Nicotera. Il sindaco sfugge il confronto sul disastro ambientale e sull’inquinamento marino e non da risposte ai cittadini. Nicotera. Il sindaco sfugge il confronto sul disastro ambientale e sull’inquinamento marino e non da risposte ai cittadini.

Nicotera. Il sindaco sfugge il confronto sul disastro ambientale e sull’inquinamento marino e non da risposte ai cittadini.

Nessun commento Share:
5 settembre 2022 Mare inquinato a Nicotera all’altezza dell’ex depuratore

La fogna del vicino è sempre la più inquinata. Questa frase calza a pennello al comportamento del sindaco di Nicotera Giuseppe Marasco, il quale sembra sia nella disperata ricerca di una pagliuzza nel Comune di Rosarno per cercare di nascondere la trave del suo malandato Comune di Nicotera. La querelle si riferisce all’inquinamento del mare e allo sversamento dei liquami. Il sindaco Marasco non perde occasione per portare l’attenzione sul piccolo torrente Vena che attraversa Rosarno per poi finire in mare alla foce del fiume Mesima.

Abbiamo ampiamente documentato che alla foce del Mesima e del Vena le acque sono cristalline, un fatto anche accertato dalle analisi delle autorità preposte e dalla bonifica biologica che si sta effettuando, con ottimi risultati, dal mese di giugno 2022, con incarico alla ditta specializzata “Wet Stone Srls” di Salerno conferito dal sindaco del comune di San Ferdinando, che sta depurando le acque, a monte inquinate, per pulirle nel tratto finale dei 100 metri prima della foce, lavoro che si protrarrà fino al prossimo mese di ottobre. Cioè, è come se nel tratto finale della fogna di Nicotera inquinata a monte, si installasse un depuratore e, a valle (la foce), le acque fuoriescano cristalline perché ormai depurate. Non è difficile comprendere questo semplice metodo di depurazione, vero? Ma, “si u ciucciu non ‘mboli u ‘mbivi, è inutili mu ‘nci frischi” dice un saggio proverbio calabrese.

Si sa che ci vuole un bagaglio culturale forte per fare critica costruttiva, ma altrettanto ne serve per saper accettare tale critica e sostenerne il confronto, ma spesso non è così per chi si è arroccato nel palazzo, scegliendo la scorciatoia di rompere i ponti con i cittadini e la società civile.

Lo scempio dell’ex depuratore, oggi impianto di sollevamento fognario in stato precario e a rischio bomba ecologica

<Il trattamento attualmente in atto ha finanche fatto comparire i pesci dentro il Vena e il Mesima – afferma Antonio Di Giacomo titolare della società Wet Stone srl – trattando la parte terminale degli stessi fino a 100 metri dalla foce. La bioattivazione di sedimenti la si può considerare, a tutto titolo, come intervento di biorisanamento dei corpi idrici superficiali quando compromessi pesantemente da inquinanti soprattutto di natura organica. E’ un tipo di tecnologia assolutamente naturale, non invasiva, non necessita di energia elettrica e prevede l’utilizzo di bioattivatori con batteri utili (no ogm), enzimi naturalmente contenuti nelle materie prime vegetali, biocatalizzatori minerali, supporti vegetali quali fattori di crescita al fine di innescare la naturale flora microbica del sito oggetto dei trattamenti. Queste tecnologie e questi prodotti vengono utilizzati anche in allevamenti ittici o comunque bacini ove vi è naturale presenza di pesci o di altri animali acquatici. Altro effetto utile è la naturale limitazione dello sviluppo delle fioriture algali – prosegue Di Giacomo –  in quanto la digestione e la conseguente mineralizzazione della sostanza organica toglie nutrimento alle alghe: un rimedio naturale della eutrofizzazione. Sul Mesima e sul Vena abbiamo effettuato i primi trattamenti nella prima decade di luglio e, precipitazioni permettendo, stiamo ancora continuando e si procederà fino alla fine di settembre. Il comune di San Ferdinando ha incaricato un laboratorio accreditato che fin dall’inizio sta effettuando regolari prelievi a monte e a valle. I parametri sono il COD, il pH, la conducibilità e l’escherichia coli. Già dalla prima settimana si sono riscontrati notevoli abbattimenti, soprattutto di escherichia coli in entrambi i corsi d’acqua. Abbattimenti mediamente del 50% sul Mesima, ma ancora più sorprendenti sul Vena, dove i valori di escherichia hanno dato un decremento dal 75 a oltre il 90% (certificato del laboratorio del prelievo del 9 agosto)>.

Il piccolo Torrente Vena nel tratto incriminato di Rosarno

Sui social il sindaco ha postato l’altro ieri un articolo dove in una piccola via di Rosarno con solo 7 abitazioni, è stato rilevato un solo allaccio abusivo di fogna inserita nelle acque bianche, cioè quelle piovane, che poi sversano nell’alveo del torrente Vena. Una cosa così minima che l’autorità si è limitata a contestare una sanzione di illecito amministrativo ai commissari del comune di Rosarno, ignari colpevoli della defecazione di una famiglia rosarnese, tanto ingigantita dal sindaco di Nicotera da prenderla come spunto per postare <Per conoscenza, a tutti coloro che sostengono che dal collettore Vena arriva nel nostro mare” acqua minerale”, e mi hanno accusato di mistificare la realtà. Cari cittadini, diffidate dai vecchi volponi locali, essi certamente non hanno a cuore il benessere della nostra comunità>.

