Tragedia in Calabria. 10 morti nel canyon del Pollino

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E’ salito a 10 il numero dei morti per la piena del torrente Raganello, a Civita di Castrovillari, nel parco del Pollino, in provincia di Cosenza: ieri altri due cadaveri sono stati recuperati dai soccorritori, oltre ai quattro uomini e quattro donne rinvenuti morti in precedenza. Sono state rintracciate in Basilicata, sempre nel Parco del Pollino, le tre persone date per disperse da ieri pomeriggio. L’elenco delle vittime. Il prefetto: “Poteva andare peggio” I nomi delle 10 vittime sono stati resi noti dalla prefettura di Cosenza: la guida, unico calabrese, Antonio De Rasis, 32 anni; Paola Romagnoli, 55 anni, di Bergamo; Gianfranco Fumarola, 43 anni, di Martina Franca (Taranto); Miriam Mezzolla, 27 anni, di Taranto; Claudia Giampietro, 31 anni, di Conversano (Bari); Maria Immacolata Marrazzo, 43 anni, di Ercolano (Napoli); Carmela Tammaro, 41 anni, di Napoli; Antonio Santopaolo, 44 anni, di Napoli; Carlo Maurici, 35 anni, di Roma e Valentina Venditti, 34 anni, di Roma. “Si è chiuso il capitolo tragedia e poteva andare peggio. Immaginate se la macchina dei soccorsi non fosse stata così solerte. Ventitré persone messe in salvo e 11 feriti.

Ora chiudiamo questa parte e poi ci dedichiamo al resto”. Così il prefetto di Cosenza, Paola Galeone, incontrando i giornalisti, ha chiuso la fase di emergenza e soccorso ed ufficializzato la lista delle vittime. Aperto fascicolo per reato di omicidio colposo La Procura della Repubblica di Castrovillari per la tragedia del Raganello ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando i reati di omicidio colposo, lesioni colpose, inondazione e omissione d’atti d’ufficio. Tra le vittime anche una guida esperta: fu uno dei soccorritori al Rigopiano Tra le vittime anche una delle guide che accompagnavano gli escursionisti tra le gole della zona. Si tratta di Antonio De Rasis, 32 anni, volontario di protezione civile, non sposato, che era stato tra i soccorritori intervenuti dopo la valanga che distrusse un albergo a Rigopiano. “Sicuramente – ha detto il sindaco di Cerchiara Antonio Carlomagno – con la sua alta esperienza, nel contesto di questo dramma improvviso, avrà prestato e tentato di dare il massimo soccorso ai componenti del gruppo”.  Bimba ricoverata a Roma Le persone ricoverate sono 11 e si trovano negli ospedali di Castrovillari quelli meno gravi e di Cosenza quelli più gravi (cinque) e uno a Rossano. Una bambina di 9 anni, coinvolta nell’incidente nella gola del Raganello, è stata trasferita dall’ospedale di Cosenza al Policlinico Universitario Gemelli di Roma.

Al momento – a quanto si apprende da fonti dell’ospedale – è ricoverata nel reparto di Terapia Intensiva Pediatrica, diretto dal professor Giorgio Conti, per insufficienza respiratoria acuta da inalazione di acqua fangosa. La bimba è ventilata artificialmente in sedazione profonda e la prognosi è riservata. Borrelli: c’era allerta gialla  “C’era l’allerta gialla. E ricordo a tutti che con l’allerta gialla ci possono anche essere morti”. Lo ha detto il capo Dipartimento della protezione civile, Angelo Borrelli, parlando con i giornalisti a margine dei lavori del Consiglio comunale di Lacco Ameno (Napoli). Un evento che, ha ricordato ancora Borrelli, “era in qualche modo prevedibile”. Una bimba sopravvissuta trovata accanto a un cadavere Uno dei soccorritori ha raccontato di aver trovato una delle bambine sopravvissute in stato di choc accanto a un cadavere. “Era semicosciente ma in evidente stato di choc. L’abbiamo trovata accanto ad un cadavere e da quello che ho saputo in seguito, quasi certamente i genitori sono tra le vittime” ha detto Pasquale Gagliardi, dirigente medico dell’elisoccorso regionale Calabria.

Un testimone: disastro annunciato, questo posto è diventato un luna park “Quello che  è accaduto nelle gole del Raganello è un disastro annunciato. Questo posto era diventato un luna park. Non è possibile vedere bambini con infradito che si avventurano per i sentieri e donne con vestiti da spiaggia”. Così Claudio, buon conoscitore e frequentatore abituale della zona, che  è stato tra i primi a intervenire sui luoghi della tragedia. “Abbiamo soccorso due ragazze napoletane – ha aggiunto Claudio – che erano riuscite a risalire. Erano in stato di shock e sono arrivate fino a noi scalze e con segni di tagli provocati dalle rocce. Hanno raccontato di una situazione ‘terrificante'”. “Siamo stati tra i primi ad arrivare e ci siamo subito occupati delle persone ferite. Quello che posso dire  che si  è trattato di un episodio di inaudita violenza”.  Così ha detto un medico del Suem 118 di Mormanno intervenuto nell’immediatezza della tragedia delle gole del Raganello. “Abbiamo ricevuto una richiesta di soccorso – ha aggiunto il sanitario – e ci siamo immediatamente precipitati sul posto prestando le prime cure alle persone che erano state recuperate dalla zona del ponte del Diavolo.

Dai racconti dei sopravvissuti, tutti in forte stato di shock, si è  subito delineata la gravità di quanto accaduto”.   Tra le 23 persone salvate dai soccorritori c’è un bambino che è stato trasferito in ospedale a Cosenza in stato di ipotermia. Secondo quanto riferito dalla Prefettura, le persone rimaste coinvolte nell’ondata di piena del torrente Raganello facevano parte di due gruppi di 18 escursionisti, per un totale di 36.  Il torrente ingrossato dalle piogge delle ultime ore ha sorpreso i gruppi di escursionisti nelle gole, una fenditura nella roccia larga pochi metri tra pareti a picco. La tragedia è avvenuta nel territorio del Parco Nazionale del Pollino a monte del cosiddetto “Ponte del Diavolo”.   Mattarella: tristezza per nuova tragedia  “Tutto il nostro Paese prova grande tristezza per questa nuova tragedia che ha provocato tanti mortie feriti nel Parco del Pollino. Esprimo la più grande solidarietà ai familiari delle vittime e ai feriti e ringrazio gli uomini del soccorso che hanno operato e stanno tuttora operando, con la consueta abnegazione, in condizioni difficili”. Lo scrive in una nota il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

Conte: apprensione e tristezza, grazie a soccorsi  “Continuo a seguire con apprensione e tristezza gli sviluppi della tragedia del Pollino. Si tratta purtroppo di 10 deceduti, 11 feriti e 23 persone tratte in salvo illese. Un grazie all’instancabile macchina dei soccorsi. Il Governo e’ vicino ai familiari delle vittime e ai feriti”. Lo scrive su twitter il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Costa: basta morti per sciatteria “L’Italia si è stancata di piangere i morti, basta morti, specialmente se sono morti che urlano in relazione alla sciatteria nella gestione del territorio o dell’azione amministrativa. Su questo, l’Italia vuole mettere un punto fermo e io sono qui appositamente, per dire basta a nome di tutto il Governo”. Così a Sky TG24 il Ministro dell’Ambiente Sergio Costa.

Fonte Rai News

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