Proseguono senza sosta, sulla strada provinciale 23, i lavori da parte di Anas di messa in sicurezza del costone antistante il tratto chiuso, Joppolo-Coccorino, e di protezione del corpo stradale da caduta massi così da poter riaprire al traffico il 29, come promesso dall’Ente.
La squadra di rocciatori ha terminato i lavori di disgaggio dei blocchi rocciosi pericolanti e prosegue l’opera di posizionamento delle reti in seguito alla quale si procederà con lo srotolamento di queste. Intanto, sono stati avviati i lavori di bonifica dell’arteria dal materiale roccioso e di fresatura, cioè l’asportazione del vecchio manto stradale. Secondo la convenzione attuativa l’opera, così come la pulizia da sterpaglie e arbusti, doveva riguardare i 900 metri lineari di carreggiata, saranno bonificati e asfaltati, invece, circa 1.800 metri della provinciale e sarà sistemato un giunto.
La preoccupazione di chi ha lottato ininterrottamente per l’apertura della strada riguarda, adesso, la sua futura manutenzione che spetta all’ente proprietario, la Provincia di Vibo Valentia. “Nell’incontro del 4 giugno presso la Cittadella – afferma Giovanni Capua del comitato “Strada del mare” –, il presidente della Provincia, Salvatore Solano, ha preso l’impegno dinanzi a tutte le parti di inserire la pulizia della 23, nonché della Sp 25, nella convenzione con Calabria Verde. Nel documento che menziona 26 arterie provinciali, mancano, però, proprio queste due strade”.
In effetti, l’amministrazione provinciale ha stipulato due convenzioni grazie alle quali dovrebbe essere avviata la pulizia straordinaria di bordi stradali e cunette di strade di propria competenza. Una di queste intese è stata firmata con l’azienda regionale Calabria Verde e non accenna affatto alle due arterie.
“Abbiamo voluto aspettare prima di entrare su una questione un poco spinosa, ma è giunto il tempo – dichiara Capua –. Una mente sopraffine potrebbe ribattere che la Provincia impiegherà mezzi propri, ma da Panaia a Coccorino è una “foresta amazzonica”! Quindi, chi dobbiamo interessare adesso? Il prefetto? Dobbiamo pulircela noi cittadini? O per le pulizie saremo costretti a contattare ancora una volta l’attuale Governo?”
Dopo l’inconcludenza evidenziata dalla Provincia non all’altezza di provvedere alla messa in sicurezza della Sp 23, in circa 2 anni dalla caduta dei massi sulla carreggiata, l’Ente a chi passerà, questa volta, la nuova patata bollente?