Dal Festival dell’ospitalità mille proposte per vivere le nuove frontiere del turismo

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Il Festival dell’ospitalità va in archivio portandosi dietro l’eco di un successo andato oltre le più rosee previsioni. E’ stato, in effetti, non solo il Festival dell’ospitalità, ma anche il Festival delle idee, delle nuove proposte, degli utili suggerimenti con i giovani protagonisti e pronti a confrontarsi sulle nuove frontiere del turismo. Un settore questo che deve scommettere sullo sviluppo del territorio, nonché su innovazione e tecnologia creando nuovi sistemi e nuove reti per dare certezze al futuro. Spazio anche al ruolo dei tour operator e alle strategie utilizzate dai “nomadi digitali” per vivere e raccontare le destinazioni turistiche; per vivere e raccontare il territorio del quale bisogna saperne apprezzare le risorse esaltandone anima, storia, cultura, paesaggi, usi, costumi, tradizioni enogastronomiche.

roberta caruso, francesco biacca, angelo carchidi
roberta caruso, francesco biacca, angelo carchidi

Nel chiostro di palazzo Convento, il pubblico ha seguito con interesse l’avvio di una manifestazione che, alla luce di quanto emerso durante le tre giornate di incontri, ha confermato la sua efficacia nel lanciare messaggi e offrire spunti operativi agli operatori del settore turistico. Se tutto è andato per il meglio, buona parte del merito va a Francesco Biacca (Evermind), Roberta Caruso (Home for creativity) e Angelo Carchidi (Kiwi società cooperativa), che, in collaborazione con Accademia della dieta mediterranea, presieduta da Antonio Montuoro, Enit, Touring club d’Italia, “Calabria ispirata”, le “Terrazze di Martina”, gli operatori di ripresa Nicola e Colombo Labate e tanti altri giovani, hanno curato l’organizzazione della manifestazione. I loro interventi, brevi e incisivi, hanno fatto da preludio alle relazioni tenute da esperti di settore provenienti da ogni angolo della Calabria e dell’Italia.

Ha riscosso apprezzamento soprattutto il contributo dato alla manifestazione da Fabio Badolato, nicoterese purosangue, per l’occasione tornato nella sua città per mettere a disposizione di chi opera nel settore vacanziero il suo notevole bagaglio di esperienze e competenze nell’ambito del marketing turistico. La sua attenzione s’è soffermata sui limiti dell’industria vacanziera calabrese, che non può continuare a vivere di stagioni sempre più corte. <Qualsiasi struttura – ha spiegato – non può lavorare solo il mese d’agosto. Per non uscire in perdita, bisogna che le attività si protraggano almeno per sei mesi tenendo presente che il turismo non può basarsi solo sullo sfruttamento della risorsa mare, ma deve utilizzare tutte le risorse presenti sul territorio. Territorio che deve attirare investitori, creare opportunità, impiegare competenze manageriali idonee a gestire l’offerta turistica e realizzare la giusta sinergia tra “reti d’imprese” e “rete Comune”.

giudecca
giudecca

Sui lavori del Festival, ai quali ha portato il saluto il commissario Nicola Auricchio, membro della terna commissariale, ha fatto capolino anche il brutto tempo, ma gli organizzatori hanno portato avanti il programma previsto senza incertezze. Non sono mancati neppure momenti di convivialità e le visite alla città. Particolarmente interessante la passeggiata notturna nel centro storico e, soprattutto, nel Borgo e nella Giudecca dove la cantastorie Francesca Prestia ha deliziato i presenti con una serie di canzoni in greco, arberesche ed ebraico. L’ultima parte del Festival s’è svolta a Nicotera Marina.

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