NICOTERA/Siculiana. Il paese in piazza contro il centro d’accoglienza.

Nessun commento Share:

Ho letto un articolo pubblicato ieri su “il Giornale”, scritto dal collega Mauro Indelicato, apparendo davanti agli occhi il film di quello che potrà accadere a Nicotera. Una vicenda emblematica di un Centro di Accoglienza da 160 migranti che la gente del posto rifiuta perchè richiede uno SPRAR con 20 migranti,  più idoneo, adeguato, ragionevole e logico. Ma si sa, certe istituzioni, oltre ad essere ligie, sono anche inesorabili e spesso … di parte, perchè difficilmente ascoltano il saggio lamento del popolo. Leggete l’articolo con la sola parte in grassetto  aggiunta per fare da impressionante similitudine sui fatti reali di Siculiana in provincia di Agrigento con i fatti prevedibili a Nicotera, in provincia di Vibo Valentia.

“È una storia lunga e tribolata quella dell’Hotel Villa Sikania/Miragolfo una storia contro cui i cittadini di questo paese posto a 20 km da Agrigento/Vibo Valentia sono scesi in piazza/scenderanno in piazza; la struttura si trova attaccata al centro urbano e, in particolare, risulta vicina al piccolo stadio comunale e ad una villetta pubblica poco distante dalla via Roma,Via Coorte una delle arterie più importanti del paese che unisce la parte moderna e bassa con quella storica. Gli affari con il turismo non sono andati bene, complice la crisi al pari della mancanza di un vero decollo di un settore, quale per l’appunto quello turistico, che fa registrare notevoli incrementi ma che ancora non riesce ad incidere profondamente nel tessuto lavorativo e sociale del territorio; allora il proprietario, nel 2012/2017, …ha deciso di virare su un altro tipo di investimento e si è deciso di fare dell’albergo un centro di prima accoglienza per migranti…

Chi è sceso in piazza, non è apparso affatto in collera con il proprietario della struttura; la gente, in questo angolo profondo della provincia siciliana/calabrese, punta il dito contro tutte le istituzioni: “Qui per lavorare ormai si deve puntare tutto sull’immigrazione – ha tuonato una nonna con nipotino al seguito nel punto in cui è partito il corteo – Lo Stato non agevola il turismo, in compenso la burocrazia è sembrata sparire quando hanno dovuto aprire il centro”. La manifestazione è stata organizzata da alcune associazioni locali, con il Sindaco che ha voluto dare l’appoggio da parte dell’amministrazione: “Non siamo razzisti – ha più volte dichiarato il primo cittadino – Ma il centro gestito in questa maniera non è accoglienza, è un ammasso di persone che crea problemi negativi alla nostra economia”.

Che il problema sia sentito, lo si è notato guardando il livello di partecipazione al corteo e la risposta dei commercianti: a Siculiana/Nicotera durante le ore della marcia, partita da via Roma e giunta poi dinnanzi l’ingresso del Municipio, le saracinesche dei negozi e dei bar sono rimaste abbassate, le scuole quest’oggi non hanno accolto i bambini che, assieme ad insegnanti, genitori e nonni erano in strada per manifestare. Chiedendo il motivo di tale sentimento e del perché la popolazione di Siculiana/Nicotera protesta contro il centro d’accoglienza, il tutto viene ricondotto alla percezione della sicurezza ed all’immagine che il paese si sta costruendo anche all’interno della stessa provincia: “Il paese è pieno di migranti – spiega uno dei promotori della manifestazione – E’ da quattro anni che va avanti così, adesso la misura è colma; questa comunità sul finire degli anni 90 ha anche ospitato kosovari, nessuno può farci lezioni sull’accoglienza, ma vedere bambini che in estate preferiscono stare a casa perché nella villetta ci sono comitive di rifugiati non è un qualcosa che si può accettare”.

“A volte la piazzetta dove c’è l’ingresso del campo sportivo diventa un orinatoio – spiega ai nostri microfoni una madre con passeggino al seguito – Non ci sono mai stati episodi di violenza, però capisce bene che abitando da sola vicino il centro spesso evito anche di uscire, non credo che questo sia un modo civile di fare accoglienza e di gestire questo paese”. La piccola cittadina è apparsa compatta nel sostenere le ragioni della manifestazione; è un piccolo ma emblematico universo quello di Siculiana/Nicotera, formato da un territorio in cui si passa nel giro di pochi chilometri dalle incontaminate spiagge, alle campagne ondulate da piccole collinette, fino a giungere quindi ad un centro abitato sorto attorno al Castello. In questo piccolo universo si concentrano pregi e difetti il cui contrasto, forse, alimenta il fascino della provincia: paesaggi mozzafiato ed un’identità culturale che affonda le radici nel passato ma, al fianco di tutto questo, anche le piaghe della disoccupazione e di un’emigrazione che rischia di far saltare intere generazioni.

Entrare in questo universo ed immedesimarsi in chi oggi è sceso in strada, tutti hanno sostenuto nel merito il corteo di questo martedì, anche chi in piazza non si è presentato: “Siamo anche noi contrari a quest’invasione incontrollata – si afferma nel ‘dietro le quinte’ del comune tra le fila dell’opposizione – Ma è forte il rischio di strumentalizzare la paura della gente e crediamo che ci siano responsabilità anche di chi oggi ha il dovere di amministrare al meglio questa situazione”.

La piccola comunità, nel chiedere la chiusura del centro d’accoglienza, sembra voler in qualche modo reclamare attenzione da parte di uno Stato che da queste parti appare molto lontano.”

P.s. : e poi non dite che non ve lo avevamo detto….

Condividi questo Articolo
Previous Article

Vibo valentia, nuovo atto intimidatorio ai danni di una ditta.

Next Article

Olivieri incontra il ministro della Salutte Lorenzin per chiedere la fine del commissaiamento della sanità calabrese.

You may also like