VACANZE DI NATALE 2023

Nessun commento Share:

 

Vacanze di Natale era il titolo di una commedia del 1983, che faceva ridere gli italiani o piangere a secondo dell’ottica personale.

Il  22 dicembre del 1983   i fratelli Vanzina portarono al cinema quello che viene definito il primo instant movie italiano, poiché ambientato nello stesso periodo d’uscita nelle sale.

Film che ha poi dato vita a un vero e proprio genere cinematografico comico a tema natalizio, ribattezzato “cinepanettone”.

Ricordo che ogni anno il 26 dicembre io e mia sorella Nadia “spezzavamo”  la monotonia delle vacanze al borgo natio, andando al cinema di Cittanova.

Purtroppo al borgo natio oltre i libri da leggere e qualche vecchio film da guardare in Tv, non c’era niente.

Ma questa è un’altra storia, come sempre quando inizio a scrivere  ,mi piace divagare.

La vacanze di Natale sono quelle tanto attese, desiderate, per staccare dal lavoro, quello che si svolge per vivere, per mettere la pentola sul fuoco.

Diverso dal “lavoro –passione”, dove non ci si stanca mai, non servono le vacanze e ben diverse sono le gratificazioni.

Per chi scrive le vacanze di Natale non servono per partire, andare in Crociera o magari a sciare;  servono solamente per scrivere liberamente, per seguire eventi, intervistare, concludere un romanzo e  approfondire un personaggio o un tema.

Naturalmente, non ultimo,servono per  leggere!

La lettura è il pane quotidiano di chi scrive.

Le mie vacanze, quest’anno sono state precedute dalla Novena di Natale,  resa ancora più speciale dal  nostro parroco don Natale Ioculano.

Le sue omelie, il suo sorriso e i segni che ci ha donato, sono stati un balsamo per l’anima.

E’ meraviglioso andare alla novena quando il Cielo è ancora ricoperto di stelle e illuminato dalla luce di Selene.

Per me è una gioia andare alla novena, è dolcissimo come il caffè che mi aspetta all’uscita della Chiesa.

Potreste dire che il paragone non regge!

E’ vero solo in parte, perché anche prendere un caffè è un dono di Dio.

Ho imparato nel corso degli anni che la felicità abita nelle piccole cose.

Per me abita anche in una tazzina di caffè.

Ho conosciuto è intervistato due meravigliose scrittrici di Reggio Calabria: Benedetta Zema e Raffaella Imbriaco.

Parlare con loro mi arricchita.

Mi sono emozionata a Sala Fallara quando l’attrice Carmen Orso ha declamato le mie poesie.

Un’attrice è sempre un’attrice!

L’arch.  Carmelo Raco mi ha donato una  litografia con Calliope.

Subito incorniciata,   lei  musa adorata, mi guarda mentre scrivo.

Adesso ho una personale Calliope e per questo ringrazio l’Arch. Raco,  come ringrazio anche l’avv.  Domenico Infantino e Totò Castellano per avermi invitata.

Un altro dono che  mi ha emozionata è  l’opera della pittrice Adele Canale: i suoi fiori accarezzano la mia anima. Un antico proverbio cinese dice così: “ Se hai due soldi, compra con il primo un pezzo di pane e con il secondo un fiore: il pane ti farà vivere, il fiore ti darà una ragione per vivere”.

In quel quadro vedo la poesia della vita che, dopo il pane che nutre, è bellezza che incanta.

Il quadro di Adele Canale ha fatto bene alla mia anima.

Un regalo di Natale inaspettato, ma infinitamente gradito.

Una grande emozione è stata trascorrere un pomeriggio a Tritanti, frazione di Maropati con i ragazzi speciali, seguiti con amore dalla dott.ssa Antonietta Condoluci e da una straordinaria equipe.

Mi hanno emozionata i ragazzi speciali, come mi ha emozionato l’alberello che mi hanno donato.

A Mammola un grazioso presepe e la chiesa di  San Filippo Neri sono stati un altro  dono prezioso per il mio cuore.

Mammola è uno dei luoghi della mia anima.

Ci vado quando ho bisogno di un attimo di riposo, mi serve per ricaricare e partire verso nuovi fogli da riempire.

La mia amica Sara Saladino mi ha invitata a prendere un caffè a Nicotera, un invito a nozze per me che ho sempre amato Nicotera, sin dalla prima volta che ci sono andata nel lontano 2000.

A Nicotera storia e bellezza si sposano regalando infinite emozioni.

Piazza Garibaldi quest’anno era particolarmente bella, addobbata in occasione del Natale, incantevole la via del vischio, il castello e l’affaccio con vista mozzafiato.

Nicotera da sempre mi regala emozioni.

Non so adesso riuscirò a trovare le parole per descrivere il mio “viaggio” a Melicucca alle grotte di Sant’Elia lo Speleota.

Questo straordinario Santo conosciuto grazie a don Paolo Martino.

Le grotte sono il luogo più santo di tutta la Calabria, non solo perché scelto da Sant’Elia per il suo eremitaggio e per i 150 monaci che lo seguirono, ma anche perché è stato calpestato da moltissimi santi.

La chiesa Orientale definì Sant’Elia il sole d’Occidente.

Dopo aver concluso il  servizio, sono rimasta sola nella grotta con Sant’Elia, gli ho parlato e Lui mi ha risposto.

Ho ascoltato le sue risposte, ho letto  suoi occhi e mi sono persa nel Suo sorriso.

Ci siamo parlati io e lo Speleta, le sue parole sono state balsamo per la mia anima.

Mi ha confortata e incoraggiata ed io avrei voluto restare ancora con lui, restare lì  i in quell’oasi di pace e preghiera, ma  dovevo concludere il servizio nella chiesa dedicata a  Sant’Antonio da Padova, vedere i resti del convento, dove c’è ancora il pozzo che risale al la fine del 1500-600.

Anche  a Melicuccà il caffè è ottimo, al bar ho parlato con un signore molto colto, sono stata felice.

Vorrei che tutti andassero a visitare Melicuccà, Sant’Elia lo Speleota, Sant’Antonio da Padova e  le altre bellissime chiese, autentici gioielli.

Melicuccà è il paese d’origine della famiglia Florio e  di Lorenzo Calogero prezioso poeta.

Ringrazio Dio per avermi donato la scrittura perché ho l’opportunità di conoscere le meraviglie del territorio, luoghi che poi diventano dell’anima.

E poi ancora nella nobile Seminara dal maestro Ferraro dove ho acquistato un piccolo presepe, il mio regalo di Natale.

Adesso che le vacanze sono terminate la tristezza tedia la mia anima, il tragico quotidiano ritorna a tediare il mio cuore, ma lo Speleota mi ha detto che mi aiuterà che ce la farò.

Punto, come dice lo storico Rocco Lentini, c’è sempre un punto.

Punto alla pagina “Vacanze di Natale”, ma nella certezza che oltre la tristezza del quotidiano, mi aspettano tanti fogli bianchi da riempire, artisti da intervistare e nuovi eventi da seguire  e lo Speleota sarà vicino a me in ogni attimo della mia vita.

Condividi questo Articolo
Previous Article

L’Associazione Flautisti Calabresi presenta il Festival del Flauto 2024

Next Article

Reggio Calabria, Anghelone (Noi Moderati): “Pronti a vigilare sulla nuova Giunta”. Il consigliere comunale:  “Dubbi sulla effettiva stabilità di una Giunta senza appoggio politico”

You may also like