Nell’ambito del piano straordinario di controllo del territorio disposto dal Questore, Luigi Liguori, per la prevenzione e repressione dei reati di violenza di genere, nella tarda serata di sabato personale della Squadra Volante ha tratto in arresto in flagranza di reato di stalking, T. D. A. classe 87.
L’arrestato nel mese di giugno 2016 era stato destinatario del provvedimento di ammonimento del Questore di Cosenza mentre, a gennaio, a seguito di minacce e atti persecutori reiterati nel tempo, era stato sottoposto alla misura cautelare, emessa dal Gip presso il Tribunale di Cosenza, del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla donna.
Numerosi e reiterati nel tempo sono stati gli atti persecutori posti in essere dall’arrestato nei confronti della vittima: danneggiamenti, minacce anche di morte, pedinamenti, appostamenti, quotidiani messaggi minatori, che hanno provocato nella donna un perdurante e grave stato di ansia e di paura per la propria incolumità tanto da costringerla a cambiare le proprie abitudini di vita. Nell’ottobre del 2016 si era reso autore addirittura di un tentativo di speronamento dell’auto della vittima che aveva provocato uno spettacolare incidente su via Panebianco.
Nella tarda serata di ieri il personale della Squadra Volante della Questura di Cosenza ha arrestato il T.D.A. in flagranza di reato durante l’ennesimo atto persecutorio, impedendo che venisse portato a più gravi conseguenze per la vittima. In particolare, a seguito di una richiesta di soccorso, una volante ha raggiunto piazza Loreto. Gli equipaggi giunti immediatamente sul posto notavano la presenza di un giovane che alla vista degli agenti di Polizia lasciava cadere in terra un cacciavite e tentava la fuga in direzione di via San Giacomantonio.
Gli agenti immediatamente bloccavano il giovane e nel contempo notavano una donna in evidente stato di agitazione che in lacrime indicava il suddetto giovane come il suo ex convivente, già gravato dal divieto di avvicinamento ai luoghi da lei frequentati.
La donna, tranquillizzata dagli agenti, ha raccontato che già dal primo pomeriggio l’uomo la stava pedinando e aveva inviato messaggi minatori a lei e alla propria madre. Dopo aver parcheggiato, in serata, la propria auto in piazza Loreto per recarsi in chiesa, la donna, all’uscita dalla stessa, aveva notato lo stalker appoggiato alla sua auto che presentava uno pneumatico sgonfio e terrorizzata, temendo per la propria incolumità, aveva chiamato il 113.
Gli agenti intervenuti hanno poi verificato che la causa dello pneumatico sgonfio era da ricondursi ad un evidente foro sul lato dello stesso. Attesa la pericolosità del soggetto gravato da numerosissimi precedenti penali e di polizia per associazione di tipo mafioso, furto, truffa, frode informatica, estorsione ,ricettazione e falsità ideologica, attese le modalità di commissione del reato, particolarmente gravi ed allarmanti, la reiterazione dello stesso che inducono a ritenete sussistente un concreto ed attuale pericolo per l’incolumità della donna ed alla luce di tutti gli elementi di reità raccolti, il T. D.A. è stato tratto in arresto. Lo stesso dopo le formalità di rito veniva posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
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