbara, dentro il fosso

Conclude, l’insipiente sindaco, scrivendo comicamente nel post <Noi stiamo facendo il nostro, come il monitoraggio del territorio, dove abbiamo individuato e staccato tubi abusivi che sappiamo da dove partono ma non sappiamo dove arrivano.> Che dire! Sembra di risentire la scenetta di Troisi con Lello Arena <Chi parte sa da che cosa fugge, ma non sa che cosa cerca!!!>

Insomma, questa disamministrazione è ormai una vera vergogna per l’intera città. Noi, come cittadini e come giornalisti, stiamo facendo la nostra parte. Adesso, ci vorrebbe un minimo di dimostrazione di orgoglio da parte della minoranza presente in seno al consiglio comunale, con una eclatante presa di posizione a difesa della salute pubblica e del diritto ad avere l’acqua potabile e il mare pulito. Questo sarebbe un gesto utile e responsabile per dare dignità all’Ente ma, soprattutto, per dare una scrollata a questa frantumata maggioranza. E’ ormai un’Amministrazione comunale condizionata e condizionante, caduta in un pericoloso e dannoso stallo istituzionale che non può essere più tollerato, atteso il bilancio fallimentare sia economico che programmatico, tanto da aver chiesto più volte l’intervento del Prefetto, da parte  delle stesse forze politiche e movimenti che sono presenti nel consiglio comunale, da insistere ancora, quale ultima istanza di libertà, verso questa istituzione comunale troppo spesso, giustamente, additata come antidemocratica.

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