“INTELLETTUALI E FASCISMO. Il ‘caso’ Calabria”, IL 19 FEBBRAIO NUOVO APPUNTAMENTO LETTERARIO CON L’ANPI REGGINA

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“Intellettuali e fascismo. Il ‘caso’ Calabria” è il titolo del nuovo libro che l’ANPI reggina presenterà in collaborazione con “Spazio Open”. L’opera di Rocco Lentini verrà illustrata sabato 19 febbraio, alle ore 18, in presenza secondo le normative anti Covid, presso il punto letterario di via dei Filippini 25, e in diretta in remoto, al link https://www.facebook.com/COMITATO-PROVINCIALE-ANPI-REGGIO-  CALABRIA-114441545272088/

L’autore verrà intervistato dal filosofo Gianfranco Cordì e nel corso del dialogo si farà luce sul rapporto tra intellettuali e regime fascista, elemento che costituisce uno dei buchi neri della storia contemporanea.

Infatti, non pochi docenti universitari, economisti, filosofi, storici, giornalisti e narratori, per convinzione, per opportunismo, per quieto vivere, si fecero propagandisti del fascismo in posizione di subordinazione.  Dopo la Liberazione si è rimosso tutto. Scienziati autarchici e giuristi che hanno costruito l’impalcatura del regime hanno trovato spazio nelle fila dei partiti del CLN, del PCI in prima istanza, rifacendosi una verginità antifascista. Il Meridione è stato paradigma di questo deprecabile comportamento: una vasta area di grandi intellettuali meridionali, che dialogava alla pari con la più avanzata cultura europea, fornì il collante tra la debole società civile e sociale del Sud e il regime fascista, mortificando la funzione e la responsabilità collettiva del proprio ruolo di artefice e guida del processo storico di cambiamento del Mezzogiorno e del Paese.

“Intellettuali e fascismo. Il ‘caso’ Calabria” non sarà l’unico libro di Lentini ad essere attenzionato dall’articolazione reggina dell’Associazione Nazionale Partigiani d’Italia. Infatti, a marzo, sempre proseguendo l’ormai divenuta consueta collaborazione con “Spazio Open”, verrà lanciata la sua ultima fatica, cioè “L’utopia di un intellettuale”, volume dedicato a Peppino Valarioti, coraggioso militante comunista rosarnese ucciso dalla ndrangheta nel 1980.

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