Nuccia Tolomeo: quando il dolore diventa sorriso e preghiera.

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Gaetana Tolomeo, da tutti conosciuta come Nuccia, è nata il 10 aprile del 1936 a Catanzaro Sala ed è morta il 24 gennaio 1997.

Costretta all’ immobilità per una paralisi progressiva e deformante fin dalla nascita.

Ha  sempre vissuto  seduta  su una poltroncina o a letto dipendente in tutto dagli  altri.

Nuccia ha amato infinitamente Gesù Crocifisso ed in lui ha trovato la forza per amare la vita.

Amava anche Padre Pio  e il  suo angelo custode che aveva  chiamato  Sorriso.

E il sorriso era  la sua bandiera,il suo modo di essere.

Sorrideva sempre , incoraggiava  e assicurava la sua preghiera a tutte le persone che andavano a trovarla  o che le  scrivevano.

Pregava tanto, soprattutto col rosario che teneva sempre legato alla sua mano, con l’adorazione eucaristica, con la via crucis e la lettura della Parola di Dio.

Invitava tutti a riporre la speranza  nei Cuori di Gesù e Maria.

Nuccia ha fatto parte dell’associazione Azione Cattolica e della Milizia delle anime riparatrici del Cuore di Gesù; era entusiasta inoltre del movimento ecclesiale Rinnovamento nello Spirito.

Tanti i sacerdoti, le  suore e laici impegnati nell’apostolato  che sono andati a trovarla.

Ha collaborato con Federico Quaglini, già conduttore di Radio Maria, nella trasmissione dal titolo ”Il fratello” e nella rubrica dal titolo ”Beati gli ultimi”.

I messaggi, che lei scriveva con cura e poi leggeva il sabato notte a Radio Maria, rappresentano  ancora oggi un  tesoro di spiritualità.

Si rivolgeva a tutti, soprattutto ai fratelli carcerati, ai sofferenti nel corpo e nello spirito, alle prostitute, ai giovani spesso attratti dal mondo e non dalla fede, ai drogati, alle famiglie in difficoltà.
Nuccia aveva frequentato solo fino alla quarta elementare, però leggendo le sue opere, soprattutto il suo testamento spirituale, si provano le stesse  intense emozioni che si avvertono leggendo la “Storia di un’anima” di Santa Teresa di Lisieux.

La fama di santità di Nuccia e le sue opere sono state fatte oggetto di studio in tanti  convegni diocesani su di lei, dove monsignor Antonio Ciliberti, arcivescovo di Catanzaro-Squillace, partecipava con grandeinteresse.

Il 16 luglio 2009,  Mons. Ciliberti ha avviato l’inchiesta canonica sulla sua vita, sulle sue virtù eroiche e sulla fama e sui segni di santità.

Inchiesta che  si è conclusa il 24 gennaio 2010, giorno del tredicesimo anniversario della morte di Nuccia.

Dal 1° novembre 2010 i suoi resti mortali riposano nella cappella del Crocifisso della chiesa del Monte di Catanzaro e sono meta di tanti devoti.
Il 6 aprile 2019,  papa Francesco ha autorizzato la promulgazione del decreto con cui Nuccia veniva dichiarata Venerabile.
Il miracolo preso in esame per la beatificazione riguarda  Ida Carella di Crotone, che nel dicembre 2013 scoprì di aspettare il suo terzo figlio, ma la prima ecografia cui si sottopose evidenziò un embrione annidato nel canale cervicale dell’utero.

Anche altri consulti diedero lo stesso responso. Tutti le dicevano di abortire, ma lei   decise di portare avanti la gravidanza.
Il 19 gennaio 2014, il giorno precedente l’intervento per l’aborto, ricevette la visita del cappellano dell’ospedale di Catanzaro.

Lui l’esortò a chiedere l’intercessione di Nuccia; lo stesso fece una compagna di stanza, che aveva trovato un suo santino nel cassetto accanto al suo letto d’ospedale. Da allora, ogni volta che la speranza sembrava venire meno, lei chiedeva aiuto tramite l’allora Serva di Dio.
L’11 febbraio 2014, un’ulteriore ecografia evidenziò che il feto si trovava in sede intrauterina e in normale evoluzione. Il 5 agosto 2014, con parto cesareo, la donna diede alla luce un maschio, perfettamente sano e lo ha chiamato Francesco.
Gli atti del processo sull’asserito miracolo sono stati convalidati il 17 novembre 2017. Il 14 novembre 2019, sette mesi dopo il decreto sulle virtù eroiche, la Consulta medica della Congregazione delle Cause dei Santi ha dato il proprio parere positivo. Il 24 marzo 2020, i Consultori Teologi hanno confermato il nesso tra l’asserita guarigione e l’intercessione di Nuccia.

Il 29 settembre, infine, monsignor Vincenzo Bertolone, arcivescovo di Catanzaro-Squillace, ha annunciato che anche i cardinali e i vescovi membri della stessa Congregazione avevano a loro volta espresso il proprio giudizio positivo.
Il 29 settembre 2020, infine, papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto sul miracolo, aprendo la via alla beatificazione di Nuccia.

Per ulteriori informazioni su questa straordinaria figura consultare il sito www.nucciatolomeo.it e la pagina Facebook a lei dedicata.

 

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