A Mileto la Mostra Fotografica di Giulia Fresca

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“Around the world … without words – Emotions and charm through the lens”,  è il titolo della mostra fotografica di Giulia Fresca, ingegnere, accademica, giornalista e critico d’arte, di origini calabro-lucane e manfredoniana di nascita, inaugurata stasera  a Mileto (VV), storica e prestigiosa Capitale Normanna.

Un evento attesissimo, voluto fortemente dall’Accademia Milesia, presieduta da don Filippo Ramondino, che si è adoperato per il tramite del segretario, Francesco Galante, e di tutti i soci, a rendere omaggio alla già concittadina miletese, recentemente premiata con la medaglia al merito del Senato della Repubblica, in occasione dell’anteprima della XXII edizione Premio Galarte dello scorso novembre.

La mostra,  potrà essere visitata fino al 19 gennaio 2020, ed è stata  anticipata da un incontro di saluti presso il Salone della Curia da parte di : S.E. Luigi Renzo, Vescovo della Diocesi Mileto-Nicotera Tropea; Salvatore Fortunato Giordano, sindaco della città; Faustino Negrelli, direttore del Museo Statale di Mileto; Maestro Roberto Giordano, direttore del Cantiere Musicale Internazionale che ospiterà le fotografie; Francesco Gangemi, architetto e vicepresidente della Proloco di Mileto; Mario Bozzo, per la Fondazione Carical; Maestro Giacomo Vercillo, ideatore del Premio Galarte; Maestro Blasco Giurato, premio Oscar per la fotografia 1990 per il film Nuovo Cimena Paradiso.

Ha illustrato i contenuti artistici, il noto critico francese e curatore della mostra Ghislain Mayaud. “La fotografia per passione. I viaggi per lavoro, l’occasione per poter fermare il tempo attraverso scatti che raccontano la vita” Attraverso gli scatti che hanno il sapore del reportage, Giulia Fresca racconta il suo personale sguardo nei luoghi dove ha vissuto, mettendo in relazione i paesaggi, le persone, le opere d’arte con le emozioni e le suggestioni che ogni scatto genera. Emozioni spesso in opposizione all’immagine stessa che necessita, per poter essere compresa, di una narrazione ma che, a volte, per volere dello stesso autore, intende rappresentare un elemento per tentare di andare oltre il visibile.

La mostra è suddivisa in tre sezioni tematiche: “Mixed emotions”, che pone in contrapposizione immagini apparentemente definite e quasi classiche, per restituire emozioni contrastanti non certamente prevedibili; “A different kind of truth”, ovvero una differente verità che non emerge dalla fotografia ma solo grazie alla narrazione è possibile comprendere il vero senso dello scatto; “The world in B&W”, dove luci e ombre diventano le più grandi alleate della fotografia avendo un duplice compito, quello di far percepire alla mente umana anche i colori, nonostante essi non ci siano, e quello di ricreare l’effetto dell’eternità e la percezione del tempo bloccato attraverso le emozioni che l’osservatore prova inconsapevolmente di fronte allo scatto.

La mostra intende, dunque, rappresentare un viaggio dell’Anima attraverso lo spazio dei luoghi e delle suggestioni, offrendo le emozioni che solo un osservatore attento può avere, allorquando, decide di guardare il mondo in silenzio.

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