La Lega di Nicotera attacca i giornali. Il consigliere comunale Macrì dimostra di essere un politico incauto ed ancora inesperto. La Lega di Nicotera attacca i giornali. Il consigliere comunale Macrì dimostra di essere un politico incauto ed ancora inesperto.

La Lega di Nicotera attacca i giornali. Il consigliere comunale Macrì dimostra di essere un politico incauto ed ancora inesperto.

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Non se ne sentiva il bisogno di rispondere alle continue polemiche sui social da parte della Lega di Nicotera, ma l’ultima uscita con un infelice post su Facebook del rappresentante locale Antonio Macrì, unico eletto in consiglio comunale, non può rimanere senza risposta. L’incauto giovane esterna numerose lamentazioni, dannandosi sul fatto che <i giornali sono di parte> che < non hanno intenzione di pubblicare un mio articolo> che <Per le comunali, sempre i soliti giornalai di paese hanno detto che è stato un flop!> che <la nostra lista non era zoppa, come ha scritto un giornalista sinistro che ha votato il minestrone, ma semplicemente abbiamo scelto di correre in 10 per non mettere nella squadra figure favorite dalla vecchia politica.>

Il Furgiueliano Macrì, (in foto con On. Furgiuele) reduce da scuole di formazione politica, nel suo scritto ci spiega il segreto di pulcinella e cioè <il voto d’opinione alle comunali è fortemente condizionato da legami parentali/amicali> poi si autoesalta affermando che <alle europee abbiamo portato la LEGA a essere il primo partito a Nicotera con 737 voti, ovvero il 24,09%> e, in fine, per le votazioni comunali si autoincensa scagliandosi contro il voto di scambio offendendo i nicoteresi che non lo hanno votato definendoli “figli di un padre ignoto” affermando che <i nostri 519 voti sono arrivati da persone che veramente credono nel nostro progetto, sono voti sinceri, perché non sono frutto di promesse o figli di un padre ignoto>. Da queste improvvide ed irriverenti frasi si comprende il perché Macrì sia stato costretto a sbarrare la sua lista limitandola a soli 9 puri e casti candidati scegliendo il decimo addirittura fuori sacco, pescandolo tra i nobili residente nel territorio tropeano della vecchia politica.

Il consigliere Macrì oggi, alla luce della sconfitta elettorale, considera le altre due liste un “minestrone”. E’ probabile che sia stato influenzato dall’opinione forte di qualche personaggio scendiletto che lo stesso include tra quei “giornalai” che nel chattare sui social con alcuni candidati della Lega, scrive commentando un nostro articolo del 27 maggio sugli exit poll, affermando <credo che la vostra lista sia stata l’unica che non abbia fatto compromessi e questo vi ha penalizzato perché il nostro contesto non è ancora pronto al voto libero e non condizionato. E l’aver voluto restare fuori da certi giochi vi fa onore>.(vedi screenshot) Macrì, ci spieghi cos’è il voto libero e non condizionato e come la lista con il simbolo della Lega sia rimasta fuori da certi giochi e senza scheletri nell’armadio, atteso che la “giornalaia” ha preferito la ribalta radiofonica alla verità, non ponendo queste pesanti domande agli altri candidati a Sindaco della Città quando li aveva difronte preferendo, oggi, pugnalarli alle spalle. Marcì, ci spieghi se condivide queste accuse infamanti, altrimenti si dissoci e presenti denuncia contro chi ha tendenze a screditare i cittadini nicoteresi prima con “bufale” pre-elettorali di vivi passati per morti e poi con consiglieri comunali e le due liste civiche gettando ombre pesantissime con accuse o, forse più probabilmente, con gravi diffamazioni post-elettorali. E’ una notizia di reato e Macrì da Salviniano e legalitario, prima che il Ministro degli Interni venga informato, dovrebbe provvedere a sporgere denuncia nella sua qualità di rappresentante consiliare che ha l’obbligo di difendere prima di tutto l’istituzione comunale, poi i consiglieri sia di minoranza che di maggioranza, Sindaco e Giunta compresa, nonché tutti i cittadini di Nicotera anche quelli abiurati per non aver votato Lega.

