Nicotera, il piano spiaggia conclude il suo iter

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Il Piano comunale spiaggia è stato pubblicato sul sito del Comune e quanto prima sarà mandato in Regione per l’approvazione finale. In sostanza, Valentina Vardè, il tecnico incaricato di redigerlo, ha recepito tutte le direttive imposte dai competenti uffici regionali e, nello stesso tempo, ha portato a compimento anche le procedure per la Valutazione strategia ambientale (Vas). Ora spetta all’Ufficio tecnico comunale, guidato da Carmelo Ciampa, mettere in ordine relazioni, allegati e planimetrie prima di trasferire l’intero malloppo sui tavoli regionali. C’era molta attesa per cercare di capire se e in che misura venivano accolte le richieste dei pescatori per nulla intenzionati a lasciare il tratto di arenile utilizzato da sempre per le attività di pesca. In realtà, nella relazione introduttiva al Piano viene individuata un’area destinata al ricovero delle barche dei pescatori ricadente tra il lido “Il gabbiano” ed il lido “Nettuno”. Qualcosa di più si rileva dalle tabelle della situazione esistente e delle 23 concessioni stagionali ed annuali ancora vive. Tra queste, due riguardano aree destinate a deposito attrezzi da pesca e barche e coincidono con il tratto di arenile attualmente utilizzato dai pescatori e che dovrebbe, quindi, essere lasciato a loro disposizione. C’è, poi , l’art. 15 che affronta il tema della disciplina di un’area riservata <a sosta, stazionamento, alaggio e varo di imbarcazioni da diporto e da pesca>.

Durante un’assemblea recentemente organizzata dal movimento “14 luglio” e tenutasi nei locali dell’ex scuola media, l’architetto Domenica Vardè e l’ing. Valentina Vardè, presenti pescatori e gestori dei lidi, hanno illustrato loro, nei dettagli, i contenuti dell’elaborato tecnico destinato a disciplinare in via definitiva il litorale compreso tra la scogliera del lido Medameo e la foce del Mesima. Sono emersi dubbi e insoddisfazioni per cui i lavori assembleari si sono conclusi con l’intesa che sarà organizzato al più presto un incontro in Regione per spiegare al responsabile del Dipartimento demanio marittimo gli aspetti carenti del Piano e sollecitare una accurata valutazione della situazione. Stando a quanto riportato nelle tabelle del Piano spiaggia saranno dieci le aree disponibili a nuove concessioni per la realizzazione di stabilimenti balneari o lidi attrezzati.

Naturalmente, nello stesso non mancano gli spazi per viabilità pubblica, attività navali e nautiche, parcheggi, aree attività sportive, attività commerciali e aree per deposito attrezzi pesca. Saranno 19 le spiagge libere. Ci sono, in sostanza, tutte le condizioni necessarie per offrire servizi idonei a soddisfare le esigenze dei bagnanti tenendo ben presente che negli ultimi anni s’è abbassata la presenza dei turisti, mentre è aumentata quella dei “pendolari”, che hanno bisogno di strutture diverse da quelle attualmente esistenti. Dalla relazione allegata al Pcs emerge un quadro chiaro sulle potenzialità delle attività riguardanti il demanio marittimo e la balneazione. Sul territorio comunale risultano occupate 2525 abitazioni, mentre le strutture ricettive sono 14 e dispongono, complessivamente, di 1900 posti letto. Posti tutti dislocati tra villaggi (1584), hotel (246), B&B (24), agriturismi (36) e pensioni (10). Nel periodo estivo sul litorale si muovono oltre 30mila persone che, naturalmente, sono il punto di forze delle varie attività impegnate nell’offerta di servizi e prodotti. Le nuove concessioni saranno di tipo stagionale e tutte le strutture realizzate dovranno essere rimovibili. I lotti previsti dovranno avere tra di loro una distanza di 50 metri e dovranno essere collocati a non meno di 5 metri dalla battigia.

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