I sei componenti di opposizione all’interno del Consiglio Comunale di Nicotera, uniti nel chiedere le dimissioni di ciò che rimane dell’evanescente maggioranza del sindacoMarasco. I tre componenti del MoviVento e i tre componenti della Lega Salvini Premier incalzano la risicata maggioranza affinché il sindaco lasci la poltrona.
La loro richiesta di mozione di sfiducia è stata indirizzata alla Presidente del Consiglio comunale di Nicotera e alla Segretaria del Comune di Nicotera affinché venga convocato il Consiglio Comunale. Così recita la mozione:
<Premesso che: “molteplici sono stati i motivi delle contestazioni nei confronti del Sindaco Giuseppe Marasco e della sua Maggioranza, portate avanti in questi quasi cinque anni di amministrazione, come peraltro risulta sia dai verbali delle adunanze consiliari, sia dai numerosi comunicati stampa attraverso i quali i sottoscritti gruppi hanno puntualmente informato la comunità; esse hanno riguardato sia il metodo che il merito dell’azione amministrativa, distintasi per la estrema chiusura ad ogni collaborazione della Minoranza, che si è vista rigettare le proposte migliorative dei provvedimenti assunti dalla Maggioranza o, peggio, vanificare diversi deliberati consiliari adottati peraltro all’unanimità;
Rilevato che: tra i comportamenti più gravi occorre evidenziare: -la mancata attivazione di quasi tutte le commissioni consiliari previste dallo statuto; – la nomina, in sostituzione della vice sindaco e assessora dimissionaria, di un assessore al bilancio di sesso maschile al posto di una di sesso femminile, portando a tre maschi su quattro la composizione della Giunta e così violando il dettato normativo di cui all’art. 1 comma 137 della legge 56/2014, che così recita: “Nelle giunte dei comuni con popolazione superiore a 3000 abitanti, nessuno dei due sessi può essere rappresentato in misura inferiore del 40 per cento, con arrotondamento aritmetico”;
quanto sopra, e molto altro, ha di fatto compromesso l’agibilità democratica dell’opposizione spesso costretta a ricorrere al Prefetto per tentare di vederla ristabilita;
– le reiterate diffide prefettizie per l’inosservanza dei termini di convocazione dei Consigli comunali, segnatamente per l’approvazione dei bilanci. Da segnalare l’ultima in ordine di tempo, pervenuta il 21/03/2024 prot. n. 0013223 e relativa alla mancata approvazione del bilancio consuntivo 2023 entro dl termine del 15 marzo;>
Prosegue la mozione di sfiducia <Considerato altresì: » Che vi è in atto un processo a carico del Sindaco e dell’ex Dirigente dell’Area tecnica, entrambi imputati per omissione d’atti d’ufficio; Che le disfunzioni amministrative e le illegittimità verificatesi avrebbero potuto formare già da tempo oggetto di una mozione di sfiducia che non si è voluta azionare per non sommare danno a danno, sapendo quali sarebbero stati gli effetti dannosi di uno scioglimento del Consiglio comunale, che, ahinoi, non è peraltro escluso all’attualità, attesa la presenza della commissione prefettizia di accesso agli atti per verificare eventuali infiltrazioni della criminalità; ma che si spera venga scongiurato per tale causale, avendo già subito la nostra città l’onta di tre scioglimenti nell’arco di dieci anni;
-in aggiunta è quanto sopra premesso, rilevato e considerato, è di recente avvenuto: – che, a seguito dell’indagine svolta dalla Legione Carabinieri “Calabria”, in data 01/03/2024 venisse emanata l’ordinanza n. 13 avente ad oggetto la “Demolizione delle opere abusivamente realizzate con variazioni essenziali dei titoli autorizzativi, site in Nicotera alla località “Passo” della frazione Badia di Nicotera”; – che dagli estremi catastali si deducesse univocamente e con assoluta certezza che l’immobile oggetto dell’abuso edilizio è di proprietà del Sindaco Giuseppe Marasco; – che, malgrado tale gravissima vicenda diventasse di dominio pubblico, nessuna replica arrivasse dal primo cittadino che, oltre all’inquietante silenzio, decideva di non presentarsi al primo Consiglio comunale seguìto alla notizia, e precisamente quello dell’8 marzo u.s.>
Concludono i sei consiglieri di opposizione: <Alla luce di quest’ultimo fatto, è fin troppo evidente che ci si trova di fronte a una palese antiteticità del Sindaco a ricoprire ancora la sua carica, dal momento che è venuta meno la sua funzione primaria di garante della legalità, assunta col proprio giuramento, con il quale si era impegnato a “osservare lealmente le leggi dello Stato e la Costituzione italiana”, laddove l’art. 54 così recita: “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore”.>
Alla luce di tutto quanto sopra esposto, i sottoscritti depositano la presente mozione di sfiducia in forza dell’art. 52 del T.U.E.L., facendo presente che la stessa dovrà essere portata per la discussione e la votazione del Consiglio comunale, non prima di dieci e non più tardi di trenta giorni.
I Consiglieri sottoscrittori
Antonio D’Agostino — Gruppo Movi@Vento
Maria Adele Buccafusca
Salvatore Pagano
Antonio Macrì Gruppo Lega Salvini Premier
Andrea Albanese
Carmelo Staropoli