Intervista a Don Natale Ioculano, Parroco della Parrocchia San Francesco da Paola di Gioia Tauro.

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Il presepe è una rappresentazione della nascita di Gesù.
La parola presepe deriva dal latino praesaepe, cioè greppia, mangiatoia, ma anche recinto chiuso, dove venivano custoditi ovini e caprini.
La parola è composta da prae: innanzi e saepes: recinto, ovvero luogo che ha davanti un recinto.
Le prime fonti del presepe sono i 180 versetti dei Vangeli di Matteo e Luca, cosiddetti dell’infanzia, che riportano la nascita di Gesù, avvenuta al tempo di Erode, a Betlemme di Giudea.
Il presepe si diffuse in Italia dal XIII secolo, quale espressione di un sentimento religioso popolare.

San Francesco  D’Assisi  realizzò nel 1223 a Greccio il primo “Presepe Eucaristico” vivente della storia.

Da allora nel mondo nel periodo di Natale vengono realizzati presepi con diversi materiali.

Tante le famiglie, le parrocchie e le associazioni che con amore, passione, creatività e talento realizzano bellissimi presepi.

A Gioia Tauro nella Parrocchia San Francesco da Paola-Oratorio-Centro Giovanile “Don Bosco” è stato allestito un bellissimo e particolare presepe.

Siamo andati a visitarlo e il parroco Don Natale Ioculano, ci ha gentilmente rilasciato la seguente intervista.

  1. Don Natale, lei da quasi 4 mesi guida questa parrocchia, com’ è stato raccogliere l’eredità lasciata dai Padri Salesiani?

E’ stata davvero una grazia, perché sono entrato in una  realtà viva, riflesso di un carisma, dedicato ai giovani, nel segno di Don  Bosco.

Nel poco tempo che i Padri Salesiani sono stati in questa parrocchia, hanno creato delle preziose realtà, in particolare l’oratorio con un bel gruppo di animatori, educatori e collaboratori, con i quali non ho avuto alcuna difficoltà ad entrare in sintonia, per portare avanti l’opera già iniziata.

Più che le mie impressioni, credo siano i numeri a parlare.

Quest’anno abbiamo avuto tantissime  adesioni  nei vari laboratori dell’oratorio, segno di una fiducia che il popolo ha voluto accordare in questo cambio.

2. Come si sta preparando la Parrocchia al Natale?

La preparazione al Natale l’ho impostata come un’occasione per avvicinare in un unico cammino l’oratorio e la Parrocchia, essendo Cristo l’unico da seguire per tutti.

In questa direzione sono nate tante attività che stiamo portando avanti tutti insieme.

Ieri è iniziata la Novena di Natale; ci sarà anche la Novena di Natale cantata per le vie della parrocchia, animata dai giovani dell’Oratorio; Aspettando il Natale in Oratorio con giochi sotto l’albero per i bambini, i ragazzi e gli adolescenti; il 18 dicembre arriverà la Luce di Betlemme; la raccolta alimentare nei supermercati della città e la consegna dei giocattoli con la “presenza di Babbo Natale”.

3.     Ci può descrivere il significato di questo particolare presepe?

Dico subito che è stato inaugurato, come da tradizione, l’8 dicembre.

Il tema dell’Avvento è stato ispirato dalla proposta pastorale del Movimento giovanile Salesiano per l’anno 2021/2022 : ”Amati e Chiamati”.

In questo ho visto come un percorso che parte dalla fine ,cioè da Gerusalemme(Morte e Resurrezione) per comprendere l’inizio cioè Betlemme(Nascita).

In questo percorso ci sono due personaggi, che incarnano due atteggiamenti abbastanza diffusi: entrando alle spalle vi è una signora affacciata alla finestra, simbolo di coloro che guardano gli eventi senza lasciarsi coinvolgere; di fronte c’è invece un uomo con la lanterna simbolo di coloro che indicano la meta, accompagnando il cammino dei pellegrini.

Naturalmente chi guarda a Cristo non può non riconoscersi, in questi ultimi e quindi l’invito a farsi segno e testimoni dell’amore di Cristo.

Il presepe è stato realizzato dall’artista Rocco Velardo con la fattiva collaborazione di Domenico e Francesco Festa, Domenico Ritrovato e Francesco Torre.

 

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