Ospedale di Nicotera, in vista della prossima apertura del Centro diurno per bambini autistici, Benedetta Demartis (Angsa) visita la struttura

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Prossima attivazione, probabilmente agli inizi di settembre, presso l’ospedale nicoterese del Centro diurno per bambini autistici. L’incontro svoltosi presso il nosocomio tra il presidente nazionale dell’associazione genitori soggetti autistici (Angsa), Benedetta Demartis, il presidente provinciale, Mary Naso e il responsabile dell’ospedale, Franco Prenesti, avrebbe segnato un ulteriore passo avanti nella realizzazione del progetto che si dovrebbe concretizzare a breve grazie all’operato dell’Angsa che da circa un anno lavora per rendere reale un “sogno” riposto nel cassetto dall’Asp.

Franco Prenesti, il vice presidente Angsa Vibo, Caterina Vecchio, Mary Naso, Benedetta Demartis, Giusy Loiacono

“Quando ci siamo rivolti al direttore generale dell’Asp, Angela Caligiuri – afferma la Naso – questa non era a conoscenza del progetto, ma si è subito attivata. Abbiamo sollecitato, quindi, una collaborazione fattiva da parte dell’azienda sanitaria attraverso varie riunioni e così è stato possibile, anche, acquistare del mobilio per il centro”. La Demartis e la Naso, accolti da un disponibile Prenesti, hanno potuto verificare, perciò, lo stato di avanzamento dei lavori di adeguamento del primo piano della struttura. Mancherebbe ancora un ultimo tassello,  una delibera dell’Asp di affido del servizio all’associazione che ha vinto il bando di gara. La commissione si sarebbe riunita lunedì e, probabilmente, in settimana sarà pubblicato il tanto atteso provvedimento. Nel nuovo centro saranno accolti, inizialmente, 20 bambini che a Nicotera, per due anni, parteciperanno al secondo step del progetto la cui fase iniziale è stata avviata e conclusa presso l’ospedale di Pizzo. “Come Angsa – dichiara la Naso – abbiamo chiesto la continuità terapeutica degli stessi bambini di Pizzo perché, come genitori, in questi anni, circa 10, abbiamo continuato a pagare il servizio. Chiediamo per questo, la tutela dei nostri figli e il diritto alla continuità che è legge. Chiederemo all’Asp una proroga del programma e alla Regione che il Centro diventi un polo fisso, stabile, autorizzato e accreditato perché adesso sul problema dell’autismo ci sono molte leggi che vanno applicate. Il Centro dovrà divenire occupazionale e polifunzionale, da 0 a 90anni, altresì, residenziale per i ragazzi più gravi”. Per questo l’Angsa ha chiesto all’Asp di collaborare ancora sottoscrivendo un protocollo di intesa. “Cercheremo di rilanciare – afferma – l’ospedale grazie al centro che attuerà terapie mirate, e non è da poco”.

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