
La prematura scomparsa di Jole Santelli, presidente della Regione, ha interrotto la speranza di rinascita calabrese. Speranza incarnata e riposta nella prima volta di una donna eletta al vertice regionale. Intelligenza e sensibilità al femminile , scintille che avevano saputo riaccendere la FIDUCIA per il ritorno allo “stato di diritto”. La sciagura pandemica, il radicato fatalismo dei calabresi, il disfacimento dei partiti e movimenti, rischiano di tarpare definitivamente le ali alla SPERANZA. Flebile luce s’intravede nel “nuovo corso” politico del governo Mario Draghi (?). Attrezzare un governo stabile e d’ampissima maggioranza, anche se tecnico-politico, è soluzione accettata uguale al vaccino d’obbligo alla pandemia. Draghi , riuscirà a riformare dove partiti e politici hanno fallito? Ridisegnerà lo Stato , come richiesto dall’UE, garantirà le riforme basilari all’ottenimento dei fondi del Recovery Fund? Il momentaneo , flebile, accantonamento della politica , appare indispensabile alla SUA rigenerazione , nell’attesa del futuro ritorno. Altro non si poteva fare , visto ii prodotti di scarsa qualità misto a roba scaduta del nefasto Conte bis.
In Calabria , la cronica assenza di importanti settori delle Istituzioni dello Stato , ha generato SFIDUCIA verso lo Stato, le sue Istituzioni, uomini, partiti e movimenti . Il voto , solo il voto COSCIENTE e CONSAPEVOLE potrà restituire alla politica il principio della DEMOCRAZIA -Art. 1 della Costituzione-. L’inedita maggioranza Draghi indicativa di nuovi orizzonti ? La Calabria non può sbagliare , la Calabria deve puntare al “GOVERNO DEI MIGLIORI”.
La storia della nascita della SFIDUCIA.
Poca attenzione , scelte sbagliate dei governi nazionali a partire dall’Unità d’Italia e nel secondo dopoguerra , CONTINUATE con l’istituzione delle Regioni -1970- hanno creato e sommato le arretratezze in cui la Calabria sprofonda. Per non dimenticare , indichiamo alle nuove generazioni i cattivi investimenti , fatti dallo Stato e dalle Istituzioni locali , da cui trae origine la “SFIDUCIA”, male di tutti i mali. Enti pubblici istituiti per lo sviluppo del Sud Italia .
CASSA per il MEZZOGIORNO -1950 – VI governo De Gasperi –
Doveva servire per lo sviluppo industriale, opere e infrastrutture pubbliche; sovvenzioni al credito , vantaggi fiscali utili ad investimenti privati. Sciolto nel 1981 e sostituito dall’Agenzia per promuovere e sviluppare il Mezzogiorno -L.01.03.86 n.64, soppresso con L.19,12,92 n,488-. Nasce l’ISVEIMER -Sviluppo Economico Italia Meridionale- (con derivazioni regionali Sicilia e Sardegna) L. 08.02.95 n.32. Nel 1999 nasce Sviluppo Italia. Fallimenti su fallimenti, sperpero di soldi pubblici , captati ed utili alla trasformazione delle mafie , da silvo-pastorali a colletti bianchi. Lo storico Denis Mack Smith, dimostra che 1/3 del denaro pubblico ,investito al Sud , è stato SPRECATO per errori della politica nazionale e degli amministratori locali. La SFIDUCIA , dei calabresi verso TUTTE le ISTITUZIONI nasce dalla constatazione di questi fallimenti, promesse mai mantenute , investimenti sbagliati e dannosi.
CITIAMO ALCUNI EPOCALI FALLIMENTI.
5° Centro Siderurgico di Gioia Tauro -mai realizzato- , industrie petrolchimiche a Saline Jonico -mai entrate in funzione-, area ASI -ex Sir di Lamezia 230 miliardi di £ sperperati nel nulla. Mancanza , idonee e sufficienti strutture depurative delle acque reflue, dighe e sistemi irrigui non realizzati , mancato assetto idrogeologico , cementificazione delle coste, errata pianificazione di opere infrastrutturali , strade , ferrovie, porti e aeroporti , questi i risultati di 50 anni di NON AMMINISTRAZIONE regionale. QUEST’ACCUSE IL POPOLO CALABRESI LE ADDEBITA ALLE ISTITUZIONI. A questi disastri , va aggiunto lo sfascio della SANITA’ PUBBLICA, CRONICAMENTE commissariata, continua a sommare debiti milionari SENZA EROGARE I SERVIZI DOVUTI.
