Un giovane professore universitario cosentino approda alla NASA.

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Si chiama Giuseppe Iaria e viene da Scala Coeli (dal greco Σκάλα Κοίλη, ossia “scala concava”) un piccolo paesino di 900 abitanti circa nello Jonio cosentino quasi al confine con crotonese.

La sua è la storia di tanti nostri emigrati di successo. Iaria (nella foto), terminati gli studi al Liceo Scientifico Stefano Patrizi di Cariati si iscrive a Roma all’Univerità dove in meno di 5 anni si Laurea in Psicologia alla Sapienza.

Dopo aver lavorato per il prestigioso Ateneo romano, il professor Iaria, approda prima al College de France a Parigi, poi all’Istituto Neurologico di Montreal, poi all’Università’ McGill ed infine all’Universita’ della British Columbia di Vancouver in Canada. In quest’ultimo Ateneo è oggi Professore di Neuroscienze Cognitive e anche Direttore di NeuroLab, un laboratorio che si occupa di comprendere i meccanismi fondamentali relativi alla cognizione spaziale per tutta la durata della vita e  la capacità’ di diventare familiari con un ambiente e raggiungere posti diversi senza perdersi.

 Molti suoi articoli di valore scientifico sono stati pubblicati su varie riviste (New Scientist, Atlantic, New York Time).

Il lavoro alla NASA ha l’obiettivo di indagare gli effetti dell’assenza di gravità sul cervello degli Astronauti. La ricerca coinvolge gli Astronauti che vanno nella Stazione Spaziale Internazionale, i quali vengono esaminati prima della partenza e dopo il rientro.

Insomma una storia di successo che testimonia ancora una volta come i calabresi – ovunque vadino – con le loro professionalità contribuiscono allo sviluppo e al progresso.

 

 

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