La banchina Cortese del porto di Vibo Valentia Marina è funzionale alle unità pescherecce, così come disposto dall’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio.
È questa la decisione del Tribunale amministrativo regionale di Catanzaro che ha rigettato la richiesta di sospensiva dell’ordinanza del 15 novembre scorso con la quale l’Ente ha ordinato la destinazione funzionale delle banchine del porto Vibonese e delle relative aree portuali.
Nell’assumere la propria decisione e rigettando il ricorso presentato anche contro la Capitaneria di Porto e la Guardia costiera, la seconda sezione del Tar di Catanzaro ha evidenziato l’ampia discrezionalità in capo all’Autorità di Sistema portuale dei Mari Tirreno meridionale e Ionio di regolamentazione degli usi del Porto di Vibo Valentia Marina, individuando, in particolare, i punti di ormeggio destinati alle unità di pesca lungo la banchina Cortese.
Si tratta di una decisione assunta grazie, anche, alla relazione della Capitaneria di Porto, dalla quale si evince come, da anni, lungo la banchina Cortese ormeggino in sicurezza diversi motopescherecci in virtù di una minore esposizione agli effetti della risacca, più evidenti invece nelle banchine Papandrea, Bengasi e Pola, in quanto orientate verso l’entrata dell’infrastruttura portuale.
Caratteristiche, quest’ultime, che hanno condotto l’Ente ad assumere la propria ordinanza secondo la quale la banchina Cortese è ritenuta più indicata e sicura per le barche di legno, che hanno una lunghezza che varia da 5 a 25 metri.
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