Non se ne può più. Da cinque mesi sono continue e schizofreniche le interruzioni di servizio idrico. Manca l’acqua a qualsiasi ora. I cittadini sono esasperati, i commercianti non possono lavorare, gli anziani non possono essere accuditi, curati e igienizzati, i bambini non possono fare il bagnetto, le casalinghe disperate in cucina e in lavanderia, i lavoratori rientrano a casa senza porsi fare una doccia. Lavastoviglie e lavatrici danneggiate per mancanza d’acqua non programmata. Cittadini costretti ad acquistare serbatori e docce da campeggio. Cose da terzo mondo.
La colpa è solo del Comune di Nicotera, di una amministrazione inefficiente e di falliti. Il Sindaco si è dimesso e la protesta si sposta verso la prefettura, con un appello già partito sui social affinché il Prefetto, Paolo Giovanni Grieco, intervenga come autorità del territorio, per ripristinare i diritti basilari del cittadino.
MediterraneiNews si fa interprete della protesta dopo aver ricevuto centinaia di segnalazioni sui social, invitando per Venerdì 13 ottobre alle ore 10, tutta la cittadinanza, i commercianti, gli studenti, le forze politiche e sociali, a partecipare compatti per dare inizio a una manifestare pacifica e democratica che dovranno guidare e portare avanti in maniera forte e decisa, radunandosi sotto il palazzo comunale per chiedere al Prefetto di intervenire, atteso il fatto che il Sindaco si è già dimesso e la Giunta, ancora in carica fino a 20 giorni dalle dimissioni, non sta facendo nulla, neanche un avviso sulla pagina ufficiale dl comune, neanche le scuse per il disagio che si sta arrecando ala popolazione.
Invece, con disprezzo burocratico, in questi giorni gli stessi colpevoli, stanno inviando migliaia di avvisi di pagamento dell’acqua relativi al servizio idrico comunale 2021/2022, “intimando di adempiere entro 60 giorni” avvertendo che “Decorso inutilmente il citato termine per pagare il presente atto costituisce titolo esecutivo ed atto di costituzione in mora idoneo ad attivare le procedure esecutive e cautelari”.
Una beffa, una minaccia legale, un abuso e una insensibilità che non possono rimanere impunite da una forte protesta del cittadino che vede calpestata la propria dignità, spinto a chiedere i danni e il rimborso per un servizio che non riceve, promuovendo una azione legale tramite una “Class Action” contro il Comune di Nicotera.
A giugno si è dovuto subire l’inganno di risposte da presa in giro pinocchiesca, giustificandosi l’amministrazione comunale con un rubinetto manomesso, poi facendo vedere un tubicino che perdeva, in fine incolpando ignoti che manomettevano rubinetti, ma le bugie hanno le gambe corte e adesso la verità si appalesa nuda e cruda, sbugiardando l’amministrazione comunale, prendendo coscienza, il cittadino, che il problema sta solo nell’inefficienza amministrativa. La nuova ditta incaricata del servizio idrico non va incolpata perché le è stato assegnato un lavoro senza fornire un piano idrico da verificare, costretta a operate al buio, senza una visione generale della condotta per poter intervenire nelle manovre di livello, di pressione, e di vasi comunicanti, tant’è che lo stesso Comune, a sua ammissione di colpa, aveva contattato nelle settimane scorse il vecchio fontaniere, andato ormai in pensione, affinché intervenisse in aiuto, ma pare abbia declinato.
Una estate e un autunno senza acqua potabile nel 2023, in una cittadina turistica, è da classificare tra i danni mortali che si possono arrecate al cittadino e al turista.
Forza nicoteresi, prendete in mano il Vostro destino, non è importante il numero dei partecipanti, ma lo è il segno di risveglio tramite una protesta democratica , pacifica, ma di dignità. Nicotera deve reagire perché ha anche un debito con il territorio dei comuni vicini, che di Nicotera ne fanno un vanto e città di riferimento, ma sono stati trascurati e male accolti.
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