Ma votare non è scegliere?

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Pino Macino, da Pupari & Pupi
Quando ero ragazzo e mi incuriosivo già per i misteri della Politica…..mi rassicurava sapere che in democrazia ogni testa valeva quanto un’altra.Una testa un voto….si diceva. Nel tempo, naturalmente, ho ben compreso che i voti si contano e non si pesano….e questo era un limite…ma purtroppo anche la forza della democrazia.
Per decenni abbiamo avuto una legge elettorale assolutamente proporzionalista. Per la Camera c’erano le preferenze….troppe…anche quattro…e non era un bene…..si aiutavano i cartelli ed i giochi di potere. Problema risolto limitando  le preferenze ad una sola.Per il senato c’erano i collegi elettorali: veniva eletto un senatore a collegio….ma c’erano le compensazioni su base regionale ed anche per la  Camera vi era una stanza di compensazione con il Collegio unico nazionale. Alla fin fine nessuno si è fatto male …il risultato era lo specchio del Paese….ed anzi questa possibilità di diventare un deputato per la forza del tuo consenso…incitava i più a cimentarsi nella vita molto intensa dei partiti politici…a diventare classe dirigente che partiva dalle esperienze dei consigli comunali per arrivare alle vette delle Istituzioni. Di tutto ciò non è rimasta traccia.
Pare che bisognava cambiare per non avere Governi di breve durata. Conosciamo i risultati. Bisognava sostituire la volontà della Gente con i premi di maggioranza. Conosciamo i risultati .Bisognava avere due sistemi differenti per camera e Senato. Conosciamo i risultati. Si sono introdotte le soglie di sbarramento 3%…8%…..ai cittadini è stata sottratta la possibilità di scelta….essendo preordinate le assegnazioni di seggio ai listini bloccati…..delegittimando il Popolo sovrano e dando un potere assurdo alle gerarchie dei Partiti, con il conseguente asservimento di una classe politica al potente di turno. Renzi – e non solo – docet: quanti bersaniani sono diventati fiorentini quando è cambiato il padrone?…quasi tutti.
Ma tutti sono grandi politici…ed il Parlamento attuale è fatto da superesperti che però non sanno fare un O con un bicchiere. Davanti al disastro bisognerebbe avere il coraggio di dire al popolo:”decidi tu !”. E per una volta ritornare al proporzionale puro. Lo facciamo per il Parlamento europeo….perchè sarebbe scandaloso farlo per il Parlamento Italiano?….Per una volta…e vedere quel che succede. Peggio di quanto è stato fatto fin ora NON è possibile fare.

 

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