A Melicucco un 8 marzo all'insegna delle storie di donne A Melicucco un 8 marzo all'insegna delle storie di donne

A Melicucco un 8 marzo all’insegna delle storie di donne

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A Melicucco, Caterina Sorbara ha raccontato le storie delle “sue donne” contenute nel suo ultimo lavoro dal titolo “Fimmana”, Leonida Edizioni.

Caterina Sorbara

Una giornata fortemente voluta dall’Associazione Culturale “Nuovi Orizzonti”, dal Comune di Melicucco e dal Servizio Civile Universale. In Piazza 1° Maggio, nel rispetto delle norme di sicurezza Covid, si sono riunite diverse persone che hanno potuto ammirare una mostra all’insegna di personaggi femminili che hanno fatto la storia della Calabria.
“Leggere è importante – ha affermato il sindaco Salvatore Valerioti, rivolgendosi ai giovani in piazza- così come è importante acquisire una cultura che sia basata nel rispetto di tutti e soprattutto delle donne”.
“La mia Associazione – ha sostenuto Deborah Ciricosta– è composta soprattutto da ragazze che sono impegnate tutti i giorni in attività sociali e culturali”
“Il Servizio Civile Universale – ha dichiarato Valeria Borgese – ha realizzato un’importante ricerca esaltando le figure di donne calabrese che sono esempi positivi e che sono contenute nella mostra esposta”.

Non poteva mancare la musica impegnata e le canzoni di Sergio Raso, che raccontano storie di violenze contro le donne che hanno incantato i presenti al convegno.
Poi è toccato alle ragazze e ai ragazzi di “Nuovi orizzonti” dialogare con l’autrice .
Tante le domande delle ragazze, tra cui: Perchè Fimmana? Sono storie vere? Come sono le donne raccontate nel libro?
Caterina Sorbara, giornalista, scrittrice, poetessa, che per l’occasione indossava una mascherina con l’immagine di Frida Kalo, pittrice messicana, non ha deluso i presenti.

”I miei libri sono come figli e li amo tutti. Fimmana racconta storie di donne che io ho conosciuto; donne forti e fragili; donne che amano in silenzio e soffrono; donne che lottano per trovare un posto in una società difficile; donne che soffrono anche per poter diventare mamme. Queste sono le donne di cui ho voluto raccontare le storie che sono storie semplici ma anche universali. Le donne -ha proseguito l’autrice – di cui io racconto nei miei libri sono donne che lottano per trovare un posto nella storia di questa Regione e che spesso si scontrano con una cultura che è ricca di pregiudizi e di luoghi comuni nei confronti delle donne, come non riconoscere loro il diritto a leggere, di andare al cinema, e di imporre un destino segnato e così via. Le mie donne si ribellano a tutto questo e riscrivono la storia ritagliandosi un posto nella società che li vorrebbe emarginare”.
Nel dibattito sono intervenuti tra gli altri: l’onorevole Marcello Anastasi, Aldo Polisena, Carmela De Marzo, Luigi Ottavio Cordova che hanno avuto parole di elogio per l’attività giornalistica e di scrittrice della Sorbara.
“Una delle donne del libro mi ha stupito -ha affermato Caterina Sorbara – perché mi ha detto non dimenticatemi signorina e io non mi sono dimenticato di loro, anzi, le ho volute rendere immortali”.

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