“Dal voto alle donne alle donne in uniforme” è stato questo il tema del convegno che, fuori dai festeggiamenti dell’8 marzo, ha coinvolto gli studenti delle quinte classi dell’Istituto di istruzione Superiore Ite “V.Cosentino” ed Ipaa “F. Todaro” di Rende grazie all’iniziativa voluta dalla sezione calabrese dell’Unione Nazionale Ufficiali in Congedo d’Italia – Unuci presieduta dal Generale Giovanni De Luca che ha voluto sottolineare il «personale omaggio al valore morale delle donne».
Una mattinata all’insegna di quelle emozioni capaci di ricondurre ai valori antichi e mai dimenticati del senso dell’onore e della Nazione a cui si è voluto aggiungere il ricordo di tante donne pioniere che, ancora oggi, devono contrastare i pregiudizi di una società immatura a valutare, con obiettiva normalità, la parità tra le persone. Persone appunto, e non donne o uomini, perché il ruolo non può prescindere dal sesso o peggio, dal genere, bensì dalle capacità e soprattutto dalla passione che si dedica al lavoro da svolgere.
E proprio in quest’ottica la presenza delle donne in uniforme è fortemente emblematica nel percorso di crescita delle nuove generazioni che, vittime inconsapevoli di pregiudizi non soltanto familiari, ma oggi ancora più amplificati attraverso i social, si ritrovano ad essere stereotipate in immaginari che omologano e distolgono dal sentire la propria essenza.
L’incontro è stato accolto con grande benevolenza da parte del dirigente scolastico, Brunella Baratta, che lo ha ritenuto “una preziosissima occasione di esperienza formativa di orientamento in uscita verso le Forze Armate che invita a non pensare ad uno specifico compito solo perché associato ad uno specifico sesso. Un traguardo che noi docenti abbiamo il dovere di perseguire come direttiva formativa per lo sviluppo di valori”.
“Le donne – afferma la giornalista Giulia Fresca che ha moderato il convegno –hanno saputo conquistare ruoli importanti senza aver bisogno di quote o di spazi ad esse dedicate, eppure siamo ancora fortemente in ritardo rispetto agli Stati occidentali in merito al riconoscimento di molti valori ed all’accesso a tante cariche soprattutto dello Stato. Nessuna Presidente della Repubblica, né del Consiglio dei Ministri o della Banca d’Italia, ma anche nessun Generale, segno che ancora c’è molto da fare ed i pregiudizi verso le donne che seguono strade considerate ancora di appannaggio maschile, sono ancora presenti nella nostra società”.
L’excursus storico “dal diritto di voto alle madri costituenti” è stato il tema trattato dalla professoressa Angela Maria Bruni che si è soffermata su alcune figure rappresentative della storia patria, mentre appassionato è stato l’intervento del giudice Giliola Langher che, partendo dall’interrogativo “dall’uguaglianza formale all’uguaglianza sostanziale?” ha analizzato i percorsi formativi delle donne in una società ancora indietro in termini di parità reale tra i sessi.
Le tante donne in uniforme presenti in sala, rappresentanti dell’Esercito, della Guardia di Finanza, della Polizia di Stato, della Polizia Provinciale e Comunale ma anche della Croce Rossa Italiana, sono state totalmente coinvolte dalla testimonianza del maresciallo del carabinieri Elisabetta Pisanti che, intervenendo sul tema “donna in uniforme, cosa è cambiato?” ha offerto la propria esperienza personale di donna al servizio dello Stato nata da una “scelta consapevolmente decisa che – afferma – non è solo una scelta lavorativa bensì di vita. Noi non siamo né un valore in più né un valore in meno: siamo un valore imprescindibile della società. Siamo però ancora fortemente in ritardo e prima che vi sia una donna Generale dovremo aspettare il 2040”. Emozioni sono state offerte anche dalla Fanfara dei Bersaglieri che, magistralmente diretta dal M° Sergente Maggiore Francesco Malandrino ha intonato le note dell’Inno di Mameli prima della tradizionale Marcia del Passo di Corsa.
Teresa Gaudio, Giorgia Vilardo, Marcello Trentinella, Maria Giulia Reda ed Alessia Carnevale, sono stati gli studenti che hanno posto domande sentite alle ospiti convenute evidenziando il ruolo della famiglia e della società nelle scelte delle donne. Alla intitolazione solenne della sede dell’Unuci alla memoria del Tenente Colonnello Rocco Vigna, medaglia al Valore Militare, ha anticipato la consegna degli attestati di Benemerenza ai convenuti a cui si sono aggiunti, per il particolare impegno, il Capitano Dario Ottolenghi e Suor Immacolata Gigliotti.