Reggio Calabria:Incontro Associazione Culturale Anassilaos

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Nel ciclo di manifestazioni che l’Associazione Culturale Anassilaos intende dedicare al ricordo degli uomini illustri della nostra Città e della Provincia un posto tutto particolare spetta senza dubbio alla figura di Biagio Camagna. Lo ha ricordato  Giuseppe Diaco  nel corso di uno dei periodici incontri che il Sodalizio reggino tiene presso la propria sede durante il quale ha illustrato il programma commemorativo che sodalizio reggino, congiuntamente  con il Comune di Reggio Calabria e l’Assessorato alla Cultura, intende realizzare in occasione  del centenario della morte dell’uomo politico reggino avvenuta a Reggio Calabria il 29 luglio 1922 che prevede, nella giornata di venerdì  29 luglio, alle ore 10,00,  la deposizione di un cuscino di fiori al monumento che onora il Camagna nella omonima piazzetta e nel pomeriggio dello stesso giorno, alle ore 18,00, presso Palazzo San Giorgio, un convegno dedicato alla figura dell’ eminente uomo politico. L’indomani, sabato 30 luglio, l’Anassilaos renderà omaggio alla tomba di Camagna presso il Cimitero Monumentale di Condera. L’Associazione Anassilaos ricorderà inoltre Biagio Camagna con una speciale cartolina commemorativa che sarà data in omaggio a tutti coloro che parteciperanno al convegno. Nato a Reggio il 31 gennaio del 1858 da Giovanbattista Camagna, avvocato e patriota e da  Maria Spinelli il Camagna frequentò il Liceo-Ginnasio di Reggio e ad appena venti anni si laureò in Giurisprudenza nell’Università di Napoli. Giovanissimo, ad appena 24 anni, fu eletto  consigliere comunale (1882). Nel 1892 si candidò alla Camera per il collegio uninominale di Reggio e al ballottaggio vinse contro Luigi De Blasio sostenuto da Crispi. Perse contro lo stesso De Blasio le elezioni del 1895 ma alla morte di quest’ultimo, nel 1896, tornò alla Camera. Comincia in questo periodo la battaglia politica contro il partito dei tripepini (Domenico, Demetrio e Francesco Tripepi).  Se  i Tripepi erano espressione di un liberalismo moderato e cattolico, il Camagna, al contrario, era espressione di un radicalismo anticlericale, popolare e democratico con venature socialiste.  Dopo il sisma del 28 dicembre 1908, nelle elezioni del 1909, fu battuto da  Giuseppe De Nava  eletto sia nel collegio di Reggio che in quello di Bagnara. L’aver il De Nava optato per Bagnara consentì a Camagna di ritornare Deputato nello stesso anno. Nelle elezioni del 1913 fu eletto per l’ultima volta deputato di Reggio Calabria. E’ del tutto evidente che egli è stato dal 1892 al 1913 una delle personalità più importanti della vita politica cittadina; amato e idolatrato dal popolo per i suoi appassionati  e accesi discorsi, per il suo ruolo di avvocato nei tribunali, per l’essere vicino ai bisogni delle masse popolari.  Una personalità – ha rilevato Diaco – tutta d’ un pezzo, da amare o da odiare. E fu infatti amato  e molto odiato anche se  gli stessi avversari ebbero a riconoscere che nonostante i suoi 27 anni di Parlamento e i quaranta anni di attività forense morì povero. Nel 1925 (30 agosto) il  popolo reggino, con una sottoscrizione, gli eresse un monumento in bronzo  opera di Domenico Pellegrino – che ancora si può ammirare nella Piazzetta Camagna – che reca impresse queste parole “A Biagio Camagna: il Popolo”.

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