Il capogruppo di “Io resto in Calabria”, Marcello Anastasi, in merito allo stato della bonifica della precedente discarica adiacente al nuovo sito in località Zingara di Melicuccà.

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In una interrogazione scritta al presidente della Giunta regionale e all’assessore all’Ambiente, il capogruppo di “Io resto in Calabria”, Marcello Anastasi, chiede “di conoscere lo stato della bonifica della precedente discarica adiacente al nuovo sito in località Zingara di Melicuccà, e se siano state prese, in merito, misure per monitorare lo stato e contrastare l’eventuale futura possibilità dell’inquinamento delle falde acquifere sottostanti la contrada Zingara di Melicuccà. Ed ancora, cosa l’assessorato all’Ambiente stia predisponendo in merito al problema dello smaltimento dei rifiuti nella Regione, dato che l’obiettivo della Giunta sembrava essere quello di ‘Discariche zero’”.

Per questo,   Marcello Anastasi sottolinea come “ad oggi l’unica risposta al grave problema dei rifiuti che riempiono le strade dell’Area metropolitana di Reggio, sembra essere quella di aprire l’ennesima discarica”. Ancora, nell’interrogazione, il consigliere regionale chiede “quali provvedimenti, presenti e futuri, l’Assessorato all’Ambiente intenda prendere per tutelare la popolazione della Piana di Gioia Tauro, particolarmente esposta ai rischi per la salute conseguenti all’inquinamento”.

 

Anastasi analizza e ripercorre così la questione. “Dopo circa 10 anni di chiusura e sequestro, la Giunta regionale, nei mesi scorsi, ha dato il via i lavori in vista della riapertura della discarica sita in località Zingara di Melicuccà, a seguito delle richieste della maggior parte dei sindaci dell’area metropolitana dello Stretto, per il superamento della terribile emergenza rifiuti in questa zona che la popolazione e le amministrazioni hanno dovuto affrontare negli ultimi mesi. In passato –osserva il consigliere regionale- amministratori e cittadini di comuni limitrofi all’area interessata alla discarica, nonché associazioni ambientaliste, hanno denunciato presunte irregolarità e nella scelta del sito e nella realizzazione della discarica. Da studi, è stata evidenziata la possibilità che le sottostanti falde acquifere che riforniscono numerosi comuni della Piana di Gioia Tauro, siano state già contaminate dal percolato filtrato precedenti discariche, situazione che potrebbe essere aggravata dall’apertura del nuovo sito di conferimento di rifiuti”.

Proseguendo Marcello Anastasi dice: “A tutt’oggi, associazioni presenti sul territorio, come ‘Libera’ pongono l’attenzione sulla presenza di altri siti inquinanti, ovvero l’ex discarica comunale di Melicuccà, che non ancora bonificata nonostante gli impegni presi, potrebbe aumentare i rischi di inquinamento ambientale, aumentando le minacce per la salute della popolazione dei paesi limitrofi, già messi eccessivamente a rischio dalle scelte in materia di ambiente e smaltimento dei rifiuti”.

Infine Anastasi conclude: ”questa è  una soluzione provvisoria, poiché anche questa discarica, servendo l’intera area metropolitana si saturerà in breve tempo”.

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