Diffida del Prefetto al sindaco di Nicotera. "Arroganza istituzionale" denunciata dalla minoranza MoviVento. Diffida del Prefetto al sindaco di Nicotera. "Arroganza istituzionale" denunciata dalla minoranza MoviVento.

Diffida del Prefetto al sindaco di Nicotera. “Arroganza istituzionale” denunciata dalla minoranza MoviVento.

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<Ancora una volta e’ passata l’arroganza del potere. Lo avevamo previsto e si è puntualmente verificato – afferma il capogruppo consiliare di minoranza  Antonio D’Agostino di MoviVento –  all’indomani della grave diserzione del consiglio comunale da parte della maggioranza, avvenuta il due settembre scorso, dopo che la stessa ne aveva chiesto la convocazione per l’approvazione del bilancio comunale e del DUP, avevamo scritto: “Si va adesso alla seconda convocazione, fissata per il nove settembre, abbondantemente quindi oltre la scadenza di legge; ma le previsioni non lasciano intravedere niente di buono”. E le cose non buone avvenute sono le seguenti: un’ulteriore diffida da parte del prefetto – prosegue D’Agostino – per il mancato rispetto del termine del 31/08/2022 per l’approvazione di detti atti. E, soprattutto, una nuova violazione, a nostro avviso insanabile, ai fini della validità della delibera consiliare che ha approvato il bilancio preventivo 2022-2024 e il DUP: non aver rispettato con la convocazione consiliare del 9 settembre i quindici giorni decorrenti dal deposito degli atti contabili (26/08/2022), cui i consiglieri hanno diritto per la presentazione di emendamenti. Una responsabilità grave in capo alla presidente del consiglio comunale, pure ripetutamente invitata fin dalla riunione dei capi gruppo (25/08/2022) e, successivamente, con pec del 26/08, al rispetto della normativa dettata dal Testo unico degli enti locali e dal Regolamento di contabilità armonizzato del comune di Nicotera. Ancora una volta dunque una dimostrazione di arroganza istituzionale da parte della maggioranza che ritiene di poter impunemente calpestare le “regole del gioco” barando sfacciatamente. Sappia allora – conclude D’Agostino – che non le sarà consentito per l’ennesima volta comprimere i diritti della minoranza e che faremo di tutto affinché venga ripristinata la legge. Dopodiché chi ha sbagliato, per colpa o dolo, sarà chiamato a rispondere davanti agli organi di tutela e ai cittadini amministrati.>

Antonio D’Agostino -Capogruppo consiliare Movi@Vento

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