Limbadi, concluso il progetto “Leggere contro le mafie”

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“Leggere contro le mafie”, un progetto ideato dall’associazione Libera in collaborazione con l’associazione San Benedetto Abate di Cetraro, ben recepito dagli alunni della scuola secondaria di primo grado e patrocinato dal Comune, è arrivato alla sua conclusione. I ragazzi hanno avuto modo di scegliere un testo – “Al posto sbagliato. Storie di bambini vittime di mafia” scritto da Bruno Palermo, componente del comitato scientifico dellì’Unirimi – e di approfondirne i contenuti nel corso dell’anno scolastico per poi arrivare a creare una loro produzione facendo rivivere i bimbi uccisi sulla scorta degli stimoli ricevuti. Un’esperienza vissuta con grande interesse e che ha regalato momenti di grande emozione specialmente durante l’incontro con Pietro Canonico, il papà di un bambino di 10 anni vittima della violenza mafiosa 37 anni fa.

alessandra limardo
alessandra limardo

Nel corso dell’ultimo incontro gli alunni hanno avuto modo di confrontarsi con Martina Russo, dottoressa in Scienze criminologiche, e Giuseppe Borrello, coordinatore di Libera. Un incontro ricco di spunti e durante il quale <si è parlato – spiega l’assessore Alessandra Limardo – di Peppino Impastato e del coraggio di sua madre Felicia>. La conclusione del progetto “Leggere contro le mafie” è avvenuta il giorno dell’anniversario della strage di Capaci. Presenti il dirigente Marisa Piro e il sindaco Pantaleone Mercuri, prima sono stati scoperti tre gradini tricolori dell’anfiteatro sui quali erano incisi i nomi di Nicholas Green, Rita Atria e Gianluca Canonico, vittime di mafia e, a seguire, i ragazzi <hanno sviluppato – conclude l’assessore Limardo – una serie riflessioni su libertà, giustizia e legalità nella consapevolezza che le idee di Falcone, Borsellino e Morvillo devono continuare a camminare sulle gambe di ognuno di noi e animare ogni nostra azione e comportamento>.

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