“Avviene anche questo a Nicotera, che un assessore ai Lavori pubblici si appunti sul petto medaglie per conquiste che i militanti del Movimento 14 luglio hanno ottenuto a prezzo di dure battaglie e che solo chi è avulso da qualsiasi canale informativo non conosce”.
E’ quanto afferma Antonio D’Agostino, esponente del Movimento 14 luglio e capogruppo della lista Movi@Vento riguardo al nuovo impianto di sollevamento delle acque bianche realizzato nei pressi del fosso San Giovanni.
“Quelle opere di cui l’assessore Marco Vecchio, millanta oggi meriti – afferma D’Agostino -, sono costati molto sudore e sacrifici a uomini e donne del Movimento, che all’indomani della sua nascita, sancita dall’occupazione del municipio di Nicotera, conquistava un tavolo di trattativa con la regione ottenendo un finanziamento di 391mila euro per opere di efficientamento della rete fognaria. In cima ad esse c’era proprio quell’impianto di sollevamento sulla cui realizzazione Vecchio, in modo improvvido, vuole oggi menar vanto. E la lotta è dovuta purtroppo continuare con la terna commissariale dell’epoca e con l’attuale dirigente dell’Area tecnica, che avevano inopinatamente stralciato quell’opera fondamentale, rendendosi tra l’altro correponsabili dei danni inferti dalle alluvioni di giugno ed agosto 2018. Per di più Vecchio dimostra di disconoscere la storia di quel torrino di cui parla, perché esso non era destinato all’alloggiamento delle attuali pompe idrovore, ma al servizio di una condotta sottomarina dismessa da moltissimo tempo. Siamo stati sempre noi del Movimento a proporne l’utilizzazione ai commissari; E l’amministrazione? Dov’era? Prima: quando bloccavamo i treni e le strade? Quando costringevamo, senza alcuna intermediazione, gli amministratori e i dirigenti regionali a scendere a patti e ad aprire i cordoni della borsa? E cosa hanno fatto poi, una volta entrati nel palazzo, se non continuare a far orecchio da mercante a noi che denunciavamo il fatto, in sé molto grave, che quell’impianto di sollevamento risultava eseguito e collaudato alla data del 27 marzo 2018 senza che quelle pompe fossero state neppure installate; quando diffidavamo, ancora e sempre noi, l’Enel, nella persona del tecnico responsabile, a procedere all’allaccio elettrico delle pompe, partendo dalla cabina presente nell’area dell’ex depuratore, dopo che, per circa un anno, la società aveva continuato a dire che il comune doveva reperire un’area per una nuova cabina”.
Per l’amministrazione comunale “non meriti, ma semmai demeriti – dichiara il consigliere comunale – per aver impiegato quasi un anno per portare a termine un problema che si poteva e si doveva risolvere in 30 giorni e che ha esposto i Marinoti ad altri rischi di allagamento. Un’ultima osservazione per l’assessore Vecchio. E’ scorretto che lei dica che la messa in funzione delle pompe idrovore eliminerà del tutto il pericolo di allagamento dell’abitato di Marina perché un altro notevole fattore di rischio è costituito, come già dettovi e ridettovi, dall’afflusso nell’area dell’ex depuratore delle enormi portate miste provenienti dal capoluogo, soprattutto in caso di violenti acquazzoni. Tali portate vanno assolutamente scolmate con quell’opera per la quale ci siamo battuti al tavolo tecnico regionale, anche questo da noi conquistato dopo il blocco della SS.18, sotto il solleone dell’agosto 2018. Un’opera quindi fondamentale di cui vi siete disinteressati tant’è che, ancora oggi, non abbiamo alcuna assicurazione che sia stata inserita nella programmazione regionale prima dell’uscita dell’amministrazione Oliverio. E allora evitate di guadagnarvi il discredito dei lettori avveduti, facendo propaganda ingannevole. Invece di prendervi meriti inesistenti, lavorate e lottate per conquistarvene di reali sulle tante problematiche aperte (rifiuti, acqua, inquinamento marino, postazione 118 ecc.). Criticità che attendono tutte una soluzione urgente e sulle quali pretendereste addirittura di mettere il bavaglio all’opposizione se è vero com’è vero che il sindaco si è arrogato il potere (che non gli compete) di negare la convocazione del consiglio comunale richiesta dal nostro gruppo (che ne ha pieno diritto in forza della sua consistenza di 1/5), costringendoci così a rivolgerci al Prefetto”.
“Ovviamente – conclude D’Agotino – tutto ciò che abbiamo affermato è documentato ampiamente dalle cronache giornalistiche oltre che da corrispondenze, verbali sottoscritti ecc. Tutti documenti che mettiamo a disposizione di coloro che ne volessero sapere di più.