“La comunicazione da parte del Ministero dell’Interno, attesa in tempo utile per partecipare alla competizione elettorale ormai prossima e avvenuta, invece, a soli dieci giorni dalle elezioni, lascia il rammarico di non aver potuto, nostro malgrado, partecipare alla competizione elettorale”.
Ad affermarlo Mimmo Mazzitello, segretario della sezione nicoterese di Fratelli D’Italia, riferendosi alle conclusioni dell’accesso agli atti disposto dal ministro Matteo Piantedosi con conseguente mancato scioglimento degli organi elettivi. L’8 e il 9 giugno si svolgeranno, quindi, sia le elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo e sia quelle amministrative, “due elezioni molto importanti sia per la governance dell’Europa che per il comune di Nicotera”.

“Per le europee – afferma Mazzitello -, la sezione nicoterese del partito, sia a livello nazionale che locale, ha dato delle indicazioni chiare candidando in tutte le circoscrizioni il nostro presidente del consiglio, Giorgia Meloni. Questa sarà la prima preferenza espressa dalla locale sezione mentre per il secondo nominativo l’indicazione è per l’onorevole Denis Nesci. Per quanto riguarda le amministrative abbiamo appreso con grande soddisfazione per la comunità tutta le conclusioni dell’accesso. Tuttavia la ritardata comunicazione ha avuto come prevedibile conseguenza un futuro consiglio comunale monco in quanto privo di una minoranza che possa svolgere la sua funzione propositiva e di controllo democratico e trasparente. Certamente erano le istituzioni a dover essere solerti proprio per garantire la possibilità del confronto democratico tra le diverse forze politiche e le diverse sensibilità che animano la nostra comunità. In questi giorni assistiamo ad una propaganda strisciante intenta a veicolare il messaggio di disertare le urne per impedire il raggiungimento dei quorum necessari per la validità dell’elezione del sindaco e del consiglio comunale. Noi non saremo della partita perché siamo convinti che gli elettori di Nicotera abbiano un’ esperienza politica molto profonda e buona parte di essi negli anni ha fatto politica attiva”.
Il segretario fornisce, anche all’attuale unica lista, uno spunto per riflettere. “Un consiglio comunale senza una minoranza – dichiara – e con un numero ridotto di consiglieri avrà la forza e le competenze necessarie ad affrontare i noti problemi della nostra cittadina che attendono da tempo una soluzione senza la quale non ci potrà essere né sviluppo né benessere? Questa dovrebbe essere la riflessione da fare , sia da parte dell’elettorato attivo che da parte di quello passivo. Il nostro augurio è che possa prevalere l’interesse superiore della comunità piuttosto che gli interessi particolari troppo spesso anteposti al bene comune e pessima guida dell’azione amministrativa”.