Il mondo dell’informazione si arricchisce di una nuova perla. Sui temi d’attualità, sui problemi del Vibonese e della Calabria tutta s’alza ed entra in azione “Il Sipario” di Vincenzo Varone. La nuova testata sta riscuotendo un inaspettato successo e le copie del primo numero sono già introvabili. Merito di un giornalista animato da una passione senza eguali e da un amore senza limiti per la propria terra. Merito anche di quanti, con entusiasmo, stanno accompagnando questa nuova avventura. Non a caso il pubblico delle grandi occasioni ha gremito la sala consiliare del Comune di Mileto tributando forte consenso ad una rivista curata con garbo e impaginata con evidente professionalità. Dopo i saluti del prefetto Francesco Zito e del sindaco Salvatore Fortunato Giordano, i lavori, coordinati dal giornalista Tonino Fortuna, sono proseguiti con gli interventi dell’antropologo Pino Cinquegrana, dello scrittore Mimmo Mazzeo e dei giornalisti Nadia Macrì, Marialucia Conistabile, redattore di Gazzetta del Sud, Mimmo Mobilio, decano del giornalismo vibonese, Nicola Rombolà e Mimmo Famularo direttore del quotidiano on line Zoom 24.it. Interventi in cui ognuno dalla sua postazione di cronista, di uomo di penna e di rappresentante del mondo della cultura ha raccontato la Calabria positiva, dei mille silenzi, della ‘ndrangheta, del non visto e del quieto vivere, ma anche gli aspetti positivi di una regione dalle mille risorse e dalle tante opportunità.
Nel dibattitto è anche intervenuta Elisabetta Carioti, dirigente del comitato paraolimpico di Vibo Valentia, che ha salutato con soddisfazione la nascita del nuovo giornale manifestando anche plauso per la copertina dedicata alla Calabria positiva e alla straordinaria figura della giovane campionessa Enza Petrilli. Le conclusioni sono state tratte da Vincenzo Varone che ha ringraziato tutti i presenti per la calorosa e affettuosa presenza spiegando quelle che sono gli obiettivi de il Sipario. <Noi ci prefiggiamo – ha spiegato Varone – di offrire a chi avrà la pazienza e la voglia di leggerci spunti di riflessione e di dibattito da sviluppare anche in altre sedi sulle tante contraddizioni di questa nostra terra incompiuta nei fatti e nella sostanza delle cose; sul chiaro scuro delle nostre valli dove la poesia si mescola sempre più spesso con le assenze dello Stato; sul nostro dolore secolare; sulla calunnia perenne nei nostri confronti di cui si fa costantemente uso e consumo; sul nostro azzurro mare bello e ingannevole; sulla pietà popolare che seduce e scuote: sulle pistole fumanti delle nostre contrade; su quello che siamo stati e di cui per comodità nella nostra memoria abbiamo solo conservato solo la parte che più si adatta alla nostra visione del mondo e sul futuro che ci appartiene, ma che quasi sempre ci sfugge>.
Varone ha sottolineato che <non rientra tra gli obiettivi de Il Sipario “l’intenzione di offrire lezioni a nessuno, ma solo dei punti di vista. Né tantomeno – come si usa oggi con fin troppo disinvoltura, in certi ambienti allo scopo di fare audience e tiratura – di trasformare un “pelo” di capello in un “palo” pieno di particolari e di suggestioni da consegnare al pubblico scandalo e al pantano di chi ama lo sguazzo. Gli schiamazzi, i teoremi sul niente e le pernacchie in coro non rientrano tra le nostre finalità. Alle indiscrezioni che distruggono noi preferiamo di gran lunga una bella storia. Al sentito dire che annienta noi preferiamo il coraggio di chi sa mettersi in gioco. Agli eroismi da parata noi preferiamo – ha concluso il giornalista – il nascondimento di chi aiuta gli altri senza alcun desiderio di mettersi in mostra; al nulla noi preferiamo lo sbaglio di chi sa osare e rischiare>. Un “manifesto” dai contenuti chiari, semplici e incisivi che traccia il percorso da seguire avendo davanti punti di riferimento certi e utili ad evitare la tentazione del soggettivo con discapito del pluralismo di pensiero. In sala scrittori, rappresentanti del professioni, della scuola, del volontariato.
Presenti anche i parroci della Badia don Salvatore Cugliari e di San Costantino Calabro don Francesco Sicari, il presidente della fondazione Cuore Immacolato di Maria Rifugio delle Anime Pasquale Anastasi, il figlio della Serva di Dio Natuzza Evolo Antonio Nicolace, l’amministrazione comunale di Mileto al gran completo guidata dal sindaco Salvatore Giordano, una rappresentanza del Comune di San Costantino Calabro con il sindaco Nicola Derito e Antonello Corigliano, la presidente della Pro Loco Antonietta Clemente, nonché diversi giornalisti di lungo corso come Franco Pagnotta. Il nuovo organo di informazione – che è stato fortemente voluto da Vincenzo Varone (direttore responsabile), Mimmo Mazzeo (condirettore), Saverio Varone (art director) e Antonio Furci, Francesco Nesci, Mimmo Solano e Antonino Varone, tutti membri del comitato editoriale – vuole anche essere un sfida e nello stesso tempo progetto da ampliare e da rendere fruibile ad una platea di lettori che al gusto della sterile polemica antepone il bisogno dell’informazione corretta, delle analisi approfondite e documentate, delle valutazioni appropriate e garbate, della voglia di perdersi in letture che inducono a riflessione e sollevano dubbi. Un cammino sul terreno della comunicazione che avrà in Vincenzo Varone il suo inossidabile pastore di parole, di fatti ed eventi, ma, anche e soprattutto, pastore della libertà di pensiero in una terra segnata profondamente dalla capacità di condizionare perpetrata dai poteri forti. Una terra sulla quale s’apre “Il Sipario” non per l’applauso del pubblico, ma per portare all’attenzione la verità dei fatti.