In un paese normale, non sono volponi e né mistificatori quelli che scrivono sui giornali o nei social sul mare continuamente sporco di Nicotera, e qui sbaglia ancora il Sindaco fustigatore, nel tentativo di mostrarsi come l’oracolo della verità assoluta, pena il pubblico ludibrio, la minaccia di querela o, ancora peggio la coercizione psicologica che prevede la pena della cancellazione dei post e/o il blocco dalla pagina social del ligio cittadino. Si salva solo “Italo Moreno” uno dei tanti falsi profili Facebook, un troll nato per l’occasione, giusto per farsi le leccate di favore con post solo e sempre a favore. Se ne facciano una giusta ragione il sindaco e la sua giunta: l’inquinamento del mare di Nicotera è purtroppo, un problema tutto interno e bisogna concentrarsi nell’ex depuratore di Nicotera di proprietà del Comune e nel torrente San Giovanni che sversa in mare ed è posto al centro della spiaggia. Si lasci stare Joppolo, San Ferdinando e Rosarno che hanno tre amministrazioni che ben dimostrano di funzionare. La distrazione di massa non funziona più dopo aver postato i video inchiesta sotto riportati che documentano il disastro ambientale di Nicotera e il grave stato di abbandono dell’impianto di sollevamento dei liquami posti nell’ex depuratore di Nicotera. https://www.youtube.com/watch?v=DOHpUf5ffE0                      https://www.youtube.com/watch?v=va7H3IN-LtY&feature=youtu.be

11 settembre 2022 Fogna fresca e galleggiante nel tratto di spiaggia di Nicotera

Giova ricordare al primo cittadino che se per uno scarico di fogna nelle acque bianche di Rosarno, è stato sanzionato il Comune, la prudenza, la coerenza e l’onestà intellettuale, vorrebbero che Marasco si auto sanzionasse perché, nella frazione Marina di Nicotera, si sa che sono centinaia le fogne allacciate nelle acque bianche, tanto che è impossibile passeggiare nel lungomare o nelle vie della Marina per il puzzo insostenibile e nauseabondo che fuoriesce dai tombini delle acque piovane che poi si sversano nel mare di Nicotera alla prima pioggia provvidenziale.

Ma le seguenti 10 domande, da formulare al sindaco provocatore, sorgono spontanee:

  • Perché il sindaco Marasco non posta tutto questo analogo scempio delle fogne allacciate ai tombini delle acque piovane di Nicotera Marina?
  • E perché non ha fatto nulla per sistemare tale problema dopo tre anni della sua amministrazione?
  • Perché permette che il liquame fognario di Nicotera finisca per le strade, nel lungomare e poi nella spiaggia?
  • Perché mantiene un ex depuratore ancora attivo con vasche di raccolta, in uno stato di precarietà assoluta?
  • Perché si sversa la fogna nelle strade dei villaggi turistici fuoriuscendo dai tombini con le pompe di sollevamento malfunzionanti e che non riescono a spingere la fogna al depuratore di Gioia Tauro?
  • A chi ha dato incarico il Sindaco, a un operaio o a uno dei tanti cosiddetti “volontari” che svolgono un lavoro illegittimo nel manovrare e manutenzionare l’impianto elettrico e le pompe di sollevamento dell’ex depuratore, posto in un ambiente di assoluta illegalità e di precarietà spaventosa, divenuta una discarica abusiva, il tutto dentro un ambiente di lavoro di proprietà comunale senza protezioni delle norme di sicurezza e senza alcun rispetto della legalità?
  • Perché persiste lo stato di abbandono dell’ex depuratore, ancora in parte attivo, con le pompe di sollevamento e le vasche a cielo aperto con coperchi mancanti e arrugginiti che sono un pericolo per i cittadini, i bambini e gli stessi operai?
  • Perché il tutto è ancora irresponsabilmente, gravemente e dolosamente presente nonostante le documentate denunce con video e articoli sui giornali e nei social?
  • Perché ancora non ha recintato e messo in sicurezza l’area di circa un ettaro dell’ex depuratore, privo di alcuna cartellonistica di avviso e di pericolo?
  • Perché non ha sporto denuncia verso ignoti per il persistente enorme quantitativo di rifiuti inquinanti sversati all’interno dell’area, pergiunta posta a ridosso dell’abitato di Marina?

I cittadini, e non solo, attendono le risposte.

Articoli correlati: https://mediterraneinews.it/2022/08/22/proteste-a-nicotera-per-linquinamento-del-mare-e-lex-depuratore-si-chiede-lintervento-delle-autorita-preposte-per-la-salvaguardia-della-salute-pubblica/

https://mediterraneinews.it/2022/08/29/a-nicotera-con-la-salute-si-gioca-sulla-pelle-dei-cittadini-infognati-ma-non-rassegnati/

https://mediterraneinews.it/2022/08/07/mare-sporco-a-nicotera-protesta-giorno-9-agosto-il-sindaco-sposta-lattenzione-sul-piccolo-torrente-vena-ma-viene-smentito-sui-social-il-problema-mare-sporco-va-ricercato-in-loco/

Condividi questo Articolo
Previous Article

Taurianova:Nuova corsa delle ferrovie della Calabria a San Martino.

Next Article

Comitato Provinciale di Vibo Valentia per l’Unicef: “E’ partito il Servizio civile”

You may also like

Lascia un commento

Nicotera. Il sindaco sfugge il confronto sul disastro ambientale e sull’inquinamento marino e non da risposte ai cittadini.