Superare l’insostenibile e umiliante gap tra Centro-Nord e Sud Italia deve ormai diventare un punto irrinunciabile della politica, dei sindacati e delle Istituzioni.
E’ ormai ampiamente acclarato che il commissariamento della sanità regionale ha aggiunto ulteriori guasti a quelli già esistenti e ridotto al lastrico il bilancio regionale che vede assorbite gran parte delle sue risorse finanziarie in un vortice di spese senza fine e controlli a danno dei calabresi ed a favore di speculatori e dell’industria sanitaria del Nord.
Per avviare un nuovo percorso si impone, quindi, anzitutto l’immediata revoca del commissariamento della sanità calabrese e l’affidamento della sua gestione territoriale a Consigli di Amministrazione espressi dalle assemblee dei sindaci, nei quali deve prevedersi la partecipazione formale e attiva alla gestione dell’associazionismo territoriale.
Contemporaneamente si dovrà azzerare il mostruoso debito della sanità calabrese per la cui creazione i cittadini non hanno alcuna responsabilità, essendo lo stesso addebitabile ai commissari nominati dal governo centrale. Governo che si dovrà quindi fare carico di tutte le scelte errate compiute in suo nome, che ci hanno penalizzato sia per la carenza di sanità che per la più alta tassazione d’Italia mediante l’imposizione delle vessatorie addizionali.
Rivendichiamo pertanto, oltre quanto sopra detto :
Che si elimini sin dal prossimo anno l’anacronistico e discriminatorio numero chiuso per l’accesso alle facoltà di medicina;
Che si dia immediato inizio ai lavori di costruzione del nuovo ospedale a Palmi (i 16 anni già trascorsi sono un’esagerazione insopportabile!), e che gli stessi siano completati in tempi rapidi e non nei tempi biblici di quasi tutte le opere pubbliche in Italia;
Che si recuperino e rifunzionalizzino i 6 ospedali esistenti nel territorio per la creazione del “Policlinico della Città della Piana”, il cui fulcro dovrà poi fare capo al Nuovo Ospedale a Palmi;
Che si riutilizzi parte della somma di 350 milioni di euro (spesi annualmente dalla Regione per prestazioni sanitarie extra regionali al Centro-Nord dei pazienti calabresi) investendo una parte di questo denaro per curare anzitutto i bambini affetti da gravi patologie nelle nostre provincie e segnatamente nella Città della Piana, mediante la stipula di convenzioni con le più efficienti strutture sanitarie di altre regioni all’avanguardia nel settore, allo scopo di reclutare elevate professionalità nelle nostre strutture, dismesse ma ancora funzionali;
Che si monitorino le risorse umane della sanità pubblica della Città della Piana per verificare chi fa che cosa, con l’obiettivo di valorizzarle assegnando loro la giusta collocazione professionale corrispondente al ruolo da ricoprire, nel rispetto dei bisogni della popolazione e al fine di garantire servizi efficienti;
Che si espletino i bandi di concorso per l’assunzione con procedura straordinaria, urgente e semplificata del personale medico, paramedico e ausiliario necessario al buon funzionamento degli ospedali, reperendo le risorse economiche per renderli anche economicamente attrattivi;
Che si intervenga sulla medicina territoriale :
- Ottimizzando la funzione di guardie mediche con corsi di formazione, materiale e attrezzature necessarie per la gestione del paziente e limitarne l’invio in ospedale;
- Allentando la pressione burocratica sui medici di medicina generale e pediatri in modo da fargli dedicare più tempo alla gestione del paziente;
- Ottimizzando ambulatori specialistici convenzionati sia in termini di attrezzature che di orario lavorativo specie in zone decentrate e lontane da presidi ospedalieri;
Che si ristrutturi l’ospedale di Polistena (ben 9,5 MLN di euro finanziati dall’INAIL da oltre 5 anni !), dotandolo di attrezzature mediche di avanguardia, razionalizzando e ampliando la pianta organica di tutti i reparti e realizzare un moderno reparto di emodinamica e strock unit;
Che si riapra immediatamente l’ospedale di Gioia Tauro, strategico per tutto il territorio anche e soprattutto per la presenza del Porto e delle grandi infrastrutture di trasporto, unitamente all’ospedale di Oppido Mamertina, altra struttura indispensabile e strategica per le zone periferiche e montane, nonché dell’ospedale di comunità di Cittanova, delle 4 case della salute e del Centro Territoriale di Coordinamento di Taurianova. Riconducendo il tutto alla strategia della creazione del “Policlinico della “Città della Piana”.
Che si istituisca una casa della salute nel territorio dei piccoli borghi interni di Candidoni, Galatro, Feroleto della Chiesa, Laureana, San Pietro di Caridà e Serrata, oggi totalmente sguarniti di qualsiasi servizio sanitario a causa dell’errata precedente programmazione delle case della salute; con l’inserimento di un’Unità di Osservazione Breve Intensiva per i ricoveri non immediati, potenziamento dei Poliambulatori con nuove figure mediche specialistiche e relativi strumenti, procedere al turn over degli amministrativi, ripristinare Radiologia dotandola di nuovi macchinari per le diagnosi a distanza;
Che si potenzino i servizi di oncologia del territorio e quelli delle malattie degenerative del SNC (Alzheimer)
Che si realizzi l’Hospice per i malati terminali già in passato decretato, finanziato, il cui immobile è stato ristrutturato e arredato e, infine, incredibilmente vandalizzato e quindi soppresso, prima ancora di essere utilizzato e dopo aver speso 520.000 euro.
Per il Coordinamento delle Associazioni
Il Presidente Armando Foci
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