La Barcunata, il periodico fondato a San Nicola da Crissa da Bruno Congiustì nel 1995, che si occupa di storia, tradizione e antropologia dei paesi dell’Angitolano si avvia ad aprire il museo dell’emigrazione

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La Barcunata, il periodico fondato a San Nicola da Crissa da Bruno Congiustì nel 1995, che si occupa di storia, tradizione e antropologia dei paesi dell’Angitolano si avvia ad aprire il museo dell’emigrazione.

L’idea nata in seno al periodico ha trovato appoggio anche nella Filitalia International di Vibo Valentia, alla Consulta delle associazioni Valle dell’Angitola, alla web tv dei Calabresi nel mondo www.kalabriatv.it e alle associazioni all’estero, con in testa il Club Sannicolese di Toronto, Club Vallelonga – Monserrato e Maierato Club. Il museo, che raccoglierà numerosi cimeli dell’emigrazione sorgerà nella centralissima Piazza Marconi, in due storici locali: l’ex farmacia e l’ex ufficio postale che per l’occasione saranno unificati, con i lavori che saranno avviati subito dopo Pasqua per permettere l’apertura al pubblico prima dell’estate.

L’idea di aprire un museo da dedicare all’emigrazione era già nell’aria, rafforzato dal progetto regionale che vedrà La Barcunata impegnata tra Canada, Stati Uniti e Cuba nel prossimo mese di marzo dove si parlerà delle comunità all’estero e soprattutto dei borghi. Il periodico edito nel centro della Valle dell’Angitola metterà a disposizione documenti inediti, oggetti e fotografie che potranno essere motivo di consultazione per appassionati e studiosi. L’apertura di un museo in un paese dove si assiste passivamente al declino è segno che ancora qualche piccola fiammella arde.

Il museo che sorgerà a San Nicola da Crissa ha già avviato l’iter per due gemellaggi: con l’ History of Italian Immigration Museum di Philadelphia e il museo dell’Emigrazione Calabrese a Melbourne.

Bruno Congiustì editore La Barcunata ha dichiarato: “Si sta per realizzare un sogno coltivato da una vita. In questi primi 25 anni abbiamo raccontato la nostra emigrazione, oggi la mettiamo a disposizione di tutti. Questo piccolo gioiello vuole essere l’occasione di riscatto di un paese che si sta adagiando sulla rassegnazione, noi non vogliamo mollare e soprattutto vogliamo trasformare la nostra dolorosa emigrazione in qualcosa di positivo verso il nostro paese. Lavoreremo affinché anche i nostri emigrati che ogni anno tornano in paese possano avere un luogo dedicato a loro. Per chi vuole collaborare le porte saranno aperte, come per studiosi e studenti che vogliono approfondire attraverso la nostra vasta documentazione”

 

 

 

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