Ponte sullo Stretto, rilancio dell’economia e crescita del Mediterraneo Ponte sullo Stretto, rilancio dell’economia e crescita del Mediterraneo

Ponte sullo Stretto, rilancio dell’economia e crescita del Mediterraneo

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Promosso, su piattaforma Zoom, dai club Rotary Nicotera Medma, Polistena e Gioia Tauro, un incontro per parlare del Ponte sullo Stretto.

In apertura presidenti dei Club, Mario Romano, Salvatore Auddino e Antonio Castellano, hanno sottolineato come il ponte sia motivo di rilancio economico e sociale per la Calabria e per l’Italia intera. Finanziamenti già concessi e spesi senza, però, alcun risultato. Non è mancata la domanda sul perché la politica non si è occupata in modo serio di tale rilevante infrastruttura che aprirebbe la via di accesso verso i paesi del mediterraneo e consentirebbe una sistemazione complessiva ed organizzativa del Sud.

Aurelio Misiti, già presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, si è soffermato sulla possibile novità del progetto, con una lettura orientata a ciò che sta accadendo in Europa: l’uscita dell’Inghilterra, da una parte, e la chiusura della Russia, dall’altra, hanno costretto questa a sostenere i collegamenti con il mediterraneo tramite la via italiana. L’Europa, dunque, deve puntare sul Mediterraneo e ai collegamenti con il continente africano, al quale dobbiamo essere vicini per sostenere un percorso di crescita e di democrazia. Senza aggiungere che, poi, si inserisce la possibilità di utilizzare le loro materie prime. Quindi, un’opera che, chiaramente, implica l’implemento di tutte le infrastrutture collegate tra loro con un sistema organizzativo d’insieme, compresa, naturalmente, l’alta velocità.

È toccato a Giovanni Mollica, Rete Civica Infrastrutture Mezzogiorno, proseguire e lo stesso ha posto l’attenzione sulla mancanza di un sistema organizzativo sul territorio sul quale il ponte si inserisce e, quindi, la necessità di una organizzazione infrastrutturale molto più ampia e con la creazione di mercati di scambi economici, e non, invece, un mero passaggio tra Sicilia e Calabria. Non ha mancato di sottolineare, ancora, quelli che ha definito i problemi di geopolitica. Molti, infatti, i progetti ma solo alcuni si adattano meglio di altri in relazione alla attuale di Germania e Francia di non trovarsi esclusi dai traffici commerciali oggi deviati verso oriente. La senatrice Silvia Vono, vicepresidente commissione trasporti e infrastrutture, ha inteso testimoniare il suo impegno verso questo progetto, che, certamente, serve al territorio e che a volte ideologie politiche si sovrappongono per escludere interventi fondamentali a causa di posizioni già assunte. Ha inteso, altresì, evidenziare, con il suo intervento, come il progetto sia realizzabile in quanto inserito nella progettazione europea per gli anni 2007-2013 e, pertanto, di facile esecuzione.

Giovanni Petracca, assistente del Governatore Distretto 2100, ha concluso i lavori che hanno visto l’intervento di numerose autorità rotariane ed il confronto in un importante momento di dibattito.

Presente, anche, il presidente di Confindustria Giovani, Vincenzo Barreca, che ha manifestato il grande interesse di tutto il settore per una infrastruttura che renderebbe il territorio maggiormente attrezzato e fornirebbe occupazione e crescita. A moderare il dibattito il giornalista Giacomo Francesco Saccomanno, il quale nel ringraziare gli organizzatori e gli intervenuti, ha ribadito che è indispensabile che si guardi al Ponte come un momento di pianificazione del territorio e di crescita dello stesso verso un quadro di maggiore espansione della Calabria, dell’Italia e dell’Europa verso i paesi del mediterraneo.

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