La spaccatura apertasi nella maggioranza che sostiene l’esecutivo a guida Costa non poteva lasciare indifferente l’opposizione. Così dopo le dichiarazioni del segretario cittadino Stefano Soriano, ora, a seguito di una riunione del gruppo consiliare dem, tenutasi ieri, alla presenza del segretario provinciale del partito Enzo Isardà, arriva una nota stampa che vi proponiamo integralmente.
“Quanto successo in questi ultimi giorni in seno alla maggioranza, ci induce a fare una riflessione approfondita. Appare infatti tradito il pieno mandato che i cittadini vibonesi hanno conferito al sindaco e alla sua coalizione. A lui chiediamo il coraggio di dire finalmente ai cittadini che si trova ostaggio di una maggioranza, ormai divisa in diversi gruppi e sottogruppi, che non gli permette di amministrare la nostra città. E’ chiaro ed evidente che ormai da mesi, il lavoro del sindaco è finalizzato esclusivamente a ricomporre le fratture e le divisioni che la sua maggioranza genera quotidianamente, a dispetto dei tanti problemi che la città vive e che andrebbero affrontati da un’amministrazione seria e capace.
L’inadeguatezza di questa amministrazione è ormai tangibile – prosegueono i democratici – e non ha bisogno di ratifiche in consiglio comunale, poiché la scommessa di Costa per una città “ giardino sul mare” è definitivamente perduta. Chiediamo quindi a quei consiglieri che ancora conservano dignità e amore per la nostra città, un atto di responsabilità che si traduce nelle dimissioni immediate da presentare contestualmente a quelle dell’opposizione. A questo punto chiediamo ai consiglieri di Vibo Unica e al presidente Stefano Luciano, che volutamente si è svestito della sua funzione istituzionale e imparziale, e allo stesso assessore Scrugli, di avere il coraggio di uscire da questa ambiguità e di trarre quelle conclusioni da loro stessi annunciate, che non possono che tradursi nelle dimissioni dalla carica consiliare.
Riteniamo che diversamente, – conclude la nota – e cioè senza dimissioni, la loro posizione politica sarebbe chiaramente un tentativo di ricattare politicamente il sindaco al fine di ottenere solo visibilità politica e istituzionale. In quest’ultimo caso significherebbe lasciare l’amministrazione di questa città in mano a dei gruppi politici interessati esclusivamente alle poltrone. Riteniamo superflua e inutile un ulteriore discussione in consiglio circa i fallimenti di questa amministrazione. E’ invece indispensabile rimettere, senza ulteriore indugio, ai cittadini vibonesi la possibilità di eleggere una nuova amministrazione”.