Mercoledì 24 giugno i  lavoratori e le lavoratrici del settore delle mense scolastiche ed aziendali, organizzate dal sindacato unitario, scenderanno in piazza  in Calabria ed in tutta Italia.

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Mercoledì 24 giugno i  lavoratori e le lavoratrici del settore delle mense scolastiche ed aziendali, organizzate dal sindacato unitario, scenderanno in piazza  in Calabria ed in tutta Italia.

L’iniziativa regionale di lotta, in Calabria  si terrà a Cosenza alle ore 10,00 in piazza Prefettura ed è mirata a sensibilizzare le Istituzioni ed il Governo rispetto alle problematiche del settore che si sono aggravate ulteriormente a causa della Pandemia.

Un presente difficile e un futuro ancora più incerto, per il quale è indispensabile trovare una soluzione al più presto.

Le lavoratrici e i lavoratori delle mense hanno terminato la copertura dell’ammortizzatore sociale (FIS) con causale emergenza COVID-19, in molti sono senza reddito da 3 mesi per responsabilità delle numerose imprese che non hanno anticipato l’Assegno Ordinario e per il grave ritardo nella liquidazione dell’indennità da parte dell’INPS.

Come ogni anno, lavoratrici e lavoratori vedranno sospesi i loro contratti a giugno, con la fine dell’anno scolastico, rimanendo per questi mesi senza retribuzione, senza ammortizzatori e senza possibilità di ricercare una nuova temporanea occupazione preclusa dagli effetti della crisi in atto.

Senza una prospettiva certa rispetto ai tempi e alle modalità di ripresa dei servizi per l’anno scolastico 2020/2021.

 Le Segreterie Regionali Calabria  Filcams CGIL –Fisascat CISL-Uiltucs UIL affermano:” Pur avendo già più volte sollecitato, senza successo, le istituzioni,  chiediamo a Governo, Regioni, Comuni e Imprese, confronti per individuare percorsi condivisi e soluzioni per prorogare, di almeno 27 settimane gli ammortizzatori con causale “COVID-19”; la ripresa dell’anno scolastico a settembre, in presenza e in sicurezza per tutti, prevedendo il mantenimento del servizio mensa; prevedere l’accesso agli ammortizzatori sociali ordinari senza condizionalità rispetto al committente per le imprese e i lavoratori delle mense e delle pulizie c.d. “aziendali”; una riforma degli ammortizzatori sociali per non discriminare i lavoratori in appalto e dare risposte strutturali per i lavoratori part time ciclici; misure di sostegno economico straordinarie per affrontare l’emergenza.

Non c’è tempo da perdere: servono certezze oggi, per il lavoro e per il futuro”.

 

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