Oggi a Bova Marina a partire dalle ore 17,00 si terrà la Giornata Europea della Cultura Ebraica.

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Oggi a Bova Marina  a partire dalle ore 17,00 si terrà la Giornata Europea della Cultura Ebraica.

L’evento   ha  lo scopo di presentare al pubblico, soprattutto non ebraico, le diversità e le ricchezze del patrimonio culturale e artistico ebraico, per promuovere il dialogo, i valori della convivenza e lo scambio di idee e cultura,  non ultimo ,anche come importante mezzo alla lotta all’antisemitismo.

Il tema di quest’anno  è “la bellezza” e il parco che sorge proprio sui resti della seconda sinagoga più antica i9n occidente, la rappresenta in pieno.

La tavola rotonda avrà come tema: “La Sinagoga di Bova Marina. Spiritualità e Bellezza”, organizzata dalla Direzione del Parco con la collaborazione della Soprintendenza ABAP di Reggio Calabria e Vibo Valentia, il Comune di Bova Marina, la Comunità Ebraica di Napoli e l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane.

Gli interventi saranno preceduti dalla visita guidata del Parco e del Museo a cura della Direttrice del sito Elena Trunfio.

Saranno presenti:  il Direttore ad interim della Direzione regionale Musei Calabria Filippo Demma, il Soprintendente ABAP Fabrizio Sudano, il Sindaco Saverio  Zavettieri, Giulio Disegni, vice presidente UCEI con delega per il Meridione e Roque Pugliese, referente per la Giornata Europea della Cultura Ebraica.

Due gli  interventi di approfondimento sul patrimonio culturale della Bovesia e sulla sinagoga di Bova Marina a cura della Direttrice Elena Trunfio e del funzionario archeologo Andrea Maria Gennaro.

Il dott. Roque Pugliese, nell’imminenza dell’evento afferma:” La sinagoga di Bova Marina lascia trapelare ancora visioni sognanti e pregnanti di vita. Rivedere gli antichi tesori custoditi nei musei prendere nuovamente vita è un’emozione unica, Archeoderi, contiene un tesoro raro che ancora oggi riesce ad esprimere spiritualità”

Noemi Di Segni, Presidente Unione Comunità Ebraiche Italiane  a proposito del tema scelto afferma:

“Abbiamo scelto per questa edizione della Giornata della Cultura ebraica il tema “La Bellezza”, con il desiderio di declinarlo nelle diverse manifestazioni che si avvieranno nelle numerose sedi di incontro e dibattito. Tema tanto più significativo in Italia, nota per il livello e la cura dei beni culturali, tra i quali quelli ebraici sono parte essenziale. La bellezza sarà anche una inedita chiave di accesso per dare un’idea della peculiarità dei precetti e delle tradizioni ebraiche.

La parola bellezza in ebraico ha diverse corrispondenze, evidenziate anche nel logo della Giornata, e su ciascuna abbiamo proposto un percorso di approfondimenti e attività. Tra i vari esempi, la magnificenza degli oggetti di culto: dalle descrizioni dettagliatissime, in Esodo, della Menorah e del Tabernacolo -trasportato fino a destinazione nella Terra di Israele -, agli oggetti prescritti per ogni festa e per il sabato; e ancora gli abiti sacerdotali, il vestire di bianco nelle altre festività ebraiche, il Tempio di Gerusalemme e le architetture sinagogali. Grande importanza viene data, nella tradizione ebraica, anche alla bellezza della persona, alla cura del corpo e della sua salute. Nel rispetto della natura, il concetto di bellezza è incardinato in quello della creazione e della sostenibilità del mondo per le generazioni future. Vi è infine la bellezza del sentimento amoroso, della donna ricercata e amata, e quella della preghiera e del canto che si eleva coralmente.

Bellezza non è, nell’ebraismo, sinonimo di dedizione superficiale a qualcosa di esteriore, Né va intesa come estetica monumentale del magnifico edificio fine a se stesso; non è nemmeno attitudine all’eccesso, ma esattamente il contrario: indica la cura del dettaglio per rappresentare dedizione e rispetto di quell’insieme che forma la dimensione religiosa ebraica, che passa anche attraverso il termine “Hidur Hamizvà”. La dimensione estetica è finalizzata ad abbellire e valorizzare ulteriormente le relazioni interpersonali, la relazione con il creato, con il nostro Creatore, con le Sacre Scritture. A tale cura bisogna dedicarsi nel quotidiano, così come nelle giornate più alte di festa, nell’antichità così come nell’oggi, a Gerusalemme capitale e nelle singole comunità ebraiche che, nei secoli e nei diversi paesi, hanno contribuito al pensiero filosofico, alle arti letterarie e musicali. Si tratta di un’attenzione che, da un lato, argina la trascuratezza, facendoci apprezzare i momenti che scandiscono la vita; al contempo argina l’idolatria e quel fascino cultuale verso il bello e le immagini che appartiene all’altrui fede e rischia di disperdere nelle generazioni il popolo ebraico.

La bellezza, per le nostre comunità ebraiche, è anche la sfida di saper raccontarsi, rappresentarsi e farsi riconoscere come parte integrante della storia e della cultura italiana in tutte le sue dimensioni, alle quali l’attitudine e la millenaria tradizione ebraica di pensiero, azioni e patrimonio valoriale ha tanto contribuito. La partecipazione alla Giornata Europea da parte delle ben 101 località che apriranno le porte a tutta la cittadinanza, il prossimo 10 settembre, è un importante via d’accesso alla conoscenza dell’ebraismo, ma apre anche la possibilità, per tutti i cittadini italiani, di ritrovare se stessi e il proprio stesso patrimonio di bellezza”.

 

 

 

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