“La vita in una goccia d’acqua/Gli  stagni del  fiume Mesima”.

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La vita in una goccia d’acqua/Gli  stagni del  fiume Mesima” è il titolo di una conversazione, promossa dall’Associazione Culturale Anassilaos e dall’Associazione “Il Salotto dei Poeti/La Rosa nel Pozzo”, che Francesco D’Aleo, Dirigente Biologo presso UOC Microbiologia e Virologia del  Grande Ospedale Metropolitano Bianchi-Melacrino-Morelli nonché Referente di Micobatteriologia e e Micologia e Dirigente Biologo della task-force COVID19, terrà lunedì 16 agosto alle ore 18,00 presso la Fattoria Urbana di Via Vallelunga Catona. Il tema della conferenza è il frutto da una appassionata ricerca dello studioso, poi confluita in volume, sugli  organismi microscopici, infinitesimamente più piccoli di una capocchia di spillo, presenti negli stagni alla foce del Mesima,  uno dei maggiori corsi d’acqua della Calabria centro-meridionale e uno dei principali di tutta la Regione le cui sorgenti sono situate sulle Serre Calabresi da cui il fiume  raggiunge la Piana di Gioia Tauro. Dopo aver attraversato il territorio di Rosarno e quello di San Ferdinando il Mesima sfocia infine  nelle acque del golfo di Gioia Tauro. Come gran parte dei fiumi calabresi è ricco d’acqua soprattutto nei mesi invernali mentre nel periodo estivo si presenta, per gran parte del suo percorso, in secca, pur mantenendo un minimo residuo di flusso. Purtroppo, rileva lo studioso, come moltissimi corsi d’acqua della Calabria, anche il Mesima è soggetto al versamento dei reflui non depurati, soprattutto provenienti dalle aree urbanizzate nelle immediate vicinanze e non solo, che quasi trasformano la foce in una sorta di collettore a cielo aperto. Eppure il paesaggio presenta bellezze infinite e la foce anche grazie all’affluente Vena, forma diversi invasi, stagni e piccoli rivoli che divengono, nelle diverse stagioni, ora ricoveri di sosta per i fenicotteri ora  nidi di  gabbiani a dimostrazione che l’inquinamento non ha ancora raggiunto la via del non ritorno. La conversazione del Dott. D’Aleo si presenta dunque anche per i non addetti ai lavori come un viaggio nel mondo più piccolo e sconosciuto che esista.

 

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