Omissioni, mancanze e assenze.
I naturali giacimenti produttivi calabresi :industria turistica , di ricerca ecocompatibile, scuole e formazione professionale, università e innovazione, bellezze naturali e storiche , agricoltura d’eccellenze, comparto agro-zootecnico , hanno solo in parte ricevuto benefici. Giacimenti economici primari rinnovabili non modernamente ed adeguatamente utilizzati. Tutela ambientale , assetto idrogeologico, sistema di comunicazioni e trasporti intermodali inadeguati agli standard nazionali e europei. Questi , ancora, i motivi di sfiducia nello Stato da cui è nata la cronica, costante e inarrestabile emigrazione dei calabresi in tutto il mondo.
Le assenze dello Stato , all’origine dell’antistato.
I vuoti lasciati dalle Istituzioni pubbliche , di ogni genere ed in ogni ambito, sono stati riempiti -occupati- dall’ANTI-STATO : le mafie. La ‘ndrangheta calabrese non è forte né invincibile perchè strutturata su “vincoli di sangue” ; la ‘ndrangheta è dura da sconfiggere perchè oramai è parte integrante del “sistema Calabria”. Pochi i risultati ottenuti per arginarla , neutralizzarla e debellarla. Lo Stato , distratto o assente ha generato omertà e paure, le tre scimmiette sono alleate fedeli della ‘ndrangheta. La ‘ndrangheta si deve sconfiggere RIGENERANDO FIDUCIA verso lo Stato e le sue Istituzioni. ‘Ndranghetista non è solo l’affiliato alla ‘ndrina mafiosa . Silenzi , cecità, mutismo, paura , estraniarsi dai problemi , non partecipare alla democrazia del voto e all’associazionismo civico, nel tempo , sono diventati humus in cui prospera la ‘ndrangheta. Le mafie non si sconfiggono solo e semplicemente con i collaboratori di giustizia , programmi di protezioni e leggi speciali di polizia. Le mafie si debellano iniettando il vaccino della FIDUCIA. In Calabria , diritti e doveri sono autentiche “chimere”, alla politica il compito di ricostruirle reali e renderle fruibili a TUTTI.
Importanza e obbligo di non sbagliare nello scegliere il “nuovo corso politico regionale”.
La sfiducia genera l’antipolitica, questa si combatte col ritorno ai valori d’onestà, competenze e senso civico partecipativo diffuso e dal basso. Non si può fare politica ” CONTRO “, la politica è solo a favore e per risolvere i problemi. La politica non si realizza con slogans e parole d’ordine, queste si chiamano “POPULISMI”. Partiti nazionali e movimenti civici hanno l’obbligo di scegliere il “MEGLIO” di donne e uomini di Calabria. Selezionare qualità morali in aggiunta a competenze professionali , non ripiegare sui soliti “papponi” possessori di pacchetti di voti da mercimonio. L’indifferenza dei calabresi, in aggiunta al deficit qualitativo di uomini, partiti o movimenti, è la migliore alleata della ‘ndrangheta. Occorrono nuove figure di donne e uomini idealisti, sognatori e non calcolatori opportunisti. I partiti , se vogliono riconquistare credibilità, dovranno creare queste garanzie.
l “civismo” dev’essere TRAGHETTATORE verso il NUOVO.
Le liste civiche , contenitori assemblati con vecchi ed incancreniti vizi , non servono. In questo lembo dell’Italia del sud, le croniche emergenze vengono percepite più drammaticamente perchè è svanita la SPERANZA. Per questi motivi, i calabresi non possono né devono più sbagliare, è in gioco il futuro dei loro figli . Il Rinascimento sarà possibile non ascoltando il richiamo ammaliante di “masanielli novelli conquistatori”. L’armata della “fede” è possibile se i calabresi sapranno risvegliare la LORO coscienza partecipativa senza rinunciare più ai propri diritti. Il sano spirito IDENTITARIO potrà fare la differenza .
Le elezioni del prossimo 11 aprile non saranno l’ultima spiaggia, ma il primo approdo per ripartire verso un nuovo futuro.
Caserta, 15 febbraio 2021.
Nicolò Antonio Cuscunà