Polemiche a Nicotera dopo la morte di Salvatore Montesanto: “Se la SP 24 fosse stata aperta forse sarebbe ancora vivo”.

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Una tragedia che forse si poteva evitare. Stiamo parlando della morte di Salvatore Montesanto, nicoterese residente a Limbadi che è deceduto ieri a Caria di Drapia in un brutto incidente automobilistico mentre si recava al lavoro.

Salvatore infatti – come dicevamo – risiedeva a Limbadi e quella strada dove ha trovato la morte non era quella che lui e centinaia e centinaia di persone che abitano in questa parte del comprensorio vibonese, di solito, percorrono per arrivare a Tropea, preferendo percorrere la strada Provinciale 24 che da Nicotera che passa per Joppolo e Spilinga, e che rimane la via maestra per chi vuole giungere alla cosidetta “Perla del Tirreno”.

Ma quella strada – che di altisonante ha solo il nome molto evocativo di “Strada del Mare” – è chiusa da oltre cinque mesi. Il 9 novembre scorso infatti alcuni grossi massi di granito sono precipitati sulla carreggiata dell’arteria stradale in questione. E solo il caso in quella circostanza volle che al momento del crollo non vi fossero autovetture in transito. La beffa stava però nel fatto che neanche tre mesi prima, proprio sulle colonne di Mediterraneinews.it – con un articolo firmato dalla giornalista Orsolina Campisi – si mettevano in guardia le istituzioni sul pericolo di crollo di una delle strutture murarie di sostegno che proteggono la carreggiata della suddetta strada, ma questo pressante invito non venne raccolto da nessuno.

Neanche il successivo incidente verificatosi il 25 novembre – quando mentre una turista straniera stava percorrendo il tratto dove è stato deviato il traffico, la sua autovettura è finita fuori strada – serviva da monito per risolvere la situazione. E a niente, a quanto pare, era servita poi la petizione inoltrata da 200 cittadini al prefetto di Vibo Guido Longo.

La strada è sempre chiusa e intanto i disagi aumentano e siamo ormai alle porte dell’estate e se quell’arteria resta chiusa ciò rappresenta un danno economico a tutto il comprensorio nicoterese perche nessuno – tranne qualche avventuroso –  vorrà correre il rischio di inerpicarsi sui contrafforti del Monte Poro e – per giungere a Tropea o arrivare a Nicotera partendo da Tropea stessa – utilizzando strade come quella dove il povero Salvatore Montesanto ci ha lasciato la via e dove peraltro già, in precedenti incidenti non era scappato il morto solo per puro caso.

Intanto una intera famiglia, gli amici e due comunità alle prese già con la loro dose di lutti e di perdite, ne piange la perdita ma sono molti a puntare il dito contro la mancata riapertura di quel tratto stradale chiuso da mesi.

Ci appelliamo pertanto al presidente della provincia, a S.E. il Prefetto Guido Longo, al Presidente della Regione Mario Oliverio e all’assessore regionale alle infrastrutture Roberto Musmanno, al consigliere regionale Michele Mirabello, e alla deputazione vibonese presente al Parlamento nazionale (On.li Viscomi, Nesci, Mangialavori, ecc.) affinchè si possa a ritornare a percorrere la SP 24 nuovamente e tutta in sicurezza. Da sottolineare poi che proprio per evitare i problemi relativi alla tortuosità dell’arteria era stata iniziata una galleria tra Coccorino di Joppolo e Ricadi che avrebbe di certo agevolato il traffico ma anche quell’opera è rimasta lì del tutto incompiuta. Un ennesima beffa in una provincia dove ogni giorno chi percorre le strade – tra buche che sembrano fatte da granate e “curve maledette” – non sa se affidarsi ai santi o alla madonna per tornare incolume a casa propria.

 

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