Gioia Tauro: conferita la cittadinanza onoraria a Salvo D’Acquisto

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E’ iniziata con la diffusione in aula dell’Inno Nazionale la cerimonia di conferimento della Cittadinanza Onoraria da parte dell’Amministrazione Comunale di Gioia Tauro al Vice Brigadiere dell’Arma dei Carabinieri SALVO D’ACQUISTO.

Con la motivazione: “Sottufficiale dei Carabinieri, testimone autentico della libertà e del dovere, posto di fronte alla scelta più di difficile, non ha esitato ad immolare la propria giovane vita in cambio della liberazione di 22 concittadini inermi, destinati al plotone di esecuzione. Eroico esempio per chiunque abbia caro il bene supremo della collettività, attraverso il coraggio individuale per la rinascita della Nazione contro ogni forma di sopruso.

Figura di Carabiniere che, con il suo operare, ha incarnato i più alti valori militari e umani, risultando modello per le future generazioni e scrivendo, ad imperitura memoria, una delle pagine più gloriose dell’Arma dei Carabinieri e della storia d’Italia”.

Tanti i ragazzi che hanno partecipato attivamente a questa cerimonia con domande e consegna di piccoli lavoretti in memoria del Vice Brigadiere SALVO D’ACQUISTO.

” L’Arma dei Carabinieri, appellata, per la prima volta, nel 1864, “la Benemerita”, in una relazione ufficiale che la Commissione Affari interni della Camera ha inviato al Governo, viene, ormai, comunemente chiamata così, soprattutto grazie alla riconoscenza popolare, che accompagnerà l’Istituzione per tutta la sua vita.

Si tratta, infatti, di una importante istituzione nazionale, che rappresenta una grande risorsa per il “Paese” e riscuote tra i più alti indici di gradimento da parte degli Italiani, per la fiducia che ispira.

Presente, infatti, in modo capillare, nelle più disparate ripartizioni territoriali della nostra Nazione, l’Arma dei Carabinieri, merita attenzione, rispetto, gratitudine ed ammirazione da parte di noi tutti, per l’instancabile e pregevole attività svolta dai Suoi uomini, a tutela della nostra sicurezza ed incolumità.

Se penso al motto dell’Arma dei Carabinieri “Nei Secoli Fedele”, sempre più mi convinco che non poteva esserne forgiato uno migliore per descrivere e raccontare “la Benemerita” e, così, spiegarne il fine e la filosofia della Sua stessa esistenza.

I Suoi uomini, “I Carabinieri”, infatti, indipendentemente dal grado e della posizione rivestita nell’ambito della gerarchia militare, hanno sempre saputo rappresentare l’Arma, con “dignità e onore” e, attraverso il Loro lavoro di prossimità, ci hanno sempre saputo trasmettere, sicurezza, protezione e serenità e sono da sempre un fondamentale punto di riferimento per la collettività.

Grandi sono stati e sono tutt’oggi i servigi resi al “Paese” da questa Forza Armata e sarebbe riduttivo se io mi accingessi nel tentativo di elencarli tutti, poiché inevitabilmente rischierei di dimenticarne più di uno.

A simbolica riconoscenza dell’operato di tutti gli uomini dell’Arma dei Carabinieri ed a doverosa memoria del Suo eroico sacrificio, oggi, con questa iniziativa istituzionale, importante e significativa per l’attuale e le future generazioni, vogliamo rendere omaggio ed onore al Carabiniere, all’Uomo, all’Italiano Salvo D’Acquisto, fucilato dai nazisti a Polidoro il 23 Settembre del 1943, il quale, sia pure innocente, si dichiarò colpevole di un presunto attentato asseritamente consumatosi ai danni di alcuni soldati tedeschi (e, invece, provocato dai militari dello stesso esercito, nel rovistare una casa abbandonata), pur di salvare 22 civili da sicura morte per fucilazione.

Al Vice Brigadiere dei Carabinieri Salvo D’Acquisto, per il Suo encomiabile gesto di abnegazione ai più alti valori dell’Arma dei Carabinieri e di smisurata generosità, fu conferita la Medaglia d’Oro al valor militare alla memoria, con questa motivazione: “Esempio luminoso d’altruismo, spinto fino alla suprema rinuncia della vita. Sul luogo stesso del supplizio, dove, per barbara rappresaglia, era stato condotto dalle orde naziste, insieme con 22 ostaggi civili del territorio della sua stazione, pure essi innocenti, non esitava a dichiararsi unico responsabile di un presunto attentato contro le forze armate tedesche. Affrontava così – da solo – impavido la morte, imponendosi al rispetto dei suoi stessi carnefici e scrivendo una nuova pagina indelebile di purissimo eroismo nella storia gloriosa dell’Arma”.

Oggi, mediante il conferimento della cittadinanza onoraria, da parte di questo Civico consesso, anche la Città di Gioia Tauro rende doveroso onore alla Sua memoria, con un gesto pubblico di apprezzamento e gratitudine, perché il ricordo del Suo sacrificio di giovane militare animato da encomiabili virtù e senso del dovere resti esempio indelebile per tutte le generazioni dei nostri concittadini “.

Queste, le parole commosse, pronunciate in aula dal Sindaco Aldo Alessio.

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