L’Asp vara l’atto aziendale, cancellato il poliambulatorio di Nicotera

Nessun commento Share:
maria pompea bernardi
maria pompea bernardi

Un atto aziendale di ottanta pagine per disegnare assetto istituzionale, strutture organizzative, sistemi e strumenti di gestione e di controllo della sanità vibonese, nonché per evidenziare la visione dell’Azienda impegnata, in teoria, nella missione di garantire l’erogazione dei livelli essenziali di assistenza su tutto il territorio provinciale, ma, in pratica, lontana dai bisogni delle aree periferiche che, a spulciare tra pieghe e piaghe del documento, appaiono del tutto ignorate. Realtà come Nicotera, Pizzo, Mileto, Fialdelfia trovano spazio solo nell’elenco dei cinquanta comuni che fanno parte dell’Asp, poi più nulla. Quasi che a elaborare l’Atto, per la cui stesura sarebbero stati spesi circa 18mila euro, si siano cimentati esperti estranei al territorio. Quasi un voler tenere le mani libere per continuare, eventualmente, a impoverire o a cancellare i pochi servizi ancora a disposizione dei cittadini. Aspetto questo che non è sfuggito agli amministratori più attenti che si stanno già preparando a far sentire la loro voce atteso che gli organi a cui l’atto è stato indirizzato nei giorni scorsi (Organizzazioni sindacali dell’area sanitaria, Area dirigenza Pta e personale del comparto, Collegio di direzione e Comitato di rappresentanza dei sindaci) non hanno trovato, almeno sino ad oggi, nulla da ridire.

Per certo, ci sono e ci saranno fermenti non solo a Nicotera, Mileto, Filadelfia e Pizzo, ma anche a Serra San Bruno e Tropea dove le realtà ospedaliere pare non vedano rispettati in alcun modo gli impegni già assunti in tempi recenti dal management aziendale. Nessuno spazio neppure al nosocomio di Soriano che viene citato soltanto come Casa della salute. La delusione più forte s’avverte, comunque, tra i cittadini nicoteresi, che, di sicuro, si aspettavano una pianificazione più rispondente all’esigenze dell’utenza. Nulla di tutto questo. A differenza dei precedenti atti aziendali, Nicotera e la sua struttura ospedaliera, sede di ambulatori specialistici e servizi, non vengono mai citate. Il poliambulatorio viene cancellato. Una programmazione asfittica che non tiene in alcun conto gli impegni già assunti dall’Asp. In un recente incontro con una delegazione del gruppo consiliare “Movi@vento”, il commissario Maria Pompea Bernardi, rimproverava ai presenti, che gli prospettavano i problemi esistenti nella sanità nicoterese, la loro tendenza a muoversi a livelli bassi, mentre l’Asp su Nicotera <vuole volare alto>. Così alto, che si son perse le tracce! Amarreggiato anche il sindaco Pino Marasco. <Ancora una volta – afferma – notiamo che scelte fondamentali per i cittadini vengono basate su criteri ragionieristici e avulsi dai contesti territoriali di riferimento. Ci troviamo di fronte – aggiunge – a scelte inaccettabili anche per il mancato inserimento di Nicotera tra le postazioni del 118. E’ anche inaccettabile che non vi sia nell’atto aziendale nessuna indicazione sul futuro del plesso ospedaliero di Nicotera. Tutto ciò spinge l’amministrazione a mobilitarsi e a fare immediato ricorso al Tar. Noi non accettiamo – conclude Marasco – il solito metodo di scelte calate dall’alto>.

Condividi questo Articolo
Previous Article

Area giochi, a Nicotera scoppia la polemica

Next Article

Nuccia Tolomeo: quando il dolore diventa sorriso e preghiera.

You may also like