TRA I RUDERI DI CORAZZO LA SETTIMANA DELLA CULTURA

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Era nata quasi per gioco la Settimana della cultura calabrese a Camigliatello Silano nell’agosto 2010, ma poi l’iniziativa si è rafforzata, innanzitutto nella coscienza dell’editore Demetrio Guzzardi, il patron della manifestazione che in più occasioni ha detto che «la Settimana vuole essere la sintesi del lavoro di un anno di incontri, studi, nuove conoscenze, insomma un modo per continuare a tener desto un rapporto con autori, artisti, politici, uomini di chiesa, ma soprattutto luoghi e storie».

Abbiamo incontrato l’editore Guzzardi in una pausa del suo lavoro «prima e dopo la Settimana a Corazzo, continuerò a presentare i miei libri dove vengo chiamato, ma l’appuntamento di Corazzo per gli 820 anni dalla morte di Gioacchino, non poteva passare sotto silenzio».

A ogni edizione c’è sempre una novità, quale quella di quest’anno?
«Innanzitutto il posto: i maestosi ruderi dell’abbazia di Corazzo, un luogo affascinante e all’aperto, dove – almeno io – respiro una grande spiritualità, che deriva dalla presenza per 700 anni dei monaci cistercensi. E poi quest’anno avremo molte mostre d’arte nate dall’amicizia con lo scultore Antonio La Gamba e i suoi amici artisti della Limen di Vibo. Porteranno a Corazzo e nei paesi che ci ospiteranno la loro creatività e i loro manufatti, da sempre le mostre durante la Settimana della cultura hanno rappresentato un fiore all’occhiello».

Parlavi dei paesi quali sono?
«I paesi che sono sorti attorno all’abbazia di Corazzo: Carlopoli e Castagna, Bianchi, Panettieri e Soveria Mannelli. Abbiamo chiesto ai sindaci di presentarci le loro storie, attraverso la bellezza dei centri storici, dei musei, dei personaggi che li rendono vitali. Ogni giorno a turno uno dei sindaci ci offrirà il caffè e a piedi ci farà conoscere il suo borgo».

Ma leggo nel programma che tutti i giorni ci saranno escursioni proprio a Corazzo…
«Certo vogliamo conoscere pietra su pietra di questa abbazia, che pur essendo un rudere dai primi dell’Ottocento, è l’anima che ha generato i paesi che ci ospitano. Dalle 9.30 alle 10.30 faremo una passeggiata letteraria con Lara Chiellino, mentre nel pomeriggio aiutati da alcuni religiosi parleremo della spiritualità dei luoghi».

Quindi in queste giornate ci sarà tanto Gioacchino da Fiore?
“Gioacchino, ma non solo. Cercheremo di avere uno sguardo più approfondito sul mondo cistercense e su quello che questi monaci hanno prodotto: i mulini ad acqua, l’allevamento delle pecore e il formaggio, il vino…».

Ho letto sul programma che ogni sera farete “la Trinità mediterranea”…
«A Milano lo chiamano apericena, noi semplicemente vogliamo trattenere ancora per qualche minuto chi ha partecipato ai nostri incontri offrendo i frutti della terra, ricordando la grande opera di chi lavora in agricoltura».

Non mancano neanche in questa edizione alcuni incontri che ormai fanno la storia di questa manifestazione, penso a “la cultura del ricordo”…
«Sin dal primo anno abbiamo voluto che durante l’inaugurazione venissero ricordati gli intellettuali che ci hanno lasciato in questo anno; nel catalogo li elenchiamo tutti, appunto per non dimenticare, ma uno spazio ci sarà per ricordare il prof. Luigi Maria Lombardi Satriani e l’editore di Qualecultura Franco Tassone».

Nomi importanti a questa XII edizione…
«Tutti sono importanti, certamente la presenza di mons. Francesco Savino, in qualità di vice presidente della CEI per il Sud, dell’assessore regionale alla cultura Giusy Princi e di quello all’agricoltura Gianluca Gallo saranno presenze significative».

Cosa ci siamo dimenticati…
«La visione delle stelle con il prof. Riccardo Barberi, direttore del Dipartimento di Fisica all’Unical, il volo degli aquiloni a Corazzo, nato dall’incontro con alcune maestre dell’Istituto comprensivo “Don Milani” di Lamezia Terme; la consegna dei Premi: “Gustavo Valente per gli studi storici sulla Calabria”; “Franco Locanto per la politica come servizio” e la XIX edizione del Premio Cassiodoro».

Ma come si arriva a Corazzo?
«Ecco una bella domanda… Si esce dall’Autostrada ad Altilia-Grimaldi e si seguono le indicazioni per Soveria Mannelli o Bianchi; se si viene dallo Jonio catanzarese si esce da Marcellinara e si seguono i cartelli stradali che indicano Tiriolo e Carlopoli. Mi faccia dire ancora che tutto il programma è sul sito www.settimanadellacultura.com e sul gruppo facebook “Settimana della cultura calabrese».

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