In risposta alle lamentazioni diciamo che per fortuna i giornali sono ancora di parte cioè, non tutti schierati con la Lega e né con altri partiti, ma sono in mano ad editori e giornalisti liberi che, in tutta onestà ammettiamo essere quasi la totalità della categoria e Macrì, da politico navigato, saprà che una/due pecore nere ci possono essere, così come vi sono in tutte le migliori famiglie…. Pertanto, checché se ne dica, la stampa italiana è ancora libera e scrive in questo regime democratico ciò che la cronaca politica richiede, senza temere le  intimidazioni dirette o indirette.

Da militante di un partito nazionalista comprendiamo che a Macrì il termine anglofono “flop”, sicuramente non piace e noi glielo traduciamo in lingua italiana, cioè in “fiasco” oppure, ancora meglio, in “mancato successo” della Lega nella competizione elettorale comunale. Un partito nazionale e di governo che si candida per vincere le elezioni comunali a Nicotera e che, su tre liste partecipanti, arriva ultimo con un distacco di ben 840 voti dalla seconda lista capeggiata da D’Agostino e altresì distaccato da 981 voti dalla prima lista vincente del Sindaco Marasco, come definirlo se non un “mancato successo”? Prendiamo atto della dichiarazione di Macrì allorquando afferma che <alle europee abbiamo portato la LEGA a essere il primo partito a Nicotera con 737 voti, ovvero il 24,09%> ma, corre l’obbligo di far notare che il trend nazionale è stato del 34,33% mentre quello delle comunali di Nicotera è ancora sceso al 15,36%, un dato che ha causato la cessione alla lista D’Agostino del secondo consigliere della Lega non guadagnato, appunto, per il basso consenso elettorale ottenuto, facendo scattare il quorum in favore dell’altra lista di minoranza che da due è passata a tre.

Sull’ultima lamentazione <Visto che i giornali sono di parte e a quanto pare non hanno intenzione di pubblicare un mio articolo, lo pubblico io stesso qui per condividerlo con tutti voi! Buona lettura #rosiconi> rispondiamo con una affermazione politicamente usata da un vecchio consigliere comunale nicoterese dell’allora PCI, che a verbale faceva scrivere che certi consiglieri comunali si facevano le “masturbazioni mentali” allorquando da soli se la cantavano e se la suonavano lamentandosi di cose inesistenti, pur di darsi un pizzico di tono politico. Ebbene, Macrì, che sarà un buon rosicone…prima di farsi le “masturbazioni mentali” dovrebbe provvedere ad inviare alla redazione del giornale il suo fantomatico “articolo” e poi fare la vittima solo nel caso non glielo dovessimo pubblicare, atteso il fatto che ha avuto ampio spazio sul nostro quotidiano anche quando si è trattato di dare notizia e solidarietà sul “dubbioso” atto vandalico pre-elettorale, stante l’attuale vox populi diffusa che tende a sconfessare il racconto di quell’atto.

Al segretario della Lega locale, invece di prendersela con i giornali, consigliamo di concentrarsi sullo scontro tra Titani che è in atto nel partito della Lega regionale facendo attenzione a non essere tragicamente schiacciato. Scontro oggi evidenziato su Iacchite.blog che ipotizza una resa dei conti tra l’On. Furgiuele e l’On Sofo dove, quest’ultimo, appena eletto al parlamento europeo tra le fila della Lega, ricevendo 118 voti a Nicotera, sembra avere la meglio in merito ad una futura gestione trasparente del partito regionale. Crediamo che Vincenzo Sofo (in foto) sia una persona equilibrata e autorevole, in grado di traghettare la Lega regionale verso lidi moderati e trasparenti, facendo pulizia di quella gente saccente e politicamente montata di testa che appare “compromessa e condizionata da certi giochi”…di potere.

P.s. Stranamente nell’articolo su Iacchite, Antonio Furgiuele usa il termine “giornalaio” oggi preso in prestito da Macrì. E’ una coincidenza oppure è un termine dispregiativo di uso comune tra politicanti di altissimo livello?

http://www.iacchite.blog/lega-volano-gli-stracci-furgiuele-a-bonofiglio-lecchino-fallito/

http://www.iacchite.blog/lega-furgiuele-minaccia-sofo-in-calabria-comando-io/

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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