Biblioteche: nasce la Consulta nazionale della Rete delle Reti

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Mentre il mondo vive un periodo sospeso, nell’attesa di cogliere il presente e immaginare il futuro, le biblioteche di pubblica lettura continuano a lavorare a un comune progetto nazionale di cooperazione, definito non a caso Rete delle Reti (RdR).

Ed è proprio grazie a questo ininterrotto lavoro che il 5 maggio scorso, in un’Assemblea costitutiva on-line cui hanno partecipato oltre cinquanta delegati, si sono poste le fondamenta per una Consulta nazionale dei sistemi bibliotecari.

A poco più di sei mesi dalla presentazione della Rete delle Reti, infatti, sono già 26 i sistemi che vi hanno aderito. In totale quasi un migliaio di biblioteche. Insieme dispongono di un patrimonio – cartaceo e digitale – di oltre dieci milioni di documenti. Dal nord al sud, sono 820 i Comuni rappresentati, sette le Regioni – Calabria, Lazio, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana e Veneto – e un bacino di utenza di 7 milioni e 300mila abitanti.

Due gli organismi preposti alla governance: oltre alla Consulta, organismo di indirizzo politico – costituita da un rappresentante di ogni singolo Ente firmatario – opera anche il Comitato di coordinamento, affidatario dei compiti attuativi nel rispetto dei traguardi pianificati.

Si sta ora completando l’iter per la nomina dei vertici della Consulta, presidente e vicepresidente, e il consolidamento del coordinamento nazionale.

La parola chiave, di questo importante progetto è cooperazione.

Cooperazione, attraverso un network che solleciti quel salto di qualità che la biblioteca pubblica già conosce, aggiungendo nuove funzioni e offerte all’utente finale, e assumendo il ruolo di hub culturale di territorio che mette a disposizione non più semplici documenti ma servizi predisposti a misura della persona.

 Il fine è dare concretezza e supporto a iniziative vitali come la realizzazione di progetti di grandi dimensioni che travalicano anche i confini nazionali, la presentazione di appelli e istanze a importanti organismi istituzionali, il raggiungimento di significative economie di scala, irrinunciabili nella produzione di nuovi servizi a valore aggiunto e di offerte innovative alle comunità.

Operativamente significa supportare le biblioteche nel lavoro quotidiano, mettere a punto strumenti di consulenza amministrativa, giuridica, progettuale e tecnica, in una prospettiva di miglioramento complessivo.

 Inoltre anche le esperienze accumulate in questo periodo di emergenza diventano preziose nella logica di una rinnovata e condivisa biblioteca pubblica, come  per esempio, le recenti iniziative di potenziamento dell’offerta digitale e all’incremento del patrimonio documentale a disposizione on-line; l’avvio di contatti telefonici tra bibliotecari e utenti, per ascoltarne le emozioni, registrarne le aspettative e pianificare servizi personalizzati; la creazione di piattaforme in grado di accogliere il contributo e le conoscenze di cittadini, che nella biblioteca si propongono come coach volontari per creare momenti di formazione e informazione mirati.

Un bagaglio di know-how in continuo arricchimento e da condividere.

 E ancora, cooperazione significa,  anche e soprattutto condivisione di contenuti.

 L’entità del progetto Rete delle Reti, in continua crescita ed evoluzione, suggerisce il confronto con Enti istituzionali che custodiscono nel proprio DNA concetti quali cultura, cooperazione, sussidiarietà, rappresentanza e gestione condivisa della cosa pubblica.

Per questo nell’agenda di RdR si sono già creati spazi di collaborazione a diversi livelli con enti nazionali di ampio respiro, quali ad esempio Aib, Anci, Federculture, Conferenza delle Regioni, Mibact.

I sistemi della Rete delle Reti sono: Sistema Bibliotecario Lametino, Sistema Bibliotecario Vibonese, Consorzio Sistema Bibliotecario Castelli Romani, Sistema Bibliotecario Ceretano Sabatino, Sistema Bibliotecario Monti Prenestini, Sistema territoriale Biblioteche dei Monti Lepini, Provincia di Brescia, Sistema Bibliotecario Seriate Laghi (RBBG), Sistema Bibliotecario Valle Seriana (RBBG), Sistema Bibliotecario Lodigiano, SBNEM – Comune di Cologno Monzese, CSBNO – Culture Socialità Biblioteche Network Operativo, Sistema Bibliotecario Urbano Comune di Pavia, Sistema bibliotecario Consortile Panizzi, Sistema Bibliotecario Urbano Comune di Fano, Sistema Bibliotecario Urbano Comune di Torino, SBAM – Nord Est (Settimo Torinese), SBAM – Sud Ovest (Moncalieri), SBAM – Nord Ovest (Collegno), SBAM – Est (Chivasso), SBAM – Ovest (Beinasco), SBAM – Sud Est (Chieri), REDOP – Rete documentaria Provincia di Pistoia, Sistema Bibliotecario Provinciale Padovano, BAM (rete trevigiana) – Comune di Montebelluna, Rete Biblioteche Vicentine.

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