Terremoto: le deduzioni dell”INGV. La prefettura avvia un monitoraggio dei centri urbani.

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“La zona interessata dal terremoto odierno è caratterizzata da sismicità profonda legata al processo di subduzione al di sotto del Mar Tirreno meridionale i cui eventi vanno da poche decine di chilometri di profondità a alcune centinaia nella parte più centrale del Tirreno, ma è anche interessata da una importante sismicità crostale”.
Ad affermarlo è stato l’IStituto nazionale di geofisica e vulcanologia (INGV) che ha ricordato come “storicamente in questa area sono avvenuti alcuni dei più forti terremoti riportati dal Catalogo Parametrico dei Terremoti Italiani, in particolare il terremoto del 1905 anche esso localizzato a mare, magnitudo stimata 7.0, che produsse un importante tsunami; altri eventi catastrofici avvenuti in questa zona e localizzati in terra sono quelli del 1783, una serie si eventi che hanno interessato tra il febbraio ed il marzo di quell’anno tutta la Calabria con magnitudo stimata 7.1, 6.7, 7.0, e nel 1659 con magnitudo stimata 6.6″.
Intanto l’attività sismica non si è fermata e alle ore 05.00  un altra scossa di terremoto di magnitudo 2.7 è avvenuto nella zona: del Mar Ionio Meridionale, 96 km a sud est di Reggio Calabria. Il tratto costiero interessato è quello compreso tra i comuni di Melito di Porto Salvo, Condofuri Marina, Bova Marina arrivando fino a Brancaleone. Nella notte sono state registrate sul versante tirrenico, altre piccole scosse di assestamento.
Il sisma è stato chiaramente udito sopratutto nel vibonese in particolare lungo tutta la Costa degli Dei da Tropea a Drapia, da Joppolo a Nicotera, da Ricadi a Zungri, da Zambrone a Briatico, ma anche nella città capoluogo di provincia Vibo Valentia e a Pizzo Calabro.
Pertanto la Prefettura di Vibo ha disposto ha disposto dei monitoraggi da parte dei sindaci e dei commissari dei Comuni rivieraschi, restando in costante contatto con carabinieri, vigili del fuoco, Capitaneria di Porto, Protezione Civile regionale, Dipartimento nazionale Protezione Civile, e le altre prefetture calabresi.
Centinaia le chiamate ai vigili del fuoco e alla polizia anche da parte dei turisti che affollano le località balneari calabresi. Non si sono comunque registrati feriti o danni.

La situazione è seguita attentamente anche dalla protezione civile regionale che dichiara: “Da molti comuni della Calabria sono pervenute numerosissime segnalazioni al numero verde 800222211 della Sala Operativa Regionale Unica (SORU) della Protezione Civile della Regione Calabria soprattutto, oltre che dalla popolazione residente, anche dai molti turisti che affollano la costa tirrenica calabrese. I tecnici della SORU dal momento del sisma sono in costante contatto con i sindaci ed i tecnici dei comuni più prossimi all’area epicentrale.

“La protezione civile regionale ha comunque avviato ulteriori approfondimenti – con proprio personale – per verificare gli effetti del sisma sulle strutture. Il fenomeno è stato originato da un sistema di faglie molto prossimo al largo della costa tirrenica vibonese e non ha alcuna correlazione con il vulcano Marsili, ben più distante dalla stessa costa”.

“Eventuali danni prodotti dal sisma possono essere comunicati direttamente al numero verde della sala operativa della Protezione Civile della Regione Calabria 800222211, aperto 24 su 24 tutti i giorni dell’anno. Aggiornamenti sul sisma saranno forniti nelle prossime ore su questa pagina Facebook istituzionale”.

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