Truglia (Calabria Attiva): “Il Pronto soccorso dell’Ospedale di Lamezia Terme è da ripensare”.

Nessun commento Share:

Alex Truglia – coordinatore regionale di Calabria Attiva – non è uno di quelli che certo le manda a dire. Cosi quando ieri sera si è trovato, come altri utenti, presso il Pronto Soccorso dell’Ospedale Giovanni paolo II° di Lamezia Terme è rimasto sconcertato dal notare che le sedie della sala d’attesa del presidio, quelle dove per intedenrci la gente dovrebbe aspettare il proprio turno, erano ridotte in condizioni che definire pietose è un volgara eufemismo (vedi foto).

“Come si fa ha tenere delle sedie sporche dov’è il cittadino è in attesa di essere soccorso? – ci ha dichiarato lo stesso Truglia – ma poi perché non sono in plastica? Chiedo che mi venga data una risposta per quanto ho visto”.  Truglia però non si è limitato a protestare ma nel contattare la nostra redazione ha anche avanzato una proposta per riorganizzare i punti di primo soccorso sulla scia di una positiva esperienza maturata nell’Emilia Romagna, precisamente a Rimini, dove una equipè multidisciplinare ha progettato un radicale trasformazione del punto di primo soccorso basata, per quanto riguarda l’aspetto strutturale: sull’ampliamento delle due sale di attesa, Gialla e Verde; sulla centralità dell’area di Triage, sia rispetto ai duplici ingressi, che alla ubicazione delle sale d’attesa, consentendo all’infermiere triagista di avere costante controllo dei flussi dei pazienti in arrivo o in attesa; sulla creazione di un Box di Triage, per garantire maggiormente la privacy ed effettuare i primi accertamenti infermieristici (ad esempio elettrocardiogramma di triage); sulla trasformazione delle sale d’attesa interne comuni in ambulatori satellite dedicati ognuno ad un ambulatorio visita; sull’ampliamento delle aree funzionali dell’Ala Gialla, con separazione logistica di queste dagli spazi di supporto; mentre, per quanto riguarda gli interventi organizzativi – che sono la diretta conseguenza del miglioramento architettonico – si è previsto: il potenziamento degli operatori di Triage con due unità dedicate in fascia diurna, con lo scopo di garantire la rivalutazione nel tempo dei pazienti in attesa, di ridurre l’ansia degli utenti e migliorare la loro soddisfazione; l’organizzazione di una equipe medico-infermieristica per ogni ambulatorio che garantisca il mantenimento in carico dei pazienti in attesa di completamento dell’iter diagnostico-terapeutico; la dotazione in Sala Emergenze di due postazioni con due zone tecniche operative indipendenti con infermiere dedicato all’emergenza; l’organizzazione di una Radiologia d’Urgenza dedicata; l’organizzazione di percorsi interni preferenziali di facilitazione diagnostica (Fast-Track per i codici a bassa o nessuna gravità).

Truglia quindi coglie l’occasione per sensibilizzare su questa tematica sia la dirigenza dell’Asp di Catanzaro che la Regione Calabria.

 

Condividi questo Articolo
Previous Article

Floriani (SBV) commenta il successo del Festival Leggere&Scrivere e afferma: “Potrebbe essere uno straordinario strumento di promozione del territorio”.

Next Article

A Filogaso una fiaccolata per “non dimenticare Peppe”.

You may also like