In piena campagna elettorale per le regionali calabresi, il dibattito sull’industria torna ad accendersi attorno al futuro della Piana e del porto di Gioia Tauro. Il Governo valuta infatti di spostare qui una parte cruciale della filiera dell’ex Ilva di Taranto, la produzione di preridotto di ferro (DRI), primo passo nella trasformazione del minerale in acciaio.
Il candidato-presidente della Regione, Roberto Occhiuto, ha recentemente auspicato questa soluzione, senza affrontare minimamente la questione ambientale. Eppure, il progetto si basa sul gas naturale, un combustibile fossile che continua a generare emissioni, inquinamento atmosferico e contribuisce all’effetto serra con serie conseguenze climatiche. Un impianto DRI a gas continuerebbe a vincolare il futuro industriale della Calabria a un combustibile fossile. Trasporto, rigassificazione ed emissioni indirette rendono l’acciaio a gas ancora lontano da un modello veramente sostenibile, mentre i danni ambientali e sanitari legati al maggiore consumo di metano resterebbero una pesante eredità per il territorio.
Esiste però un’alternativa concreta e praticabile: puntare sull’idrogeno verde. La diga del Metramo, con i suoi 30 milioni di metri cubi d’acqua, può diventare la chiave di volta. L’energia idroelettrica generata a monte può alimentare l’elettrolisi dell’acqua, producendo idrogeno senza emissioni di CO₂. Questo idrogeno, usato nei forni DRI, permetterebbe di ottenere acciaio a impatto zero, trasformando Gioia Tauro in un laboratorio europeo della transizione energetica. La Calabria si trova davanti a un bivio: accettare il compromesso del gas, con i suoi costi proibitivi e le devastanti conseguenze ambientali, oppure investire nell’idrogeno verde, facendo del porto e della Piana un polo avanzato di sviluppo pulito.
AMPA venticinqueaprile sottolinea come il vero futuro non possa che passare dall’acqua e dall’idrogeno, insieme a un deciso sviluppo delle energie rinnovabili. Un orientamento in linea con il parere consultivo, emesso il 23 luglio 2025, dalla Corte Internazionale di Giustizia, che per la prima volta ha stabilito con chiarezza l’obbligo degli Stati di prevenire danni ambientali significativi e di controllare le attività delle imprese che incidono sul clima. Una ragione in più per votare Tridico e non votare Occhiuto.
AMPA venticinqueaprile assume l’impegno di organizzare un evento pubblico per discutere del futuro pulito della Regione Calabria, chiamando a confronto cittadini, tecnici, imprese e Istituzioni.
Reggio Calabria, 2 ottobre 2025